Firmato il closing del passaggio definitivo delle quote societarie dell'azienda dolciaria Pernigotti dalla famiglia Toksoz a Lynstone (società veicolo del Gruppo J.P. Morgan). Lo fa sapere ad Ansa Raffaele Benedetto, segretario generale Flai Cgil: «Il buon governo della trattativa, la perseveranza dei dipendenti e la lotta - ha sottolineato - hanno portato al salvataggio definitivo dello storico marchio novese. Vigileremo affinché non siano commessi gli stessi errori della dirigenza uscente».
I dipendenti coinvolti sono una cinquantina. «È quello per cui abbiamo sempre lottato, fin dal primo giorno quattro anni fa - ha commentato ad Ansa Piero Frescucci, rsu Uila Uil - Quello che abbiamo sempre cercato di ottenere: che la famiglia turca se ne andasse e venisse qualcuno in grado di gestire questa azienda. Sta andando tutto nel migliore dei modi. Speriamo di iniziare una nuova era».
Sul closing è intervenuto, parlando con Ansa, anche l'ex sindaco di Novi Rocchino Muliere che dal 2018 segue la vicenda: «Mi auguro ci siano l'impegno e la volontà di proseguire e rilanciare la produzione nella nostra città. Naturalmente ci sarà, anche da parte degli amministratori, un'attenzione particolare nei confronti di chi ha acquisito la proprietà. È un grande passo in avanti, però adesso ci aspettiamo i fatti concreti. Perché la Pernigotti può avere e deve avere ancora un futuro».
Firmata anche, in questi giorni, la cassa integrazione straordinaria di 12 mesi in continuità con quella per riorganizzazione scaduta il 30 giugno.
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