La diffusione dell'influenza aviaria in Giappone, che ha provocato l'abbattimento di quasi 17 milioni di uccelli, ha impattato duramente sia sui ristoratori che sulle famiglie, già alle prese con il rialzo dell'inflazione, e secondo gli analisti le attuali criticità potrebbero protrarsi per altri 12 mesi. E le uova sempre più care in Giappone, tanto che costringono quasi il 30% degli operatori della ristorazione a restringere l'offerta sui propri menu.
Uova troppo care, in Giappone rivedono i menu nei ristoranti
Un'indagine della Teikoku Databank rivela che dall'inizio dell'anno 28 dei 100 maggiori gruppi del comparto quotati alla Borsa di Tokyo hanno eliminato dal proprio menu piatti a base di uova, o intendono farlo nel breve termine.
Se all'inizio le pietanze interessate dall'insufficienza dell'ingrediente base riguardavano condimenti come la salsa tartara o il tagotoji, (piatti cotti a fuoco lento a cui vengono aggiunte al termine uova sbattute), adesso la gamma di articoli interessati include i pancake e il chawanmushi (un budino simile alla crema pasticciera a base di latte e uova generalmente cotto a vapore).
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