Dallo scorso 2 dicembre, la Regione Sicilia ha sospeso - senza preavviso - l'emissione dei biglietti agevolati per i dipendenti pubblici pendolari che ogni giorno raggiungono le isole minori dalla terraferma, provocando forti disagi e malcontento tra i lavoratori. Forze dell'ordine, insegnanti, medici, infermieri e altre categorie statali si sono ritrovati improvvisamente a pagare l'intera tariffa per i mezzi di trasporto: oltre 20 euro per un singolo viaggio in aliscafo e 12 euro per la nave, a tratta. Una decisione improvvisa che ha colpito in particolare il personale della pubblica istruzione e delle altre categorie professionali essenziali, lasciando i pendolari senza alternative e aggravando la situazione lavorativa.
Sicilia: stop alle agevolazioni per i pendolari delle isole minori
Le agevolazioni sospese, inizialmente previste dalla legge regionale del 22 marzo 2023, erano state introdotte per rispondere alle richieste dei territori e garantivano sconti per i lavoratori pendolari, oltre alla gratuità per i residenti delle isole più remote, per gli anni 2023, 2024 e 2025. Tuttavia, con la successiva legge regionale del 31 gennaio 2024, n. 3, articolo 100, il budget destinato a coprire queste agevolazioni è stato ridotto di 400mila euro. Ora, il plafond è stato completamente esaurito, portando alla sospensione delle agevolazioni e lasciando migliaia di lavoratori a sostenere costi pesanti per raggiungere il posto di lavoro. La notizia ha scatenato un'ondata di proteste e interventi da parte di associazioni e autorità locali. Tra queste, si è fatta sentire la voce di Cristhian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole di Sicilia e componente di un'associazione a tutela della salute pubblica nelle isole minori.
«Federalberghi Isole di Sicilia fa appello all'assessore Aricò e al presidente Schifani affinché intervengano con urgenza per rifinanziare tali fondi e garantire che i benefici siano adeguati alle reali esigenze del territorio a seguito di un confronto in presenza dei sindaci e delle associazioni di categoria così da definire soluzioni concrete e condivise. Con la legge regionale del 22 marzo 2023 - prosegue Del Bono - la Regione Siciliana, rispondendo alle insistenti richieste dei territori, aveva introdotto agevolazioni finanziarie per i lavoratori pubblici e privati, e garantito gratuità per i residenti delle isole più remote, per le annualità 2023, 2024 e 2025. Sebbene queste misure non rispondessero pienamente alle richieste avanzate da oltre 40 associazioni attive sul territorio, rappresentavano comunque un passo verso il sostegno alle comunità delle isole. Tuttavia, con la legge regionale del 31 gennaio 2024 n. 3, art. 100, i fondi inizialmente stanziati sono stati ridotti di 400mila euro. Oggi, con crescente preoccupazione, si apprende che il plafond è stato completamente esaurito e che le agevolazioni sono state sospese. Federalberghi Isole di Sicilia chiede quindi che la Regione, nella prossima legge finanziaria, integri i fondi necessari così da estendere anche il numero delle annualità e ampli l'accesso alle agevolazioni a tutte le categorie di pendolari, per evitare discriminazioni tra i diversi gruppi di utenti, come già richiesto in passato».
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