Dal 1° aprile 2025 entrerà in vigore il codice Ateco 74.99.41, che identifica le attività di consulenza fornite da enotecari e sommelier. Una novità che rappresenta un riconoscimento formale per la professione, offrendo maggiore chiarezza normativa e nuove opportunità economiche. Soddisfazione arriva da Aspi (l'Associazione della sommellerie professionale italiana), che vede concretizzarsi gli sforzi dedicati al raggiungimento di questo obiettivo.
Sommelier, il nuovo codice Ateco
Il codice Ateco è lo strumento utilizzato per classificare le attività economiche in Italia. L’introduzione del codice 74.99.41 permette di riconoscere il sommelier come una figura autonoma e distinta dal settore dell’hospitality, con la possibilità di operare in ambiti più ampi come consulenza, formazione, eventi e comunicazione del vino. Il risultato è frutto del lavoro svolto da Aspi in collaborazione con il Comitato Istat, con l’obiettivo di dare un’identità economica chiara alla professione.

Giuseppe Vaccarini, presidente di Aspi
Aspi, unica associazione del settore riconosciuta, ha avuto un ruolo determinante nel processo. Il presidente Giuseppe Vaccarini, lavorando insieme ad Aepi, ha instaurato un dialogo con le istituzioni per ottenere il riconoscimento ufficiale della sommellerie. Secondo Vaccarini, il nuovo codice Ateco rappresenta un passo importante per la categoria, fornendo un quadro normativo chiaro e una maggiore tutela per i professionisti del settore: «Per completare l'iter professionale, un sommelier ha la possibilità di registrarsi come tale, e il nuovo codice Ateco serve principalmente a questa registrazione, in particolare a livello fiscale. Tuttavia, il codice rappresenta anche un riconoscimento ufficiale della professione, in quanto si associa alla legge precedente che già ne definiva la figura. Di conseguenza, si attiva un sistema fiscale specifico per questo tipo di professionista, che acquisisce così anche una maggiore credibilità».
Sommelier, le opportunità
L’introduzione del codice 74.99.41 offre ai sommelier diversi vantaggi. Il riconoscimento ufficiale garantisce una classificazione chiara della professione, permettendo ai lavoratori del settore di accedere a incentivi e agevolazioni fiscali riservati alle attività economiche riconosciute. Inoltre, contribuisce a rafforzare l’immagine pubblica e istituzionale della sommellerie, aumentando la credibilità della figura professionale. Grazie a questo nuovo strumento, i sommelier italiani potranno operare in un contesto più strutturato e sicuro, con migliori prospettive di crescita nel settore vinicolo. Aspi invita i professionisti a esplorare le opportunità offerte dal codice Ateco, favorendo lo sviluppo di nuove attività legate alla consulenza, alla formazione e alla promozione del vino.

Il riconoscimento del codice Ateco fa parte di un percorso iniziato molti anni fa
«Esistono anche tariffe ufficiali che stabiliscono un minimo garantito per il lavoro svolto - dice Vaccarini - , il quale deve essere riconosciuto a livello professionale. Naturalmente, un sommelier può chiedere compensi superiori, ma il punto di partenza è quello. Si tratta di piccoli passi che, messi insieme, contribuiscono a elevare la professione della sommellerie in Italia, che, fino ad ora, è stata un po' frammentata e poco chiara. Questo cambiamento è importante perché fa la differenza nel definire e valorizzare la figura del sommelier in un Paese in cui tanti, se non tutti, si sentono tali».
Sommelier, le nuovo prospettive
Il riconoscimento di questo codice Ateco, va in parte a compensare la delusione per il riconoscimento della professione di sommelier: «La soddisfazione c'è da parte mia e da ovviamente di chi segue tutte queste cose. Fa parte di un percorso che è iniziato molti anni fa, quando inizialmente avevamo puntato sul riconoscimento della professione di sommelier, con una legge che ne sancisse l'ufficialità. L'obiettivo non era tanto creare un albo professionale, ma ottenere comunque un riconoscimento del mestiere di sommelier. Purtroppo, quel progetto non è andato in porto».

Ora che sono stati messi alcuni punti fermi, l'obiettivo rimane quello di tutelare e promuovere al meglio la professione. Senza venire meno al ruolo di ciascun attore, è chiaro che la frammentazione può rappresentare un limite e quindi bisognerà sviluppare sinergie condivise per rafforzare ulteriormente una professione che oggi vede nel codice Ateco dedicato un passo avanti sulla strada del riconoscimento.