Cirfood, impresa cooperativa italiana leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare, presenta il Bilancio di Sostenibilità 2021 che racchiude le azioni e le politiche implementate dall’impresa per lasciare, alle generazioni di domani, una realtà solida, capace di far fronte ai cambiamenti futuri e generare benefici per le comunità cui si rivolge.
In un contesto complesso, in cui le aziende sono state chiamate a contrastare le conseguenze della pandemia e gli effetti dell’instabilità dei costi dell’energia e delle materie prime, Cirfood ha continuato a puntare sulla sostenibilità a 360° come valore guida del proprio modo di fare impresa, per fornire servizi ad alto valore sociale per le persone e a basso impatto per l’ambiente. Consapevole della propria responsabilità nei confronti delle comunità con cui interagisce, infatti, Cirfood ha continuato a investire in politiche e progetti di sviluppo sostenibile, anche in stretta collaborazione con i territori in cui è presente, per rendere accessibile a tutti il piacere e la qualità della nutrizione.
«Gli ultimi anni hanno dimostrato il valore del nostro settore per il Paese, grazie alla forte valenza sociale e all’impatto positivo che ha sulla salute e sul benessere delle persone. Un pasto buono, sano, sicuro e accessibile è un diritto e per questo, crediamo sia necessario continuare a sostenere investimenti di qualità e votati alla sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale, quale unica via per far crescere il settore e garantire a tutti servizi ad alto valore aggiunto.» ha commentato Chiara Nasi, Presidente di Cirfood.
Guardare al domani per tutelare l’ambiente
Da anni, Cirfood si impegna a perseguire un modello di produzione basato sull’economia circolare e su una gestione responsabile delle risorse. Nel 2021, l’impresa è stata in grado di ridurre l’utilizzo di energia per la produzione di un pasto (del 7% rispetto al 2020) e l’intensità idrica, ossia l’acqua necessaria per produrre un pasto (pari a 8 litri), del 10%. In questa direzione, Cirfood ha sottoscritto un contratto per l’acquisto di elettricità 100% green per disporre nel 2022 di un 40% in più di energia rinnovabile e ha autoprodotto, nello stesso anno, il 6% in più rispetto al 2019.
Nel 2021 Cirfood ha, inoltre, gettato le basi per avviare nel 2022 un pilota del progetto Su-Eatable Life, promosso da Fondazione Barilla nell’ambito di un consorzio internazionale, volto a educare e indirizzare le persone ad un consumo alimentare meno impattante sull’ambiente. Il progetto, parte del programma europeo Life, ha fornito una banca dati mediante la quale è possibile quantificare carbon e water footprint di ogni singola ricetta.
L’impegno profuso a favore di politiche di sviluppo sostenibile nel corso degli anni è stato, inoltre, riconosciuto da EcoVadis, principale piattaforma per la valutazione della responsabilità sociale d’impresa e degli acquisti sostenibili, che nel 2021 ha conferito a Cirfood la medaglia di platino, la più prestigiosa, per le performance e le azioni sul fronte della sostenibilità.
Nella direzione di una maggiore riduzione degli sprechi alimentari, Cirfood ha attivato progetti con una forte attenzione alla catena di approvvigionamento e alle possibili eccedenze generate nei locali. Grazie all’implementazione della piattaforma di logistica centralizzata, basata su algoritmi di Intelligenza Artificiale e modelli di machine learning, Cirfood limita lo stoccaggio in magazzino e gli ordini in eccesso nelle cucine. Attraverso questa soluzione nel 2021, l’impresa ha diminuito del 15% gli sprechi e ridotto in modo considerevole lo stoccaggio in magazzino, sulla base delle reali necessità del proprio business.
Cirfood ha, inoltre, dato vita a PlanEat, un progetto sperimentale che prevede l’installazione di bilance dotate di IA per misurare le eccedenze alimentari giornaliere. Grazie alle prime bilance installate nei locali, Cirfood prevede, nel 2022, di salvare quasi 2 tonnellate di cibo, corrispondenti, in media, a 4.800 pasti. L’impresa ha, inoltre, mantenuto alto l’impegno volto a dare una seconda vita al cibo grazie alle donazioni a enti e onlus caritatevoli, alla collaborazione con Associazione Solidarietà e con Too Good To Go.
Nel 2021, Cirfood ha donato mensilmente ad enti (come Banco Alimentare, Caritas, Last Minute Market) in media 215 kg di materie prime e 5.900 pasti. Attraverso la piattaforma centralizzata e con il progetto “Azione Solidale”, l’impresa ha inoltre donato ad Associazione Solidarietà 2.500 kg di materie prime alimentari. Con l’adesione al Patto contro lo Spreco Alimentare promosso da Too Good To Go e l’introduzione delle Magic Box nei locali Rita, Tracce e Antica Focacceria S. Francesco, Cirfood ha salvato oltre 11.900 Magic Box, con un risparmio di più di 29.750 kg di CO2e.
Le persone al centro
Cirfood è un’impresa di persone per le persone, a cui rivolge quotidianamente i propri servizi, con l’obiettivo di migliorarne il benessere e alla salute. L’impresa può contare su quasi 12.000 persone, dislocate su tutto il territorio nazionale, in Olanda e Belgio e si impegna a valorizzarne il lavoro e le competenze, tutelandone i diritti e la salute. Su questo fronte, nonostante le complessità del periodo, nel 2021 Cirfood ha investito largamente sull’e-learning per avviare progetti di training diffuso, aumentando le ore di formazione del 62%, rispetto al 2020. I percorsi di apprendimento erogati attraverso l’Accademia Cirfood sono stati tecnico – professionali e linguistico-informatici, personalizzati rispetto ai fabbisogni formativi individuali.
Cirfood punta, inoltre, a diffondere una cultura di impresa fondata sui principi dell’inclusione e della diversità, mediante la valorizzazione dell’occupazione femminile e l’integrazione di personale in situazione di difficoltà. Nel corso del 2021, ad esempio, è stata ripresa la partnership con l’associazione Nondasola per promuovere l’inserimento professionale e la formazione di donne vittime di violenza. La collaborazione ha previsto un percorso di formazione rivolto alle operatrici del Centro Antiviolenza, gestito dall’associazione, sui temi utili all’accompagnamento delle donne nel percorso di ricerca di un’occupazione e al supporto psicologico. A seguito del percorso, nel 2021 è stata offerta l’opportunità di lavoro a una persona che è stata formata e affiancata per l’acquisizione di specifiche competenze tecniche.
Per garantire a tutti, indipendentemente da età o abilità, l’accesso ad un pasto sano e a momenti di socialità, lo scorso anno Cirfood ha inaugurato Rita Pieve, il primo ristorante self-service in Italia completamente inclusivo che favorisce l’incontro tra creatività e fragilità. Per il progetto, l’impresa ha ottenuto il Premio Nazionale Inclusione 3.0 promosso dall’Università di Macerata e il Premio innovatori Responsabili promosso dalla Regione Emilia-Romagna.
La qualità e l’impegno condiviso
La qualità per Cirfood è il frutto di scelte quotidiane ed è un impegno costante nel servire pasti sani e sicuri. Questa filosofia attraversa anche i rapporti con la filiera di fornitura: l’impresa stringe rapporti di collaborazione con i fornitori, stimolandoli a intraprendere, insieme, percorsi di miglioramento delle performance di qualità e sostenibilità che consentano crescita reciproca e creazione di valore condiviso.
Nel 2021, Cirfood ha lavorato con 848 fornitori, di cui il 32% valutato secondo criteri sociali e 36% secondo criteri ambientali (rispettivamente in aumento del 7% e dell’8% sul 2020). L’impresa ha deciso di coinvolgere anche altre piattaforme logistiche presso le quali si approvvigiona, a cui sottoporre un questionario volto ad analizzare il loro livello di sostenibilità. Sono state coinvolte in totale 18 piattaforme che hanno siglato una Dichiarazione di impegno di logistica e magazzinaggio volto alla riduzione degli impatti ambientali legati alle proprie operazioni.
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