A dicembre 2020, il saldo annualizzato dei posti di lavoro, ossia la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, è stata di 660.000 lavoratori in meno.
Il calo degli occupati è stato influenzato dal blocco dei licenziamentiA registrarlo è l'Osservatorio Inps sul precariato. Il dato è il risultato di una crescita per i rapporti a tempo indeterminato (+259.000) e di un calo significativo per l'insieme delle restanti tipologie contrattuali (-919.000). Tra queste ultime si distingue l'intensa contrazione dei rapporti di lavoro a termine (-493.000). I dati risentono però del blocco dei licenziamenti deciso dal Governo per fronteggiare l'emergenza Covid.
Il saldo annualizzato a dicembre dei rapporti di lavoro in essere nel settore del commercio, della ristorazione e dell'alloggio è quindi negativo a dicembre per 370.346 unità con un vero e proprio crollo per i contratti non stabili che perdono 452.387 rapporti rispetto a dicembre 2019.
Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione autorizzate dall'Inps per emergenza sanitaria tra il primo aprile 2020 e il 28 febbraio 2021 il totale arriva a 4,3 miliardi. Nello specifico: 1,9 miliardi di ore di cig ordinaria, 1,5 miliardi di ore per l'assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 914 milioni di cig in deroga.
Nel mese di febbraio 2021 sono state autorizzate 173,3 milioni di ore di integrazione salariale. Il 97% delle ore di cig ordinaria, deroga e fondi di solidarietà sono state autorizzate con causale "emergenza sanitaria Covid-19.
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