Il 2023 segna un anniversario speciale per il Kerner, vitigno che celebra i suoi 95 anni di storia. Nato nel 1929 a Weinsberg, in Germania, dall'incrocio tra Riesling e Schiava, il Kerner ha saputo trovare il suo habitat ideale tra le alture della Valle Isarco, dove le particolari condizioni climatiche e i terreni unici gli conferiscono identità e forza.
95 anni di Kerner: la linea Praepositus di Abbazia di Novacella
«Grazie alle escursioni termiche tra il giorno e la notte, il Kerner sviluppa aromi intensi e un'acidità eccezionale, che lo rendono una delle varietà più rappresentative della nostra area», spiega Werner Waldboth, direttore vendite e marketing di Abbazia di Novacella. Negli ultimi vent'anni, questo vitigno è divenuto uno dei simboli della produzione della Valle Isarco, con risultati che lo hanno consacrato come fiore all'occhiello della cantina altoatesina. Sebbene ampiamente apprezzato per la freschezza e la vivacità da giovane, il Kerner sorprende critici e appassionati anche per la sua capacità di evolvere nel tempo. Le annate storiche della linea Praepositus dimostrano che questo vino, lasciato riposare in cantina, può acquisire complessità e una cremosità avvolgente. «Con il passare degli anni, la freschezza giovanile si trasforma in eleganza e profondità - aggiunge Waldboth -. Emergono note di idrocarburi, caratteristiche del Riesling, suo nobile progenitore, a testimonianza della straordinaria longevità del Kerner».
Questo risultato è frutto di scelte agronomiche mirate. Per rispondere ai cambiamenti climatici, Abbazia di Novacella ha progressivamente spostato i vigneti di Kerner verso altitudini maggiori, raggiungendo oggi i 900 metri. Le annate recenti, come la 2023, mostrano una qualità eccellente: il Kerner Praepositus si distingue per il colore giallo paglierino con riflessi verdolini, aromi complessi di pesca bianca, zenzero e fiori di sambuco, e un palato succoso e potente. Un confronto con annate storiche ha evidenziato come il Kerner Praepositus riesca a mantenere intatta la sua freschezza anche dopo vent'anni di invecchiamento, evolvendo verso tratti più maturi e minerali. «Il Kerner di Abbazia di Novacella - conclude Waldboth - è la dimostrazione di come tradizione e innovazione possano convivere, regalando vini straordinari che sorprendono nel tempo».
Abbazia di Novacella
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