Una finale avvincente, quella per il Miglior sommelier d'Italia Ais 2019, svoltasi a Verona durante il
Congresso nazionale dell'Associazione italiana sommelier. Finale che ha visto Italia a Tavola tra i tre giurati per la comunicazione.
Inizialmente una prima scrematura, tra i semifinalisti che han dimostrato, nella giornata di sabato, capacità, conoscenza e preparazione. I quattro migliori però son risultati
Valentino Tesi (Ais Toscana),
Artur Vaso (Ais Lombardia),
Carlo Pagano (Ais Molise) e
Stefano Berzi (Ais Lombardia). Dopo un play off serrato, in cui i concorrenti, chi più agitato sul palco chi meno, hanno dimostrato le loro abilità, la scrematura decisiva: Valentino Tesi e Carlo Pagano sono passati alla finale definitiva.
Antonello Maietta e Sabrina Schench premiano il Miglior sommelier Ais Valentino Tesi
Tutte le prove volevano mettere in risalto non solo la conoscenza degli argomenti, ma anche la capacità di comunicarli, ovviamente l'abilità nel riconoscere i prodotti e la fermezza nel selezionarli tra i numerosissimi che il nostro Belpaese (e non solo) possiede. Scegliere la giusta tipologia di vino (o di birra, di tè, di sake), commentarne alla cieca equilibrio e punteggio, presentare tre temi celebri in poco tempo e in maniera chiara (in questo caso un'etichetta di De Bartoli, la storia di Giuseppe Quintarelli e la geografia vitivinicola della valle del Rodano).
Il secondo classificato, Carlo Pagano
Tra le prove anche l'abbinamento con un piatto preparato per l'occasione dal due stelle Michelin
Giancarlo Perbellini, un piatto complesso, che alternava sensazioni acide prima e dolci dopo... Per di più a base di carciofo, a rendere più complicata la scelta del vino da abbinare.
Tutti bravi, non c'è che dire. Chi ha puntato di più sulla simpatia, chi invece sulla professionalità. Ma di competenza non ne è mancata (quasi) mai.
Giancarlo Perbellini presenta il suo piatto
Niente da fare, però, per Carlo Pagano, che (è bene ricordarlo) l'anno scorso si è classificato quinto alla stessa finale. Valentino Tesi vince. Una miglior gestione del palco e del tempo per lui, memore, anch'egli, dell'
esperienza dell'anno scorso, che l'ha visto arrivare appena secondo dietro a
Simone Loguercio, quest'anno componente della giuria istituzionale.
Terzi classificati a pari merito, Artur Vaso e Stefano Berzi
Nonostante il podio raggiunto già l'anno scorso, Valentino non trattiene l'emozione all'annuncio della sua vittoria. Prima, a premiarlo, proprio il "predecessore" Loguercio, con il taste vin al collo; alla consegna della coppa c'ha pensato il presidente nazionale Ais
Antonello Maietta (
vincitore del Premio Italia a Tavola Personaggio dell'Anno 2016), anch'egli parte della giuria istituzionale - ieri era il suo compleanno; infine la bottiglia Trentodoc (consorzio che dava anche il nome al Premio, Miglior sommelier d'Italia Ais Premio Trentodoc) consegnata dalla direttrice dell'istituto
Sabrina Schench.
Tutti i semifinalisti, sul palco prima della finale
«Il Concorso ha rappresentato una sfida continua con me stesso - racconta Valentino Tesi - la possibilità di potermi misurare con i miei limiti e cercare di superarli. Oltre a essere un ottimo modo per tenermi sempre aggiornato: essere Miglior sommelier d’Italia è un sogno che coltivo dalla prima volta a cui ho assistito da spettatore. Ringrazio Trentodoc che per me, ormai, è un marchio che ha bisogno di ben poche presentazioni. È eccellenza spumantistica italiana nella sua specificità e particolarità, ovvero quella di rappresentare il metodo classico di montagna, con tutte le caratteristiche organolettiche che questo comporta».
In gallery, in esclusiva, tutte le fotografie di Italia a Tavola sull'evento.