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In Italia 110mila imprese giovanili chiuse in 10 anni, tranne in agricoltura

Nell'ultimo decennio hanno chiuso i battenti 110mila imprese giovani under 30 in tutti i settori, con la sola eccezione dell'agricoltura che è l'unico tra i comparti principali ad avere tenuto [...]

29 giugno 2024 | 12:51
 

In Italia 110mila imprese giovanili chiuse in 10 anni, tranne in agricoltura

Nell'ultimo decennio hanno chiuso i battenti 110mila imprese giovani under 30 in tutti i settori, con la sola eccezione dell'agricoltura che è l'unico tra i comparti principali ad avere tenuto [...]

29 giugno 2024 | 12:51
 

Mentre in quasi tutti i settori produttivi italiani si registra un preoccupante calo delle imprese giovanili, l'agricoltura rappresenta un'eccezione positiva. Un'analisi di Coldiretti su dati Infocamere e Unioncamere, presentata in occasione degli Oscar Green a Venezia, evidenzia che nell'ultimo decennio hanno chiuso i battenti 110mila aziende condotte da under 30 in tutti i comparti, ad eccezione di quello agricolo che ha visto una sostanziale stabilità.

In Italia 110mila imprese giovanili chiuse in 10 anni tranne in agricoltura

Nonostante la loro tenacia, i giovani agricoltori si trovano ad affrontare numerose sfide che ostacolano il loro ingresso e la loro permanenza nel settore. Tra le principali criticità emergono:

  • Difficoltà di accesso al credito: L'ottenimento di finanziamenti per avviare o ampliare un'attività agricola risulta spesso un ostacolo insormontabile per i giovani.
  • Burocrazia asfissiante: L'eccessiva complessità burocratica scoraggia i giovani dall'intraprendere un percorso in agricoltura.
  • Carenza di infrastrutture: La mancanza di infrastrutture adeguate, come strade, banda larga e sistemi di irrigazione, limita la competitività delle aziende agricole.
  • Limitato accesso alla terra: L'acquisizione di terreni agricoli risulta spesso onerosa e difficoltosa per i giovani, soprattutto in alcune zone d'Italia.

Le condizioni per i giovani agricoltori non sono omogenee a livello nazionale. Secondo un'analisi del Centro Studi Divulga su dati Crea, in alcune regioni come Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Friuli Venezia-Giulia, il principale ostacolo è l'accesso alla terra. Al contrario, altre realtà, come Basilicata, Sardegna e Campania, offrono grandi opportunità di rilancio per i giovani, soprattutto in contesti con elevati tassi di disoccupazione giovanile. In Piemonte, Liguria, Lombardia, Valle d'Aosta e nelle province autonome di Trento e Bolzano, l'agricoltura, essendo parte integrante dell'economia locale, rappresenta un settore attrattivo per i giovani imprenditori.

Un dato interessante emerge dall'analisi: il 65% dei giovani agricoltori eredita aziende di famiglia, mentre solo il 28% avvia e gestisce imprese completamente nuove. Questo evidenzia la necessità di politiche mirate a favorire l'ingresso di giovani talenti nel settore, anche attraverso percorsi formativi e di accompagnamento imprenditoriale dedicati.

L'agricoltura rappresenta un settore strategico per il futuro del Made in Italy agroalimentare. Garantire la continuità aziendale e favorire il ricambio generazionale è fondamentale per preservare la competitività e l'innovazione del comparto. Superare le criticità e valorizzare il potenziale dei giovani agricoltori è una sfida imprescindibile per assicurare un futuro sostenibile e prospero all'agricoltura italiana.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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