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Zona gialla e San Valentino, boom di prenotazioni al ristorante

In tutta l'Italia colorata di giallo, i ristoranti sono tornati ad accogliere i clienti in sala (solo a mezzogiorno). Possibilità che ha scatenato le prenotazioni, spinte dalla festa degli innamorati che cade di domenica. E per chi non riesce a trovare un tavolo libero, c'è l'opzione del delivery che mostra tutte le sue potenzialità grazie alle box a domicilio.

di Nicola Grolla
11 febbraio 2021 | 13:21
Zona gialla e San Valentino, boom di prenotazioni al ristorante
Zona gialla e San Valentino, boom di prenotazioni al ristorante

Zona gialla e San Valentino, boom di prenotazioni al ristorante

In tutta l'Italia colorata di giallo, i ristoranti sono tornati ad accogliere i clienti in sala (solo a mezzogiorno). Possibilità che ha scatenato le prenotazioni, spinte dalla festa degli innamorati che cade di domenica. E per chi non riesce a trovare un tavolo libero, c'è l'opzione del delivery che mostra tutte le sue potenzialità grazie alle box a domicilio.

di Nicola Grolla
11 febbraio 2021 | 13:21
 

Nemmeno il tempo di riaprire che le richieste per un posto a pranzo sono esplose. Un vero e proprio boom di prenotazioni ha coinvolto i ristoranti dell’Italia in zona gialla che ora si preparano ad accogliere i clienti per San Valentino; che quest’anno cade di domenica.

Boom di prenotazioni al ristorante per la prima settimana di zona gialla e San Valentino - Zona gialla e San Valentino, boom di prenotazioni al ristorante

Boom di prenotazioni al ristorante per la prima settimana di zona gialla e San Valentino


D’altronde, l’occasione è ghiotta: stanchi di rimanere chiusi in casa, gli italiani hanno voglia di concedersi una pausa di normalità. Magari prima che il monitoraggio settimanale cambi di nuovo i colori dell’Italia, con Molise, Abruzzo, Toscana e Campania a rischio di nuove restrizioni a partire dal 15 febbraio. Da qui un boom di richieste certificato anche da The Fork che, nella settimana dall'1 al 7 febbraio, ha visto crescere le prenotazioni sulla piattaforma del 34%. Molto bene le aree metropolitane: rispetto all’ultima settimana di ottobre 2020 (la più simile alle condizioni di oggi in termini di restrizioni sul territorio nazionale), Roma cresce del 42,4%, Milano del 64,1%, Napoli del 35,6%, Torino 47,7%, Bologna 33,4%.

Isa Mazzocchi: i clienti hanno dimostrato il loro affetto
«Noi abbiamo aperto lo scorso fine settimana ma appena hanno dato la notizia della zona gialla il telefono ha ripreso la sua funzione. Era da un po’ che non lo sentivamo squillare così. Ci eravamo abituati a rispondere al numero di cellulare che abbiamo attivato, già nel primo lockdown, per il delivery. Stavolta, in un attimo, abbiamo fatto il pieno. D’altronde, non abbiamo tantissimi posti: con le normative anti-Covid in atto abbiamo tolto tre tavoli», racconta Isa Mazzocchi, chef del ristorante La Palta di Bilegno, in provincia di Piacenza.

La sala del ristorante La Palta, con 36-38 posti a dispozione - Zona gialla e San Valentino, boom di prenotazioni al ristorante
La sala del ristorante La Palta, con 36-38 posti a dispozione


Dopo aver confermato la stella Michelin, il ristorante attualmente conta 36-38 coperti in base al tipo di prenotazioni e al numero di commensali a ogni singolo tavolo. Tutti prenotati dal almeno dieci giorni per il giorno di San Valentino, «ma anche in settimana, seppure in un piccolo paesino di 100 abitanti, riusciamo ad avere un buon giro», precisa Mazzocchi. Certo, il giorno degli innamorati rappresenta una molla in più per raggiungere il La Palta. Oppure per portarselo a casa.

Grazie al servizio di delivery “Un po’ di noi da voi”, il ristorante è riuscito a mantenere i rapporti con i propri affezionati clienti che ora possono usufruire di un delivery box dedicato a San Valentino. Al suo interno un menu di sei portate: «Chiacchiere salate con accompagnamento di tre salse come stuzzichino, antipasto vegetariano con lingotto di Grana padano stagionato 30 mesi e giardiniera in rosso, primo piatto di ravioli a forma di cuore con ripieno di storione e saltati insieme ai carciofi, secondo di coniglio marinato nell’hibiscus con chutney di verdura e frutta un po’ piccante, poi pre dessert e finale con cuore al cioccolato fondente al frutto della passione», elenca Mazzocchi.

Servizio alternativo, quello del delivery, che tuttavia non può sostituire l’accoglienza in sala degli ospiti: «Questa per noi è la quarta riapertura a causa delle varie disposizioni che si sono susseguite in Emilia Romagna, ma ogni volta è un’emozione. Anche chi non riesce a trovare un buco nella nostra agenda delle prenotazioni è felice per noi, per il fatto che siamo tornati a lavorare», conclude Mazzocchi.

Matteo Zappile: ora clienti 100% laziali
Favoriti dal ritorno dei commensali al ristorante, i ristoranti di piccole dimensioni, con pochi coperti. Uno di questi è Il Pagliaccio di Roma, due stelle Michelin e 10 coperti a disposizione. Esperienza per pochi, prettamente stranieri nel periodo pre-pandemia. «Ora, invece siamo passati a una clientela al 100% italiana, anzi: laziale», racconta il direttore del ristorante, Matteo Zappile. E per San Valentino, i posti sono tutti prenotai ormai da settimane. Un evento che non occorreva da molti anni al Pagliaccio che, solitamente, in questo periodo rimaneva chiuso per le ferie invernali.

La delivery box di San Valentino pensata da Il Pagliaccio - Zona gialla e San Valentino, boom di prenotazioni al ristorante
La delivery box di San Valentino pensata da Il Pagliaccio


Il cambio forzato del cliente tipo ha portato anche una ventata di rinnovo nell’atmosfera del locale (anche se, gioco forza, lo scontrino medio si è abbassato): «Rispetto alle scorse riaperture, stavolta notiamo molta più voglia di tornare in sala. Siamo passati da un approccio impaurito a uno di convivenza rispetto al virus. E le persone, quando escono, investono per recuperare il tempo perduto. Non a caso i pranzi adesso finiscono alle 18», sottolinea Zappile. Allungamento che ha costretto il ristorante ad adattarsi alle nuove abitudini dei clienti. Rispetto alla clientela straniera, infatti, «quella italiana arriva più tardi, inizia il pranzo anche alle 14.30 e costringe noi a essere più flessibili», prosegue Zappile.  

Flessibilità che fa rima con delivery. Per la festa degli innamorati, Il Pagliaccio ha già ricevuto una quarantina di ordinazioni per una lunch box di sei portate comprensiva di candela profumata e bottiglia di Champagne con tanto di calici.  

Massimo Abrosino: ancora attendisti sulle aperture feriali
Sorte simile anche per 28 posti Bistrot, ristorante di Milano a cui è bastata l’ipotesi di passaggio in zona gialla della Lombardia per iniziare a raccogliere prenotazioni. «Attualmente, però, rimaniamo aperti solo per il fine settimana, vogliamo capire se avremo un orizzonte più lungo e certo entro cui operare prima di esporci anche con il servizio feriale. In ogni caso, dopo la prima settimana di zona gialla la risposta è stata molto positiva. Avevamo un po’di timore iniziale ma rispetto alle prime riaperture dopo il lockdown di marzo, stavolta le persone hanno più voglia di uscire, di fare esperienze; e non hanno perso tempo. Insomma, la stanchezza causata dalle restrizioni sta lasciando posto alla coscienza di cos’è il virus», dichiara lo chef Marco Ambrosino.

I tavoli di 28 posti Bistrot - Zona gialla e San Valentino, boom di prenotazioni al ristorante
I tavoli di 28 posti Bistrot


Il ristorante con 28 posti a disposizione ha dovuto anche ridurre e rimodulare il numero di coperti passando da un minimo di 15 a un massimo di 24. «La disposizione dei tavoli dipende molto dal tipo di prenotazione che riceviamo. Non potendo più fare le tavolate, dovendo mantenere le distanze di sicurezza, i gruppi vanno divisi occupando più spazio in sala», spiega Ambrosino. Da qui l’idea di allargare il servizio grazie al delivery, con una box dedicata a San Valentino. All’interno, una pagnotta di pane realizzato da 28 posti Bistrot, sugo di ragù di pesce speziato con cui condire la pasta (anch’essa fornita all’interno della box), due secondi e due dessert.

Chicco Cerea: situazione pazzesca
Fra chi è rimasto travolto dall'entusiasmo dei clienti c'è lo schef Chicco Cerea del ristorante Da Vittorio: «La prima settimana è stata davvero confortante per noi. Il riscontro della clientela che desiderava ritornare nei ristoranti, recuperare la socialità messa da parte in questo ultimo periodo e concedersi un certo tipo di esperienza è stato pazzesco. E San Valentino ne è la testimonianza». Con una richiesta che è stata 10-15 volte più grande della capacità di ricezione del locale, il ristorante bergamasco si è trovato in un batter d'occhio a completare tutti i tavoli del weekend: «Da venerdì a domenica siamo pieni. Una performance incredibile. Tanto che, provocatoriamente, mi verrebbe da dire che ci vorrebbe un San Valentino anche infrasettimanale», scherza Cerea. 

Oltre ai 70 posti già prenotati e ricavati riadattando alcune stanze prima dedicate alla banchettistica, Da Vittorio ha lanciato anche il servizio delivery o asporto pensato per San Valentino: «Si tratta di una proposta fatta apposta per la condivisione di coppia, tutto da mangiare insieme. Alcune delle preparazioni sono già pronte, altre baste semplicemente scaldarle mentre alcune richiedono di essere rifinite dal cliente stesso che, in questo modo, si sente ancor più coinvolto dall'esperienza», racconta Cerea.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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