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Olio tedesco spacciato per italiano nelle mense di esercito e Polizia a Milano

Inchiesta a Milano su Ladisa, accusata di frode nelle forniture di olio per le mense di esercito e Polizia: le etichette di olio Sapio erano false, mascherando un prodotto tedesco. L'azienda si dichiara parte lesa [...]

18 dicembre 2024 | 19:07
 

Olio tedesco spacciato per italiano nelle mense di esercito e Polizia a Milano

Inchiesta a Milano su Ladisa, accusata di frode nelle forniture di olio per le mense di esercito e Polizia: le etichette di olio Sapio erano false, mascherando un prodotto tedesco. L'azienda si dichiara parte lesa [...]

18 dicembre 2024 | 19:07
 

Le indagini della Procura di Milano hanno portato all'apertura di un'inchiesta per frode in pubbliche forniture e falso, coinvolgendo cinque dirigenti di Ladisa, azienda barese specializzata nella ristorazione, e due della Compagnia Olearia Italiana. Secondo l'accusa, l'olio fornito alle mense delle forze armate e della Polizia non corrispondeva a quanto stabilito dal contratto, con etichette false sovrapposte su bottiglie di olio di qualità inferiore.

Olio tedesco spacciato per italiano per le mense di esercito e polizia a Milano

Sotto inchiesta le forniture di olio per le mense milanesi di esercito e Polizia

Le etichette originali, in tedesco, recavano il marchio "Penny", mentre quelle sovrapposte in italiano indicavano l'olio come "Sapio", descritto come extravergine di oliva da agricoltura biologica. Le indagini, che hanno portato a perquisizioni e sequestri, hanno evidenziato un «meccanismo fraudolento» con lo scopo di ridurre i costi di fornitura, mettendo a rischio la qualità del prodotto destinato a scopi istituzionali. Le indagini proseguono per accertare ulteriori irregolarità, con particolare attenzione agli scambi tra le due società coinvolte.

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L'azienda barese afferma che il prodotto in questione era stato acquistato da un fornitore esterno, la “Compagnia Olearia Italiana”, che possedeva regolari certificazioni per garantire il rispetto degli standard internazionali di qualità alimentare. L'acquisto era stato effettuato sulla base delle caratteristiche indicate nelle schede tecniche e al prezzo di mercato. Ladisa precisa inoltre di essere completamente ignara della doppia etichettatura apposta sulle bottiglie di olio dal produttore al momento dell'acquisto e distribuzione.

L'azienda ha scoperto la non conformità solo dopo una segnalazione di un fruitore della mensa. Subito dopo, Ladisa ha contestato la situazione al fornitore, avviato le procedure di autocontrollo, ritirato il prodotto e rimosso la "Compagnia Olearia Italiana" dal proprio elenco fornitori. In seguito agli accertamenti, Ladisa ha presentato una denuncia a carico dei responsabili della frode per truffa e ha riservato il diritto di agire legalmente per il danno economico e reputazionale subito. La società ribadisce di essere parte lesa nell'inchiesta e di non essere coinvolta nel reato, come già evidenziato alle autorità competenti. Ladisa ha inoltre assicurato la propria piena collaborazione con la giustizia, confermando la propria totale estraneità ai fatti contestati.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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