ll rallentamento dei prezzi dei beni energetici che si registra a luglio non frena l'onda lunga delle tensioni inflazionistiche che si stanno diffondendo a tutti i comparti merceologici, compreso quello degli alimentari. È quanto certifica l'Istat analizzando i dati di luglio.
Accelera anche la crescita dei prezzi del cosiddetto "carrello della spesa", che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava da settembre 1984. L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2% a +4,7%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%) e degli Alimentari lavorati (+1,4%) ed è frenato solamente dalla diminuzione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,7%).
L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l'indice generale e a +3,3% per la componente di fondo.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%) e degli Alimentari lavorati (+1,4%) ed è frenato solamente dalla diminuzione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,7%).
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