Aigo Confesercenti ha inviato una lettera ai ministri dell'Interno Matteo Piantedosi e del Turismo Daniela Santanchè per richiedere un incontro urgente sulla circolare del 18 novembre 2024, firmata dal Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. L'associazione ha evidenziato criticità interpretative e applicative legate agli obblighi di identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive tramite modalità di check-in online o da remoto.
Key box e check-in online al centro delle preoccupazioni di Aigo Confesercenti
Nella lettera si sottolinea la necessità di prevenire rischi per la sicurezza e l'ordine pubblico in vista di eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Aigo propone di valutare l'utilizzo di tecnologie avanzate, come quelle impiegate negli aeroporti o per il rilascio dello Spid, che sfruttano l'intelligenza artificiale per il riconoscimento digitale dei documenti. L'associazione ha espresso preoccupazione per il possibile svantaggio competitivo delle imprese ricettive italiane rispetto a quelle straniere, sottolineando la complessità crescente per i gestori del settore extralberghiero. Particolare attenzione è stata posta sul recente aumento di casi di rimozione forzata delle key box da parte delle polizie municipali in città come Firenze, Napoli e Roma.
Aigo, pur dichiarandosi contraria all'utilizzo delle key box, evidenzia l'urgenza di adottare alternative tecnologiche e decorose per semplificare i processi di accoglienza senza compromettere la sicurezza. Inoltre, l'associazione fa riferimento a un recente decreto del sostituto procuratore di Roma, che non ha convalidato il sequestro di alcune key box in assenza di prove sull'inadeguata identificazione degli ospiti. «È necessario trovare una soluzione equilibrata - conclude Aigo - che garantisca sicurezza e praticità, salvaguardando il settore extralberghiero, fondamentale per l'economia italiana».
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