Mentre in Italia la produzione olearia 2020-2021 ha subito un calo netto del 30%, fermandosi a 255mila tonnellate di olio circa, in Umbria è stata un'annata proficua con 6.500 tonnellate contro le 2.670 dello scorso anno. Con un incremento del 70% in alcune zone. I dati sono stati forniti dalla Camera di commercio in occasione della premiazione Oro verde.
L'olio umbro ha prodotto 6.500 tonnellate di olioUn notevole quantitativo di prodotto che ha finito con il determinare uno stallo delle vendite dell'olio umbro. Il Covid ha poi contribuito a rallentare ulteriormente le vendite, anche se è stato sottolineato come la crescita del commercio online di olio confezionato, ha in parte mitigato il problema.
Non si registrano differenze apprezzabili sul numero di imprese olearie attive: 215 il totale regionale, 156 in provincia di Perugia (il 65% del totale) e 59 in quella di Terni.
Le rese di olio-quintali di olive mediamente si sono aggirate intorno ai 14-15 chili. Il numero degli ulivi in Umbria si aggira intorno ai 7 milioni e mezzo, più di 8 ulivi per ogni umbro.
Il presidente della Camera di commercio dell'Umbria Giorgio Mencaroni: «Grazie alla spinta delle iniziative del sistema camerale, come l'Ercole Olivario e l'Oro Verde, si è sviluppato un rinnovamento del settore olivicolo da far parlare di "Rinascimento" dell'olio dop e extra vergine d'oliva italiano e umbro. Che, peraltro, vede impegnati nuovi protagonisti, forze fresche, giovani e donne».
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