Con lo slogan "Riaprite le frontiere", Fiavet Lazio, si appresta a lanciare sul web un'iniziativa per raccogliere il maggior numero di consensi ai fini di una petizione nazionale da presentare al ministero della Salute e al presidente del Consiglio per il ritorno alla circolazione turistica. «Dopo dieci mesi di inattività, ristori inadeguati e soprattutto senza alcuna prospettiva futura, chiediamo al Governo di intervenire per salvaguardare l’attività di quasi diecimila aziende e migliaia di lavoratori», si legge nella nota.
«Per questo ora chiediamo che vengano riaperte le frontiere, secondo le norme di sicurezza in vigore e diligentemente applicate dagli operatori turistici mondiali. Oggi, con l’esperienza acquisita sulla trasmissione della pandemia, alla luce delle norme introdotte e raccomandate per evitare al massimo i contagi e soprattutto alla luce dell’introduzione dei vaccini, possiamo dire che è più sicuro viaggiare che entrare in un supermercato o in un centro commerciale ove non vi è l'obbligo di presentare un tampone negativo», ha affermato Ernesto Mazzi, presidente di Fiavet Lazio, associazione che raggruppa le agenzie di viaggio e le imprese turistiche, nonché le associazioni locali di settore
«Il calo del fatturato delle agenzie di viaggio riesce a superare anche quello delle attività di alloggio, quello del trasporto aereo e quello della ristorazione. Ormai abbiamo passato il punto di non ritorno e continuando "di fatto" a non poter svolgere la nostra attività, migliaia di aziende chiuderanno con milioni di disoccupati in breve tempo. E questo non è soltanto un problema economico, ma anche sociale, a meno che non si conceda un congruo fondo perduto in tempi rapidissimi per il periodo agosto 2020-marzo 2021», ha concluso Mazzi.
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