Come già annunciato, la pesca del pesce fresco lungo l'intera costa dell'Adriatico verrà sospesa, con un divieto che si estende dal tratto di San Benedetto a Termoli, aggiungendosi al fermo già in atto da Trieste ad Ancona e da Manfredonia a Bari. Coldiretti Impresapesca riporta che questa interruzione delle attività si protrarrà tra il sud delle Marche, l'Abruzzo e il Molise dal 19 agosto al 24 settembre. Come avvenuto l'anno precedente, i pescherecci dovranno rispettare ulteriori giorni di fermo a seconda dell'area di pesca e delle risorse pescate.
Stop al pesce fresco a tavola lungo tutto l’Adriatico
Nonostante il blocco delle attività nella regione, Coldiretti Impresapesca afferma che sarà ancora possibile trovare prodotti italiani sul mercato, come il pesce azzurro (come alici e sarde), il pesce spada, oltre a spigole, orate, sogliole, cannocchie, vongole e cozze provenienti dalla piccola pesca, dalla pesca a draghe e dall'acquacoltura. Si consiglia quindi di verificare attentamente le etichette presso le pescherie e i supermercati. Tuttavia, per garantire maggiore trasparenza, sottolinea Coldiretti, «si auspica che l'obbligo di indicazione dell'origine sia esteso anche ai ristoranti».
«Il fermo - conclude Coldiretti - non deve essere una mera restrizione dei tempi di pesca, misure già abusate dai regolamenti comunitari, ma deve avere come obiettivo quello di tutelare le risorse target nelle fasi biologiche più importanti quali la nascita e l’ accrescimento dei giovanili, una fase di tutela che non può essere disgiunta dalla attenzione alla sostenibilità economica delle imprese di pesca coinvolte alla misura di fermo e dalla sostenibilità sociale per la tenuta dei territori costieri e delle tante economie collegate alla produzione ittica quali il commercio, la ristorazione, il turismo e la cantieristica».
© Riproduzione riservata STAMPA