Un altro tassello si aggiunge a quelli che, con fatica, la categoria dei rider sta conquistando, verso una maggiore tutela delle condizioni di lavoro. Il 1° febbraio scatta infatti l’obbligo per le aziende di delivery di iscrivere i loro dipendenti all’Inail. Per i circa 20mila ciclofattorini presenti attualmente in Italia arriva dunque la copertura obbligatoria di infortuni e malattie. Le aziende dovranno mettersi in regola entro tre giorni. Scadono infatti questo fine settimana i 60 giorni concessi dalla legge 128 dello scorso anno.
Fattorini assicurati per legge a partire da febbraio
Si tratta di un allargamento dei diritti da tempo atteso da tutta la categoria, che però rischia, almeno in questa fase iniziale, di creare qualche difficoltà ai datori di lavoro. Finora infatti, in mancanza di una norma, alcune aziende avevano optato per la sottoscrizione di contratti con assicurazioni private gestiti in autonomia e il rischio è che ora si ritrovino a dover pagare di fatto una doppia assicurazione.
Tra questi c’è
Deliveroo, il cui general manager
Matteo Sarzana, che è presidente dell’associazione di categoria Assodelivery, dice: «Siamo stati i primi a sottoscrivere un contratto di questo tipo per coprire gli infortuni sul lavoro, la salute e i danni contro terzi. Ora – aggiunge – passeremo all’Inail la parte per gli infortuni e la malattia, mantenendo il precedente contratto per la parte che riguarda i danni contro terzi».