Un tentativo per evitare un completo tracollo del settore turistico invernale: le Regioni Veneto, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Bolzano e Trento hanno presentato al Governo una proposta di mediazione. Prevede, in sintesi, la possibilità di aprire gli impianti di risalita dello sci in occasione delle prossime festività natalizie per gli ospiti degli alberghi e delle seconde case. Lo indica una nota sottoscritta dai rappresentanti delle Regioni e delle Province.
Intanto in Austria scricchiola il fronte che vuole aprire gli impianti da sci ancora prima di Natale. «L'inverno è lungo. Siamo solo all'inizio. Anche se partissimo solo a gennaio, avremmo ancora parecchio da fare. Per il momento né in Austria né in Germania i numeri consentono una riapertura». Lo afferma il potente presidente del Consorzio dei comuni tirolesi e sindaco del centro sciistico Soelden, Ernst Schoepf, in un'intervista alla Tiroler Tageszeitung Schoepf mette in guardia da una decisione affrettata.
L'obiettivo, ribadisce, è evitare una terza ondata. «Il 70% dei nostri clienti proviene da paesi che attualmente sconsigliano viaggi verso l'Austria. Non tutti gli albergatori vogliono aprire». Neanche la ripresa dello sci su larga scala solo per i residenti convince Schoepf. «Non ogni lift deve essere in funzione», commenta.
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