Nessuna soddisfazione per il settore alberghiero che, ancora una volta, va verso l'esclusione dal decreto Ristori in arrivo nelle perossime settimane. A farsi portatrice del malessere degli operatori è Confindustria Alberghi che, tramite le parole della vice presidente Maria Carmela Colaiacovo, ha commentato le prospettive del Governo.
«Abbiamo letto le dichiarazioni del ministro Boccia - ha affermato Colaiacovo - Ancora una volta si parla di interventi per le attività che sono chiuse dal lockdown, ma questo esclude, come già è stato a dicembre, il settore alberghiero che pur non essendo direttamente coinvolto dal Dpcm, viene di fatto bloccato dai divieti che impediscono spostamenti e servizi accessori». Una situazione considerata «inaccettabile» dall'associazione che lamenta la chiusura de facto delle strutture ricettive.
Una situazione che, per alcuni albergatori, si potrae dallo scorso marzo e ha determinato perdite di fatturato che nel 2020 sono andate oltre l’80%. A conti fatti, oltre 18 miliardi di euro in meno rispetto al 2019. «E questa è la conseguenza diretta delle restrizioni imposte in questi mesi che stanno impattando fortemente sul settore alberghiero», ha concluso Colaiacovo.
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