Nel solo mese di maggio 2021 sono state 204 milioni le ore di cassa integrazione Covid concesse alle aziende e ai dipendenti. A rivelarlo è l'Inps per cui la somma, dall'1 aprile 2020 al 31 maggio 2021, degli ammortizzatori sociali attivati supera i 5,4 miliardi di ore. Un dato che, dopo la decisione sul decreto licenziamenti e fisco del 30 giugno, mette nella giusta prospettiva lo stato di salute del mercato del lavoro in Italia.
Per l'Inps da aprile 2020 a maggio 2021 sono state concesse oltre 5,4 miliardi di ore di Cig CovidDall'1 luglio, infatti, è decaduto il divieto di licenziamento per motivi economici per industria e costruzioni. Rimane invece il blocco per la filiera del tessile che potranno usufruire di altre 17 settimane di Cig gratuita (ossia senza contributi addizionali richiesti alle aziende) fino al 31 ottobre 2021. In questo modo, le aziende del comparto si allineano alle piccole imprese e a quelle del terziario che rientrano nel campo d'azione della Cig in deroga e del Fis.
La conseguenza è che fino al 31 ottobre anche loro manterranno un divieto generalizzato di licenziamento per motivi economici (tranne le eccezioni, già previste dalle regole vigenti: cessazione definitiva dell'attività, accordo collettivo aziendale di incentivo all'esodo, fallimento).
Per i settori nei quali è superato il divieto di licenziamento,però, il decreto del Governo stabilisce che le imprese che non possano più fruire della Cassa integrazione guadagni straordinaria possano farlo in deroga per 13 settimane fino al 31 dicembre 2021 senza contributo addizionale e, qualora se ne avvalgano, con conseguente divieto di licenziare.
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