Quando si pensa al Piemonte, il primo pensiero va di certo a Torino con le residenze sabaude, che insieme ai paesaggi vitivinicoli come Langhe-Roero e Monferrato, e Alba (Cn) creative city per la gastronomia, sono una parte di quei luoghi del territorio che ne hanno permesso non solo l’inserimento nella lista Unesco come patrimonio mondiale per l’umanità, ma anche al tempo stesso di continuare a crescere attirando un numero crescente di viaggiatori.
I vigneti a Gavi
Il Novese, micro-territorio pieno di sorprese
In una regione ricca di bellezza paesaggistica e enogastronomica, ci sono ancora diversi micro-territori che meritano di essere scoperti e conosciuti, soprattutto per chi ama le mete fuori dalle solite rotte, dove è possibile ancora avere il piacere di sentirsi esploratori contemporanei. Abbracciato tra Liguria e Lombardia, l’area del Distretto del Novese comprende ben 34 comuni, molti dei quali accomunati da eleganti facciate dipinte, eredità della tradizione ligure, così come l’uso della focaccia a colazione. Tuttavia, su un territorio vasto oltre 52 km quadrati, sono ancora molti i borghi da scoprire, dove vivere un’ospitalità autentica tra dimore d’epoca e cascine contemporanee.
Borghi e luoghi da non perdere
Un itinerario alla scoperta di questa parte d’Italia può iniziare da via Interiore nel piccolo comune di Arquata Scrivia (Al), caratterizzato dal suo centro storico di origine medievale dove spicca, proprio in questa via quella che è chiamata la Casa Gotica, ovvero una tipica casa medievale di città, con bottega a piano strada, ingresso e scala in posizione laterale, con locali abitativi al primo e al secondo piano che richiama la cosiddetta maison à la guise de France. Inoltre, proprio qui a lato è possibile ammirare un’esposizione permanente di presepi organizzata dall’associazione Arqua.Tor Presepi, che porta il visitatore a immergersi nell’atmosfera suggestiva di questo piccolo comune tra antiche viuzze, palazzi dalle facciate dipinte e pozzi d’acqua.
Arquata Scrivia
Di particolare interesse è il Pozzo Barocco voluto come opera di abbellimento della città da Filippo Spinola marchese di Arquata, per essere riuscito a riaccordare non solo l’antico dominio, ma anche ad ottenere il privilegio di battere moneta e di creare dottori e notai. Rimanendo sempre all’interno del borgo merita fare qualche gradino per raggiungere l’Oratorio della Confraternita dei Disciplinanti, dove l’antica Contrada del Forno, al centro del Borgo Interiore, viene guardata dall’alto dalla torre del castello.
Facciate dipinte, botteghe artigiane creative, laboratori gastronomici fanno di questo piccolo posto un luogo da vedere, prendendo parte anche ai tanti eventi come la notte delle candele che si tiene ogni estate, dove oltre 15mila fiammelle creano angoli e vicoli di grande fascino, animati da eventi di strada.
Archeologia e dolcezze
A breve distanza da Arquata, da non perdere è l’area archeologica di Libarna (Al), l'antica città romana nata nel II secolo a.C. lungo la via Postumia, la strada che collegava Genova e Aquileia. Un percorso di conoscenza del passato venuto alla luce nei primi anni del 1800 in occasione della costruzione della "strada regia" Torino-Genova che nel 1912 durante la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Genova riportò in luce alcune parti dell'antica città di Libarna e che nel 2014 ha visto la creazione di Lulp - Libarna Urban Landscapes Project, un progetto di ricerca della Boise State University. Inoltre, grazie all’associazione Libarna Arteventi è possibile visitare virtualmente e non l’area archeologica dal sito www.libarna.al.it e lo spazio museale a Serravalle Scrivia (Al), dove a pochi passi, è possibile assaggiare il bacio di Libarna. Una sfera di pasta frolla alle nocciole, nata dal ritrovamento tra gli scavi di Libarna di questo prezioso frutto che caratterizza il Piemonte e dalla collaborazione con la Pasticceria Carrea, da dove non si va via senza aver assaggiato anche gli amaretti, dolce simbolo del territorio.
Bacio di Libarna
Per vivere questi luoghi come viaggiatori d’altri tempi, è possibile soggiornare in alcune dimore d’epoca, come Villa Paradiso a Arquata Scrivia (Al), una casa di villeggiatura di inizi ‘900, dove le sorelle Federica e Francesca hanno aperto le porte dell’ospitalità in un posto di grande suggestione. Qui si respira e si vive la loro passione per il design e i viaggi, che spazia dalle camere fino agli spazi comuni, all’accuratezza della colazione servita attorno alla piscina immersa nel verde e dalla bella atmosfera tropicale.
Villa Paradiso
Il territorio in un bicchiere
Il Distretto del Novese è anche terra di cantine e di vini, dove il Gavi, che prende il nome dall’omonimo borgo è quello più noto. All’ombra del Forte il maestoso castello che domina il territorio, divenuto nel corso dei secoli un’architettura militare, sorge la Cantina Sociale che con i suoi 70 anni di vita, 70 soci distribuiti attorno agli 11 comuni e 2200 ettari, è un grande esempio di valorizzazione ed evoluzione di un prodotto territoriale. Qui è possibile non solo acquistare direttamente le diverse etichette, ma si può prender parte ad una degustazione guidata tra Gavi, Dolcetto di Ovada e Barbera in abbinamento alle bontà locali.
Cantina Produttori del Gavi
Da non perdere una passeggiata nel piccolo centro storico di Gavi (Al) che stupisce per i palazzi dalle facciate dipinte, eredità del legame architettonico culturale con la vicina Liguria; una sosta in pausa pranzo da La Canonica, per assaggiare i ravioli artigianali di Francesca, lasciandosi guidare in una verticale attraverso la tradizione: dai culi nudi, ovvero gustati in purezza con una sola spolverata di formaggio, passando per quelli serviti in una ciotola di vino di Gavi o Barbera, per arrivare a quelli alla birra. Qualunque sia il condimento, la bontà è immutata.
Il ripieno di carne della pasta, in un sodalizio di famiglia, è curato dalla storica macelleria Bertelli, famosa per la testa in cassetta, fatta all’antica maniera, tanto da diventare un prodotto Presidio Slow Food. Tuttavia, per i tagli di carne che la compongono, per lo più gli elementi di scarto del maiale e per la lunga preparazione è un prodotto che è possibile trovare dall’autunno alla primavera. Durante la stagione calda, si può gustare la cima alla genovese, che oltre alle frattaglie prevede anche la presenza di uova e piselli e che Agostino Bertelli fa trovare agli avventori, già tagliata a fette e comodamente porzionata, comoda da gustare anche per un picnic fai da te con lo sguardo tra i vigneti.
Produttori del Gavi
Chi ama i luoghi dell’ospitalità che da soli valgono un viaggio, Cascina Binè a Novi Ligure (Al) è quello da non perdere. Cantina con piccoli appartamenti di charme affacciati sui vigneti e sul bosco, dove è possibile vivere da vicino il mondo contemporaneo dell’agricoltura e dell’essere vignaioli. Dalla colazione all’aperitivo al tramonto, qui è possibile gustare i prodotti locali, accompagnati dal Gavi al Barbera. L’attenzione alla sostenibilità ambientale è un must, che sta guidando questa giovane realtà, tra bellezza e concretezza.
Palazzo Sertorio
Gli appassionati di storia e arte contemporanea invece troveranno il loro posto del cuore da Palazzo Sertorio Suites. Una nuovissima realtà aperta da pochi mesi nel centro storico di Gavi, in quella che era in passato la dimora storica dei Marchesi dell’Obertengo, e che ospitò nel 1805 Napoleone Bonaparte e la sua corte, oggi apre le porte con le sei suites, in stile minimal dove convivono elegantemente gli affreschi che raccontano gli oltre 250 anni di storia e il gusto contemporaneo.
Il borgo di confine
Per chiudere quello che può essere un lungo fine settimana nel basso Piemonte, l’ultima tappa da mettere nel percorso di scoperta è Voltaggio (Al). Un piccolo borgo a ridosso del confine con la Liguria che si caratterizza per l’architettura che rimanda ai carrugi liguri. Tra le curiosità da sapere è che dove oggi c’è la gelateria Vultabia che con i suoi gusti punta alla valorizzazione dei prodotti del territorio, ieri c’era quello che fu il primo hotel del borgo, proprio come testimoniano le foto all’interno degli spazi dove è possibile concedersi una sosta pranzo ammirando dalle grandi vetrate la bella facciata del Palazzo del Comune e della chiesa Santa Maria Assunta e Santi Nazario e Celso.
Pinacoteca Voltaggio
A pochi passi da qui la Panificio Carrosio delizia gli avventori con pizze, pane, focacce e gli amaretti appena sfornati, da gustare nell’attiguo dehors creato con pezzi d’arredo vintage. Appena fuori dal centro cittadino, la Pinacoteca dei Cappuccini è un luogo che crea un forte legame tra cultura e territorio. Una collezione di 250 opere di soggetti religiosi, messa insieme in onore di Padre Repetto che nella seconda metà dell’800 le raccolse e da vedere in contemplazione in quello che fu l’antico convento. E se passeggiando nel borgo durante la bella stagione noterete abitanti e non in abbigliamento marino, non meravigliatevi, perché a poca distanza dal centro in quelle che un tempo erano le terme sulfuree, oggi ci sono delle piscine naturali ad accesso gratuito.
Panificio Carrosio
Per lasciarsi ispirare, preparare il viaggio da casa il Distretto del Novese ha messo a punto l’app VisitDN, all’interno della quale è possibile trovare i luoghi da non perdere e quelli più “instagrammabili”, approfondendo l’aspetto storico una volta giunti a destinazione, grazie alla lettura del Qrcode.
INDIRIZZI
Dove mangiare
Pasticceria Carrea
Via Berthoud 85 - 15069 Serravalle Scrivia (Al)
Cantina Produttori del Gavi
Via Cavalieri di Vittorio Veneto 45 - 15066 Gavi (Al)
Macelleria Bertelli
Via Goffredo Mameli 23 - 15066 Gavi (Al)
Ristorante La Canonica
Vico Bassani 22 - 15066 Gavi (Al)
Panificio Carrosio
Via Ambrogio Scaglioso 14 - 15060 Voltaggio (Al)
Gelateria Vultabia
Piazza Giuseppe Garibaldi 11 - 15060 Voltaggio (Al)
Dove dormire
Villa Paradiso
Via Moriassi 75 - 15061 Arquata Scrivia (Al)
Palazzo Sertorio
Via XX Settembre 4 - 15066 Gavi (Al)
Cascina Binè
Via Gavi 101 - 15067 Novi Ligure (Al)