Attività di monitoraggio delle acque superficiali ed in particolare per quelle destinate alla balneazione. Se ne è discusso in Regione questa mattina in una conferenza che ha interessato il Dipartimento Energia della Regione e dell’Arpa Basilicata. Secondo una recente delibera regionale sono individuate in totale le aree di balneazione riguardano 58,725 km. Di questi il 93,7% è di qualità eccellente, il 3.4% è di qualità buona ed il restante 2.9% è di qualità sufficiente. In nessun caso sono presenti acque di qualità scarsa. Le acque vietate alla balneazione sono quelle che sono interessate dai tre porti (Argonauti, Marinagri e Maratea) e le foci dei fiumi nonchè gli sbocchi dei canali naturali ed artificiali.
Il 93,7% delle aree di balneazione della Basilicata è di qualità eccellente
Nello scenario europeo l’Italia ha una grande responsabilità in materia di acque di balneazione in quanto è la prima nazione in Europa per estensione delle coste balneabili. La Basilicata, con i suoi 60 km di costa balneabile, risulta invece fra le prime regioni d’Italia per frequenza di chilometri di costa monitorata. La costa jonica-lucana infatti presenta un punto di prelievo ogni 900 metri di area marina balneabile rispetto alla media italiana che è di circa 1400 metri.
In questo contesto l’Arpa Basilicata monitora le acque marine nelle quali la balneazione è espressamente autorizzata o non vietata. Il monitoraggio si svolge dal primo aprile al trenta settembre di ogni anno, con frequenza di campionamento mensile e gli indicatori di riferimento sono due: Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. A seguito del suddetto monitoraggio la Regione Basilicata ha potuto classificare anche per questa stagione balneare 2023 le acque monitorate come “balneabili”. Nel caso della Basilicata il 100 % delle aree monitorate è risultata balneabile e in nessun caso per il quadriennio 2019/2022 è stata registrata la qualità scarsa.
FONTE: Italpress
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