L’inizio del nostro itinerario palermitano è l’antica borgata marinara di Mondello, trasformata dal sogno dello sfortunato ingegnere milanese Luigi Scaglia in città giardino con stabilimento in stile Liberty sul mare, degli inizi del ‘900. Ci concediamo una sosta sul lungomare della splendida baia. Da Papillon, organizzato con gusto e fantasia dai coniugi Fricano quasi in riva al mare, menu alla piastra con panini e schiacciate fragranti e bruschette croccanti.
Papillon
Andiamo poi a scoprire il Parco della Favorita, riserva di caccia voluta da Ferdinando IV di Borbone durante i suoi esili palermitani tra il 1798 e il 1812. La Palazzina Cinese, residenza reale, circondata da giardini all’italiana, merita una visita. Particolarmente interessante è la “tavola matematica” ispirata ad analoghi marchingegni in uso a Versailles, che consentiva di far arrivare le pietanze direttamente in sala da pranzo evitando la presenza della servitù. Nei padiglioni adiacenti, destinati ai servizi, è oggi ospitato il Museo etnografico “Giuseppe Pitrè” che espone oggetti e testimonianze delle tradizioni popolari siciliane. Tra queste una ricca collezione di presepi siciliani, fra cui spiccano le opere del trapanese Giovanni Matera.
Palazzina Cinese
Usciti dal parco, imbocchiamo la lunga arteria alberata denominata viale della Libertà perché decisa e iniziata dal governo rivoluzionario nato dai moti del 1848. Il suo punto finale è piazza Vittorio Veneto, che i palermitani chiamano familiarmente “Statua” a motivo della Vittoria in bronzo che sormonta il monumento alla libertà progettato da Ernesto Basile. Nonostante molti degli edifici originari siano stati abbattuti, lungo la strada si vedono ancora costruzioni di qualità che ne ricordano l’eleganza fascinosa di un tempo.
Monumento alla Libertà
Dal gelato alle focacce, due tappe gastronomiche d’eccellenza
Nel cuore dell’itinerario palermitano, tra viale della Libertà e via Notarbartolo, proponiamo due banchi gastronomici di rara eccellenza che abbiamo nominato “Inferno e Paradiso” per l’antitesi originale delle delizie: da una parte i freschi gelati della Latteria Gelati Cremosi, dall’altra le calde focacce di Criscenza. Adiacenti, porta a porta, nati dalla stessa passione e competenza. Moderni e lindi, i due locali si notano per la cortesia e la competenza degli addetti, per l’intelligente recupero della tradizione, per gli alimenti naturali e genuini. Tutto viene preparato, giorno per giorno, nei laboratori. All’esterno, sgabelloni con tavolini.
Daniela Russo, Latteria Gelati Cremosi
La bontà del gelato artigianale fatto con ingredienti del territorio
La Latteria Gelati Cremosi di Daniela Russo dal 2014 propone freschi sorbetti e le golosità della gelateria. La scelta è ampia: il parfait di mandorla tipico siciliano; le torte gelate in chiave moderna con copertura di nocciole, pistacchio, cioccolato bianco, caffè; i tronchetti di gelato e le classiche cassate; le morbide mousse e i semifreddi a base di panna e altri gusti; i cornetti con tutti i sapori caratteristici; infine i gelati alla crema, zucchero, latte o panna, con creme di nocciola, pistacchio, cioccolata amara, zabaione, yogurt; i gelati o sorbetti alla frutta (preferibilmente di stagione) con zucchero, senza latte e adatti a chi soffre di intolleranze, per esempio arancia e zenzero, anguria, melone, gli intramontabili limone e fragola, pera, cocco, banana. Il laboratorio sforna brioche, panettoni e biscottini.
Focacce per tutti i gusti, preparate con cura e passione
Criscenza da metà novembre sforna irripetibili focacce guarnite più o meno secondo tradizione. Si basano sulla genuinità delle farine e sui curati trattamenti di lievitazione e cottura. Il germe di grano italiano tipo 1 viene lavorato in un molino in pietra a Modica, raffreddato ad acqua. L’impasto fermenta con lievito madre di grani integrali. Con la cottura in forno si ottiene la focaccia, ben idratata, morbida e croccante nello stesso tempo. Si condisce con olio evo Nocellara, ortaggi, salumi, creme di propria produzione e segnalo la zucca, i broccoli, i pomodori per esempio.
Criscenza
Anche focaccia bianca classica, proposta nelle versioni: Regina con polpa di pomodoro, olio basilico, origano, fior di latte di bufala; Sfincionello; 7 Furie con olio, fiori di zucca, acciughe del mar Cantabrico o di Cetara, fior di latte di bufala; Criscenza con fichi, mandorle, zucchero, burro, cannella, crudo di Parma 24 mesi, olio; con patate e rosmarino, fior di latte di bufala. In menu anche le Farcite e la Focaccia del contadino. L’impegno di Franco Indelicato per l’agricoltura d’antica storia, la ricerca per le varietà e i processi di innovazione hanno reso possibile questo traguardo. Antonio Chiera è il maestro lievitatore. La focaccia e le gustose varianti si assaggiano sul posto o si asportano. Ben idratate migliorano nel tempo e si possono riscaldare in forno o padella.
Tour tra i luoghi più affascinanti della città
Proseguendo verso sud lungo viale della Libertà si nota sulla destra piazza Esedra con l’ingresso monumentale al delizioso Quartiere Matteotti degli anni ’30, con villette e giardini, intitolato al martire del fascismo. La storica Edicola Amico Claudio, oltre a un ottimo assortimento di riviste e collezioni, garantisce servizio di biglietteria e tutto quanto serve al viaggiatore in città. Alle spalle, il quartiere residenziale di Villa Sperlinga, con immobili e negozi eleganti, realizzato, a partire dagli anni ‘50, in uno dei grandi parchi che contraddistinguevano e profumavano Palermo e la Conca d’Oro prima della speculazione edilizia. In piazza Unità d’Italia ne rimane una piccola traccia, il giardino di Villa Sperlinga, con un padiglione denominato La Cuba. Ironia della sorte, proprio in questo piccolo giardino si tiene ogni sabato un pregiato mercato Coldiretti. Poco distante si trova Marino Olive, un paradiso di delizie gastronomiche. Michele porta il nome del nonno che a fine anni ‘50 toglieva lisca e testa alle acciughe conservate sotto sale. Oggi trovate ogni bontà, dalle varietà di tonno a tutti i tipi di olive, alle specialità sott’olio, a centinaia di etichette di pasta, conserve, sughi, marmellate, dolcetti, legumi secchi e quant’altro.
Marino Olive
Accanto a questo residuo di verde si innalza la Torre Sperlinga - 17 piani più attici - progettato da Gabor Acs e Riccardo Morandi, lo stesso che progettò lo sfortunato cavalcavia di Genova. Sulla destra si imbocca la via Pipitone Federico, tristemente nota ai palermitani per l’esplosione dell’autobomba che il 29 luglio 1983 uccise il giudice Rocco Chinnici appena uscito di casa, la sua scorta e il portiere dello stabile. Oggi il panificio Guccione, al pianterreno dello stesso stabile, è meta di tutti coloro che amano coniugare il piacere del buon cibo con la tutela della salute e delle produzioni virtuose locali.
Torre Sperlinga
Girando a sinistra sulla via Leopardi si possono ammirare, all’incrocio con la via Ludovico Ariosto, due superstiti architetture dei primi decenni del Novecento, gli eleganti villini Cavarretta, entrambi con torretta e decorazioni classiche. Percorrendo via Ludovico Ariosto verso il viale della Libertà troviamo la Latteria e Criscenza sopra descritte. Accanto e di fronte sopravvivono due palazzine costruite negli anni ‘20 del Novecento e un piccolo edificio con decorazioni tardo-Liberty derivato dalla trasformazione della stalla di un villino non più esistente.
Panificio Guccione
Ripreso il viale in direzione sud, la settecentesca villa Zito, più volte rimaneggiata, si impone all’attenzione. Oggi ospita la Pinacoteca della Fondazione Sicilia, con importanti collezioni di dipinti, stampe e disegni. Particolarmente ben rappresentati e ricchi di fascino i paesaggisti siciliani dell’Ottocento. Di fronte alla villa è la piazza Alberico Gentili, aperta nel 1860 all’estremità del viale per consentire alle carrozze lo spazio di manovra utile a invertire la direzione di marcia. Vi fu in seguito trasferita una fontana barocca e, dopo il prolungamento del viale, assunse l’attuale assetto con l’aggiunta di due deliziosi chioschi. Il raffinato villino Cirino Giambalvo, uno dei pochi edifici Liberty della zona sfuggiti alla distruzione, è ancora qui a ricordare con orgoglio i fasti di un passato non troppo lontano. Una rapida variante ci porta a risalire fino alla stazione Ferroviaria Notarbartolo. Costruita negli anni ‘70, consente il prolungamento della linea proveniente dalla Stazione Centrale; in direzione Trapani si collega direttamente con l’aeroporto Borsellino Falcone a Punta Raisi. L’antistante piazzale Matteo Maria Boiardo è capolinea di autobus e tram.
Giardino Inglese
Proseguendo per viale della Libertà si raggiunge a sinistra il Giardino Inglese (Parco Piersanti Mattarella) risalente al 1850: viali sinuosi tra alberi e collinette, pregiate sculture, laghetto con fontane. Dall’altra parte del viale si ammira la statua equestre di Giuseppe Garibaldi nell’omonimo giardino. Proseguendo a destra ci si imbatte nell’Hotel Excelsior Palace, costruito nel 1891 in occasione dell’Esposizione Universale. Arredato dalla ditta Ducrot, su tre piani, conserva eleganti saloni in stile classico. Da qui inizia la seconda parte di viale della Libertà, con corsia centrale e controviali su cui si affacciano i migliori negozi della città e le case più famose ed eleganti.