La "Fiera internazionale dei tartufi d'Abruzzo" si è conclusa con un successo straordinario. I numeri parlano chiaro: ben 35mila visitatori hanno affollato lo spazio espositivo in Piazza Duomo, nel cuore del centro storico dell'Aquila, da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre. Gli oltre 50 espositori presenti sono stati letteralmente presi d'assalto da un pubblico entusiasta, che ha dimostrato grande interesse verso le eccellenze proposte. Il programma della manifestazione si è rivelato un perfetto equilibrio tra intrattenimento, showcooking, masterclass e convegni di approfondimento con esperti di spicco. Protagonista indiscusso della terza edizione è stato il re della tavola: il tartufo, che in Abruzzo raggiunge livelli d'eccellenza grazie a ben nove varietà regionali e alla qualità straordinaria.
Che successo per la “Fiera internazionale dei tartufi d'Abruzzo 2024”
Tanti i momenti salienti dell'iniziativa. Tra tutti c'è di sicuro la mostra internazionale del tartufo “Scent of Italy” che, per la prima volta, è uscita dalle ambasciate per entrare in una manifestazione. Per proseguire poi con gli showccoking tenuti da chef d'eccezione come William Zonfa, Costantino Gualano, Ivana De Gasperis, Mirko Valente e Yuri Cursi. Grande apprezzamento anche per la degustazione del panettone al tartufo realizzato dal maestro pasticcere Federico Anzellotti e per l'assaggio al buio con l'Unione italiana ciechi e ipovedenti, un'esperienza di degustazione unica che ha suscitato grande interesse in tutti i visitatori. Durante la fiera non sono poi mancati momenti di folklore con spettacoli di musica dal vivo e la rievocazione storica del "Ritorno al Medioevo" con l'esibizione degli esperti sbandieratori e falconieri. Grande partecipazione, soprattutto da parte dei più piccoli, per l'esperienza “Tartufai per un giorno” che ha portato alla scoperta dell'attività di raccolta, pratica tradizionale del territorio abruzzese.
«Portare la manifestazione nel cuore pulsante della città si è rivelata una scelta felice - ha commentato Emanuele Imprudente, vicepresidente Regione Abruzzo - così come va sottolineato il perfetto funzionamento di quello che molti, in Italia, ormai definiscono "Modello Abruzzo". Che è un sistema virtuoso, frutto di un lavoro di squadra che coinvolge molti attori: dalla Regione all'Assessorato, dalle Camere di commercio ai Gal, all'Arap, all'Arta, proseguendo con i consorzi di tutela, gli istituti dell'alberghiero, del turismo e dell'agrario, l'Unione regionale cuochi Abruzzo, i Comuni, i distretti agricoli di qualità e quelli bio, il distretto cibo. Tutti questi soggetti rientrano di diritto nella costruzione di una strategia comune grazie alla quale stiamo finalmente sviluppando un'idea di consapevolezza delle nostre possibilità che, fino a non molto tempo fa, sembrava non appartenere al dna di noi abruzzesi».
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