Mentre il Governo prepara la Fase 2 che presumibilmente ai primi di maggio metterà fine all’isolamento collettivo, e studia misure per la ripartenza dell’economia (con particolare attenzione, tra l’altro, al turismo), oltre sette italiani su dieci sembrano essersi ormai convinti del fatto che le restrizioni – seppure non così stringenti come quelle che stiamo vivendo – andranno avanti almeno fino all’inizio dell’estate. A rivelarlo sono i risultati di un’indagine Coldiretti/Ixè.
Controlli per la strada: per 7 italiani su 10 è giusto segnalare comportamenti illeciti
Buona parte delle future decisioni del Governo e delle Regioni saranno condizionate dalla capacità di sconfiggere il virus, con il 14% degli italiani che – secondo l’indagine – pensa che la “guerra” durerà fino all’autunno mentre per il 9% bisognerà attendere addirittura la fine dell’anno. «Una situazione affrontata con responsabilità dalla grande maggioranza della popolazione con l’88% che – sottolinea la Coldiretti in una nota – dichiara di rispettare sempre le indicazioni su spostamenti, distanze e assembramenti legate all’emergenza, mentre un altro 11% ci riesce la gran parte del tempo anche se qualche volta capita di sgarrare, c’è infine una minuscola restante parte (1%) di furbetti che ammette di non rispettare mai le regole».
Segnalare alle forze dell’ordine comportamenti scorretti come assembramenti di persone o feste in casa dei vicini con ospiti è giusto per il 72% degli italiani, un risultato che evidenzia un elevato livello di responsabilizzazione della popolazione di fronte alla pericolosa emergenza con una condanna diffusa per azioni che mettono in pericolo la sicurezza di tutti.
La riapertura delle attività turistiche è molto attesa dagli operatori dopo che la chiusura per i ponti di primavera dalla Pasqua al 25 aprile fino al primo maggio determinerà una perdita stimata di 8 miliardi di euro. Il conto potrebbe salire enormemente se – conclude la Coldiretti - il blocco continuerà per tutta l’estate con il cibo che è la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa delle vacanze destinato a ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per street food o specialità enogastronomiche per un valore complessivo stimato in circa 30 miliardi nel 2019.