Pur condividendo gli obiettivi generali, Federalimentare si unisce al coro di critiche sulla proposta di Regolamento sugli imballaggi.
«È una proposta che rischia di essere devastante per tutto il settore alimentare e delle bevande - osserva Ivano Vacondio presidente di Federalimentare - l'impatto potenziale risulterebbe insostenibile sia dal punto di vista economico, a causa dei maggiori costi e oneri sugli operatori, che tecnologico, in relazione alle difficoltà logistiche e organizzative di non poco conto in capo alle imprese impossibilitate ad adeguarsi in così poco tempo. Senza contare le ricadute depressive sui consumi e in contrasto con la forte propensione delle nostre imprese all'export».
Il presidente ribadisce che «la transizione verso imballaggi sempre più sostenibili non può avvenire tramite l'approccio packaging free che è nelle intenzioni della Ce. L'imballaggio alimentare non è un semplice contenitore, ma ha una funzione essenziale per mantenere inalterata la conservazione, la qualità, la sicurezza del prodotto alimentare lungo tutte le fasi della filiera. C'è da parte delle nostre imprese tutto l'interesse a procedere in una direzione che sia quanto più possibile sostenibile dal punto di vista ambientale, ma non a discapito di una sostenibilità economica e sociale. La proposta di regolamento è costruita con un'impostazione fortemente ideologica che rischia di scardinare l'eccellenza del modello, rappresentato dal sistema Conai, grazie al quale l'Italia ha già raggiunto gli obiettivi Ue di riciclo al 2030».
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