Si è conclusa il 6 novembre, nella capitale belga, la nona edizione del concorso internazionale Brussels Beer Challange. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, le adesioni sono state alte come gli anni precedenti: 1546 iscrizioni da 36 paesi.
L’Italia ha confermato la sua posizione di tutto rispetto nel panorama delle birre craft, raggiungendo il terzo gradino del podio per numero di medaglie (30), seconda solo a due colossi della tradizione brassicola come Belgio (79) e Stati Uniti (31).
Il Birrificio della Granda ha contribuito al medagliere, guadagnando un oro e un argento, un traguardo importante che gratifica nonostante le difficoltà di questo anno anomalo.
“Abbiamo voluto scommettere sull’innovazione e la ricerca, anche in un periodo drammatico come quello che stiamo vivendo ora. Per fortuna i nostri sforzi sono stati ripagati, con questi importanti riconoscimenti e con la fiducia dei nostri clienti.” Afferma Ivano Astesana, mastro birraio e proprietario di Granda.
Delle onoreficenze guadagnate, la maggiore è andata alla Dangerous: la nuova Imperial Russian Stout che si è aggiudicata l’oro nella categoria stout/porter.
Mentre un argento d’eccezione spetta alla Æro, American Pale Ale di tutto rispetto per la sua particolarità: questa novità di Granda è infatti una birra glutenfree.
L’attenzione alle nuove tendenze e particolarità del mercato, hanno premiato il dinamismo del birrificio di Lagnasco, che come ci assicura Ivano Astesana, continuerà la propria linea di ricerca e sperimentazione per un 2021 “in fermento”.
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