In autunno, il paesaggio del Ticino, il cantone più meridionale della Svizzera si trasforma: la natura si veste di colori nuovi, più intensi, e la cultura si propone con un fascino diverso, complici anche le temperature piacevolmente miti. Un sentiero poco noto tra le pittoresche vigne del Mendrisiotto, un cammino all’ombra delle chiome dorate dei castagni o un suggestivo itinerario sul fondo di una gola svelano agli amanti della natura non meno che agli intenditori d’arte il variegato e sorprendente incanto dell’autunno ticinese. Ecco una piccola selezione di indimenticabili escursioni autunnali nelle quattro regioni del Ticino.
Il treno del foliage. Foto: Intragna Zug Switzerland Tourism Rob Lewis
Tra castagneti, case di pietra e ponti tibetani
A Monte Carasso, ad appena pochi chilometri di distanza da Bellinzona, ha inizio un’escursione di quattro ore adatta a tutta la famiglia verso il ponte tibetano Carasc. Il sentiero costeggia varie tenute vinicole che invitano a degustare il famoso Merlot ticinese – perché si sa, l’autunno è tempo di vendemmia!
Il ponte tibetano Carasc
Si giunge innanzitutto a Curzútt, incantevole borgo con le casette di pietra tipicamente ticinesi che si è guadagnato il Premio Wakker dell’organizzazione Patrimonio svizzero. Dopo una meritata sosta in una piccola trattoria del centro, ci si rimette in cammino e passati pochi minuti si arriva alla chiesetta di San Bernardo, che sorprende per i ricchi affreschi del XIV e XV secolo e la spettacolare vista sull’ampia valle del fiume Ticino. Si raggiunge, infine, il punto culminante dell’escursione: il ponte tibetano, che con i suoi 270 m è tra i ponti sospesi più lunghi della Svizzera. L’attraversamento, al di sopra di una gola profonda 100 m, è garanzia di emozioni forti per grandi e piccini e di magnifiche vedute del paesaggio tinto dei luminosi colori dell’autunno.
A bordo del Treno del Foliage nell’idillio autunnale delle Centovalli
In autunno, le Centovalli si tingono delle infinite tonalità del rosso, del giallo e dell’arancione. Ecco perché da metà ottobre a metà novembre la Ferrovia delle Centovalli offre un indimenticabile viaggio a bordo del Treno del Foliage: un’esperienza da brivido nel cuore di una natura infuocata. Il percorso - che collega Domodossola, nell’alto Piemonte, a Locarno, sul Lago Maggiore - si snoda tra boschi incendiati dai colori autunnali, spettacolari gole e ponti che offrono meravigliosi scorci panoramici.
Giunti alla stazione di Verdasio, si smonta dal treno per salire sulla piccola funivia che porta a Rasa, uno degli ultimi abitati ticinesi senza auto. È questo il punto di partenza di un itinerario di circa 9 km che, snodandosi a poco meno di 900 m s.l.m., dona una vista mozzafiato delle Centovalli. Il percorso passa per Terra Vecchia e Bordei, un delizioso paesino con tante belle case in pietra restaurate, e imbocca poi un ripido sentiero che porta a Palagnedra. Vale senz’altro la pena di fare una capatina nella chiesa di San Michele per ammirarne i pregevoli affreschi prima di dirigersi verso la stazione e riprendere il treno per tornare a Locarno.
Il mondo della castagna nel Malcantone
L’autunno è la stagione ideale per concedersi una tranquilla passeggiata tra i folti castagneti di cui è costellato il Malcantone, la boscosa regione collinare a sud-ovest di Lugano. Tra i percorsi della zona spicca il Sentiero del castagno, un itinerario tematico che offre informazioni curiose e interessanti sulla coltivazione del castagno e sui castagneti. Il sentiero circolare, lungo 15 km e della durata di 5–6 ore, parte da Arosio e si fa strada in un incantevole paesaggio tra pittoreschi villaggi e splendide vedute. Molteplici pannelli lungo il percorso illustrano all’escursionista l’importanza della castagna in Ticino e i metodi di lavorazione di vari prodotti. Non mancano, inoltre, le possibilità di assaggiare le tante specialità locali a base di castagne, ad esempio presso il Ristorante Castagno di Mugena. Le località lungo l’itinerario sono tutte servite dai mezzi pubblici, il che consente di accorciare l’escursione a piacere.
Monte San Giorgio. Fonte: Ticino.ch
Mendrisiotto: terra di oro rosso, tesori naturali e arte lombarda
Il filo conduttore di questa indimenticabile escursione autunnale tra i vigneti del Mendrisiotto è il rapporto tra viticoltura e regione. Le abbondanti ore di sole, le scarse precipitazioni e le particolari caratteristiche geologiche dell’area la rendono un luogo ideale per la coltivazione della vite. Va da sé che il Merlot interpreta una parte da protagonista in questo percorso che porta dalla Piana del Laveggio ai pendii del Monte San Giorgio, Patrimonio mondiale dell’Unesco, e attraversa pressoché tutti i paesi del Mendrisiotto occidentale – piccoli borghi con tradizioni secolari. Si tratta, insomma, di un’escursione eccezionalmente interessante, ma anche piuttosto lunga e impegnativa, che, a ogni modo, può essere suddivisa in più tappe grazie all’ampia rete di sentieri della zona. Un vero e proprio must per gli amanti dell’arte è la Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst, a Rancate. Con la sua ricca collezione permanente e le interessanti mostre temporanee, la galleria, ubicata nelle suggestive sale dell’antica canonica, rappresenta oggi in Ticino il principale polo di studio per l’arte lombarda e ticinese, dal Rinascimento al XIX secolo.
Che altro dire? Dall’arte alla natura, dal treno alla passeggiata, dal vino alle castagne, ce n’è per tutti i gusti nel variopinto autunno ticinese!