Con l'apertura del Giubileo della “Speranza”, Roma si prepara ad accogliere la prima più variegata affluenza di gastroturisti del nuovo millennio. I dati evidenziano come la Capitale sia la città con la più alta densità di esercizi commerciali di accoglienza d'Italia e prima in Italia per numero di pizzerie. Con 18 stellati, Roma è una palcoscenico tra i più interessanti d'Italia per l'esperienza da vivere a tavola, oltre che quella da vivere con la pizza, dentro o fuori dai locali. E i consumi di pizza e i coperti nei ristoranti stellati sono in crescita esponenziale.
Ciro Salvo e Cristina Bowerman
Le presenze dei turisti di quest'anno sono un vero e proprio stress test per la ristorazione romana. Riuscirà Roma a mantenere gli standard di qualità che la hanno distinta nell'ultimo periodo? Quante attività riusciranno a sopravvivere anche dopo il Giubileo? Si riuscirà a trovare il personale idoneo e professionale per il sostentamento di tali attività? E che ne sarà di questo personale nel 2026? Insomma tanti dubbi e interrogativi che accompagneranno in questi mesi gli esercenti romani nella “Speranza” di ritrovarsi tra altri 25 anni ad accogliere il nuovo anno santo.
Intanto prendiamo di riferimento due “intramontabili mostri” nel firmamento del gusto che hanno puntato da sempre sulla ricerca: Cristina Bowerman e Ciro Salvo. La prima, stella Michelin con Glass Hostaria a Trastevere, un vulcano travolgente sempre più esplosiva ogni anno che passa. Il secondo, con 50 Kalò nel quartiere Sallustiano, a due passi da Termini, una divinità nel mondo pizza, in continua sperimentazione
Due “Pokemon della cucina” che si evolvono all'infinito senza particolari metodi. Raggiunto un obiettivo e un livello di esperienza, si procede verso la prossima evoluzione. Bowerman e Salvo non finiscono mai di stupire. Stupefacente l'anatra della Glass Hostaria, da oro olimpico la bufala con fiocchi di crudo del 50 Kalò. E non da meno gli abbinamenti. Carta vini, bollicine e distillati aggiornata da tutto il mondo alla Glass. Ricca selezione di birre da tutta Europa quella di Ciro.
Ma quali saranno le loro speranze per questo nuovo anno? Parola d'ordine tradizione per Cristina, che auspica in un rinascimento dei sapori autentici all'insegna della celebrazione della cultura gastronomica italiana. Qualità è il mood per Ciro che si augura una ulteriore crescita del comparto pizza. Entrambi con gli occhi puntati fortemente su Roma. Per Cristina, ambasciatrice Waste Watchers, Glass sarà ancora più sostenibile, con un rinnovato impegno verso l'antispreco e il plastic free. Ciro mira a consolidare la sua leadership romana con 50 Kalò, pur dedicandosi agli altri locali “50” sia a Napoli che a Londra.
L'augurio è che il Giubileo non sposti l'attenzione del mondo della ristorazione verso modelli e fenomeni consumistici con guadagni più facili e immediati ma senza preservare un bagaglio di valori e identità; che sia un anno invece di riconferme e rafforzamento del patrimonio della cucina italiana attraverso chi davvero, come Cristina e Ciro, ha dimostrato e dimostra ogni giorno come esprimerla al meglio e valorizzare la città che tra tutte è emblema dell'Italia nel Mondo.
Di Tommaso Caporale
© Riproduzione riservata STAMPA