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Molino Paolo Mariani
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L’effetto pandemia sull’Inps: tra pensioni eliminate e sussidi

29 giugno 2021 | 12:02
 

L’effetto pandemia sull’Inps: tra pensioni eliminate e sussidi

29 giugno 2021 | 12:02
 

L’effetto del Covid si è visto anche sull’Inps: nel 2020 sono stati incassati 15 miliardi di contributi in meno. Ma non solo: in seguito all'esplosione dell'emergenza, l’ente previdenziale ha liquidato, tra sussidi, bonus, congedi e Cig, prestazioni a 15,1 milioni di soggetti per un costo di 44,5 miliardi di euro.

Effetto Covid sull’Inps L’effetto pandemia sull’Inps: tra pensioni eliminate e sussidi

Effetto Covid sull’Inps



D'altronde l'andamento delle pensioni “eliminate per decesso” dall'Inps è uno dei termometri degli effetti dell'andamento della crisi pandemica. Alle tre ondate del Covid hanno fatto seguito altrettanti “picchi” nell'interruzione degli assegni pensionistici da erogare: quasi 100mila nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020; oltre 90mila tra ottobre, novembre e dicembre dello scorso anno; e 75mila nel marzo del 2021 prima che il “fenomeno” tornasse a ridursi rapidamente.

Dagli ultimi dati illustrati da Pasquale Tridico in Parlamento, emerge che sul delicato terreno delle entrate contributive il segna della pandemia è visibile soprattutto sul fronte dei lavoratori dipendenti, che nel 2020 si sono fermate a quota 139,7 miliardi con una riduzione di circa 10,5 miliardi rispetto all'anno precedente, e degli “autonomi”, che hanno versato 19,8 miliardi contro i 20,2 miliardi dell'anno prima. In leggero calo anche le contribuzioni di parasubordinati e liberi professioni (quasi 8 miliardi contro gli 8,3 del 2019), mentre quelle dei dipendenti pubblici sono risultate in crescita passando dai 57,4 miliardi del 2019 ai 57,6 miliardi del 2020.

Anche i conti dell'Inps hanno sofferto gli effetti della pandemia. Nel 2020 il risultato d'esercizio netto dell'Istituto ha fatto segnare un -25,2 miliardi, in peggioramento di 17,9 miliardi rispetto a quello del 2019 (-7,2 miliardi). Ma Tridico ha lasciando intendere che dalle prime stime dell'ente emerge che la pressione sul bilancio dell'Inps dovrebbe cominciare a ridursi già quest'anno (si ipotizza un risultato pari a -21,2 miliardi) e in maniera più accentuata negli anni successivi: -15,7 miliardi nel 2022 per poi arrivare a -7,5 miliardi nel 2026.

Tridico ha fatto notare che la platea di soggetti che hanno beneficiato di Reddito di cittadinanza, Reddito d'emergenza o Naspi supera i 5 milioni definendo questo dato «un numero storico, mai raggiunto nella storia dell'Istituto». In particolare, l'ultimo monitoraggio dell'Inps mette in evidenza che nel periodo compreso tra il mese di gennaio del 2020 e maggio 2021 sono stati oltre 1,8 milioni i nuclei familiari che hanno usufruito di almeno un pagamento del Reddito o della pensione di cittadinanza mentre 722mila sono stati quelli cui è stato destinato almeno una volta il Reddito d'emergenza. Più di 4,2 milioni sono stati invece i beneficiari dei vari bonus (500, 600, 1.00 e 2.400 euro).


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