Con l'aumento dei prezzi, i piatti anti-spreco stanno facendo il loro ritorno in più di due case italiane su tre (68%). Le persone stanno cercando di affrontare l'impennata dei costi alimentari, che sta colpendo soprattutto le fasce più svantaggiate della popolazione, attraverso il recupero e il riutilizzo degli avanzi. Questi dati emergono da un'indagine condotta da Coldiretti in occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite sulla Consapevolezza degli Sprechi e le Perdite Alimentari, che si tiene il 29 settembre e promuove iniziative per ridurre gli sprechi alimentari nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia.
I piatti anti-spreco stanno facendo il loro ritorno in più di due case italiane su tre
Con l'inflazione alimentare che ha una media di quasi il 10%, ma che supera il 40% per alcuni prodotti come lo zucchero, i cittadini stanno adottando strategie per risparmiare e comportamenti più responsabili per gestire il proprio budget. Le persone cercano prezzi più bassi, facendo shopping con attenzione e confrontando i prezzi tra diversi negozi, supermercati o discount. Fanno liste della spesa per evitare acquisti impulsivi e prestano maggiore attenzione alle date di scadenza dei prodotti.
Tuttavia, con la riduzione delle quantità acquistate a causa dell'aumento dei prezzi, la strategia principale per risparmiare denaro è quella di ridurre gli sprechi, cercando di consumare in modo più razionale. Le ricette della tradizione popolare, che includono il riutilizzo degli avanzi o degli ingredienti di base, sono diventate fondamentali nella cucina italiana, che è candidata a diventare patrimonio immateriale dell'umanità secondo l'Unesco. Questi piatti semplici ma gustosi sono spesso reinterpretati anche da cuochi e ristoranti di alto livello.
«Un problema drammatico dal punto di vista etico oltre che economico contro il quale Coldiretti è impegnata da anni in un’opera di sensibilizzazione dei consumatori attraverso il progetto dei mercati di Campagna Amica per il contenimento degli sprechi con la più grande rete delle fattorie e dei mercati a chilometri zero che riduce le distanze ed i tempi di trasporto e garantisce maggiore freschezza e tempi più lunghi di conservazione degli alimenti» ha sottolineato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
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