A Roma è scattato il blitz di agricoltori, allevatori, pastori e cittadini da diverse regioni contro l’invasione dei cinghiali nella Capitale in piazza Santissimi Apostoli per chiedere di fermare una calamità che diffonde la peste suina, distrugge i raccolti, aggredisce gli animali, assedia le stalle e causa incidenti stradali con morti e feriti, anche recenti.
La manifestazione a Roma di Coldiretti contro la peste suina
Un pericolo concreto nelle campagne, ma anche all’interno dei centri urbani per cittadini e turisti, con un danno incalcolabile per l’immagine dell’Italia nel mondo.
«Nella piazza piena di gente - sottolinea la Coldiretti - ci sono le sagome di un branco di cinghiali a grandezza naturale per dimostrare concretamente cosa significa trovarseli di fronte in strada, nei campi o davanti alla propria abitazione. Gli allevatori della Coldiretti hanno anche portato in piazza i prodotti tipici Made in Italy che rischiano di scomparire a causa della peste suina che colpisce i maiali, ma non l’uomo. Gruppi di giovani manifestano la propria preoccupazione con animati e colorati flash mob. Molti dei presenti denunciano storie personali con drammatiche conseguenze per cose, animali e persone».
Sul palco domina la scritta #bastacinghiali mentre sugli striscioni si legge “Cinghiali, un pericolo nei campi e sulle strade", “Dopo il Covid la peste dei cinghiali”, “Contro la peste suina fermiamo l’assedio dei cinghiali”, “Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono”, “Difendiamo il nostro territorio”, “Diventeremo noi una specie protetta”, “Abbattiamoli !!!”.
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