L'ondata di caldo estremo che ha colpito l'Italia sta lasciando dietro di sé un segno devastante sulle coltivazioni di frutta e verdura. Le alte temperature hanno causato ustioni nelle campagne agricole, portando alla perdita di importanti raccolti, dal peperone al melone, dall'anguria all'uva, dal pomodoro alla melanzana. Il settore agricolo è in allarme e cerca di correre ai ripari, ma i danni sono ingenti e irreversibili. E la Coldiretti ha lanciato l'allarme dopo aver monitorato attentamente le segnalazioni dei mercati contadini di Campagna Amica nelle ultime due settimane. Secondo i dati rilevati, gli acquisti di frutta e verdura sono aumentati del 20% rispetto al periodo precedente, poiché i consumatori cercano di proteggersi dal caldo eccessivo con una dieta più ricca di prodotti freschi.
Crescono le vendite di frutta e verdura, ma il meteo minaccia i raccolti
Tuttavia, mentre i consumatori cercano di contrastare gli effetti del caldo con una maggiore assunzione di frutta e verdura, gli agricoltori stanno facendo i conti con una situazione critica nelle campagne. Il sole cocente e le temperature insostenibili hanno causato danni irreparabili alle coltivazioni, rendendo la frutta e la verdura invendibili. Per cercare di salvare almeno parte della produzione, gli agricoltori stanno adottando diverse strategie, come anticipare il raccolto quando possibile o diradare i frutti sugli alberi, eliminando quelli che non possono sopravvivere.
La situazione è particolarmente grave per i frutti acerbi, che non avranno la possibilità di maturare a causa delle scottature causate dal caldo e dalla siccità. In alcune aziende agricole, la perdita della produzione può raggiungere il 90%, un colpo devastante per l'economia delle zone rurali. Ma il problema non si limita solo alla frutta: ortaggi come i pomodori soffrono anche loro sotto il sole cocente, e la produzione è stata costretta a terminare quasi un mese prima del solito, con una conseguente diminuzione dei raccolti. Da aggiungere al danno causato dal caldo, anche il nord Italia è stato colpito da tempeste di grandine, causando ulteriori danni alle coltivazioni di frutta e verdura, in particolare in territori cruciali per la produzione agricola.
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