La Cooperativa agricola Girolomoni è tra i finalisti degli Eu Organic Awards, premio istituito dalla Commissione europea, insieme con altri organismi comunitari, per valorizzare le migliori realtà europee attive nel mondo del biologico. La Cooperativa marchigiana, impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti da agricoltura biologica con attività principale nella produzione della pasta, è l’unica realtà italiana tra le tre selezionate nella categoria “Piccole e medie imprese”; provengono da Austria e Germania le altre due aziende finaliste. I vincitori saranno annunciati a Bruxelles il 23 settembre 2022, in occasione della Giornata europea del biologico.
«Attendiamo con emozione l’annuncio dei vincitori – commenta Giovanni Battista Girolomoni, presidente della Cooperativa – ma essere tra coloro che meglio producono, promuovono e innovano il biologico in Europa è già un risultato straordinario. Un riconoscimento per tutta la filiera, interamente votata al biologico e controllata, che abbiamo faticosamente costruito in oltre 50 anni di lavoro, coinvolgendo oltre 400 agricoltori: questo modello unico di produzione della pasta, che va dal seme e arriva fino al piatto, è il nostro tratto distintivo».
Gli Eu Organic Awards sono organizzati congiuntamente dalla Commissione europea, il Comitato economico e sociale europeo (Eesc), il Comitato Europeo delle Regioni, Copa-Cogeca e Ifoam Organics Europe. La giuria è composta da rappresentanti di queste organizzazioni, nonché da rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Ue.
Il Premio, alla sua prima edizione, è stato istituito in conseguenza delle scelte strategiche adottate dall’Unione europea per una decisa valorizzazione del biologico e un incremento della produzione. In particolare, gli Eu Organic Awards sono stati lanciati con l'obiettivo di dare un riconoscimento all'eccellenza lungo tutta la filiera, premiando gli attori biologici migliori e più innovativi che contribuiscono a ridurre l'impatto sul clima e sull'ambiente e le cui azioni aiuteranno a realizzare le ambizioni delle strategie Farm to Fork e Biodiversity.
I criteri per la valutazione dei candidati comprendevano non solo la qualità dei prodotti e i risultati aziendali, ma il contributo allo sviluppo del proprio territorio, l’impegno per l’ambiente e per la promozione dei valori del biologico. Nella competizione, Girolomoni ha fatto valere i suoi punti di forza. A cominciare dall’aspetto che rende questa storica cooperativa un caso unico in Europa, ovvero l’aver costruito una filiera bio che copre tutto il ciclo produttivo: il grano viene coltivato dalle oltre 400 aziende italiane coinvolte nella filiera (per la gran parte marchigiane), viene macinato nel mulino della Cooperativa e diventa semola, impastata con l’acqua di collina nel pastificio adiacente, infine si trasforma in pasta, venduta in tutto il mondo.
Altro punto fondamentale è la spinta innovativa: a partire dai metodi utilizzati da Gino Girolomoni, pioniere del bio in Italia negli anni ’70, fino all’oggi, con una continua ricerca per la tutela della biodiversità e lo sviluppo di tecniche all’avanguardia: tra gli ultimi progetti realizzati, la selezione della prima varietà di grano duro specifica per il biologico. Nominata nel 2020 fra gli Ambasciatori dell’economia civile, la Girolomoni ha i principi di sostenibilità tra i valori fondanti: tra le ultime misure adottate, un packaging di carta riciclabile e plastic free.
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