La crisi politica tra Ucraina e Russia sta avendo risvolti anche sull'agricoltura. In una settimana il prezzo del grano è aumentato del 10%, secondo quanto riferito dalla Coldiretti, che ha analizzato l'andamento delle quotazioni al Chicago Board of Trade, punto di riferimento mondiale per le materie prime agricole.
Il granaio ucraino e la crisi politica
L’ Ucraina ha un ruolo importante anche sul fronte agricolo, con la produzione di circa 36 milioni di tonnellate di mais per l’alimentazione animale (5° posto nel mondo) e 25 milioni di tonnellate di grano tenero per la produzione del pane (7° posto al mondo). La Russia è il principale Paese esportatore di grano a livello mondiale mentre l’Ucraina si colloca al terzo posto. C'è quindi la preoccupazione che le tensioni tra i due Paesi possano bloccare le spedizioni dai porti del Mar Nero, con un crollo delle disponibilità sui mercati mondiali che ha già fatto impennare i listini sui livelli di massimo storico con effetti sull’inflazione.
Riguarda anche l'Italia
Una emergenza mondiale che riguarda direttamente l’Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e nel 2021 – riferisce la Coldiretti - ha importato oltre 120 milioni di chili di grano dall’Ucraina e circa 100 milioni di chili di grano dalla Russia che peraltro ha già annunciato di limitare dal 15 febbraio al 30 giugno prossimo le proprie esportazioni di grano.
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