Il rallentamento dell’inflazione registrato a settembre, superiore alle attese, offre un segnale incoraggiante per l’economia nei mesi autunnali. Dopo una stagione estiva caratterizzata da stagnazione, i dati diffusi dall'Istat mostrano un contesto in miglioramento, alimentando la fiducia delle famiglie e prospettando una ripresa dei consumi.
Prezzi giù, fiducia su: verso un autunno di speranza per i consumi
Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, la riduzione dell’inflazione, in particolare per i beni e servizi acquistati con maggiore frequenza, potrebbe facilitare una graduale ripresa del potere d'acquisto, traducendosi in una spinta ai consumi. La fiducia delle famiglie sta lentamente migliorando e, con essa, la capacità di spesa potrebbe rafforzarsi se il contenimento della dinamica dei prezzi si confermerà anche nei prossimi mesi.
In questo contesto, emerge la necessità di un intervento più deciso da parte della Banca Centrale Europea (BCE). Confcommercio sottolinea l'urgenza di una politica monetaria che possa stimolare la crescita della domanda interna e sostenere gli investimenti delle imprese. I dati positivi provenienti da altri Paesi europei come Francia e Spagna, dove l’inflazione ha subito un significativo rientro, suggeriscono che una politica economica più coraggiosa potrebbe rafforzare ulteriormente la ripresa.
Il rallentamento dell’inflazione in Europa rappresenta una finestra di opportunità per rafforzare la crescita. Tuttavia, per Confcommercio, la sfida più grande sarà trasferire questo miglioramento sul potere d'acquisto delle famiglie italiane e incoraggiare le imprese a investire in un clima economico più stabile e favorevole. Un intervento della BCE, volto a favorire il credito e stimolare la domanda interna, potrebbe dare l’impulso necessario per una ripresa più robusta nel corso dell’autunno.
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