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Tornano i viaggi extraeuropei. Le mete più ambite grazie ai voli Covid tested

Il ministro Garavaglia lo ha promesso: apriremo, presto, i corridoi turistici per Maldive, Seychelles, Mauritius e altri Paesi. In attesa che la promessa diventi reale, cominciamo a sognare e progettare il viaggio. Dai resort più spettacolari alle guesthouse per vivere da local, ecco le esperienze da non perdere. Denominatore comune: la cucina. Nella foto: Como Cocoa Island by Martin Morrell

12 settembre 2021 | 05:00
DA FINIRE - Corridoi turistici
DA FINIRE - Corridoi turistici

Tornano i viaggi extraeuropei. Le mete più ambite grazie ai voli Covid tested

Il ministro Garavaglia lo ha promesso: apriremo, presto, i corridoi turistici per Maldive, Seychelles, Mauritius e altri Paesi. In attesa che la promessa diventi reale, cominciamo a sognare e progettare il viaggio. Dai resort più spettacolari alle guesthouse per vivere da local, ecco le esperienze da non perdere. Denominatore comune: la cucina. Nella foto: Como Cocoa Island by Martin Morrell

12 settembre 2021 | 05:00
 

La promessa è stata fatta. «Ho avuto da Speranza (Roberto Speranza, ministro della Salute, ndr) l’ok per l’apertura dei corridoi turistici verso Maldive, Seychelles, Mauritius e altri Paesi, perché il turismo è anche uscire e non solo far venire gli stranieri in Italia», ha detto il ministro Massimo Garavaglia. Certo, come si dice (e come, spesso purtroppo, succede in Italia), poi tra il dire e il fare c’è di mezzo, letteralmente, l’Oceano! Tant’è che il ministro ha subito precisato in merito «Mi auguro che sarà operativo al più presto». Un “presto” che per gli operatori del settore, Astoi Confindustria Viaggi in primis, è comunque già troppo “tardi” rispetto agli altri Paesi europei che non pongono simili divieti ma diramano semmai raccomandazioni di viaggio assimilabili a quelle pubblicate dal nostro Ministero degli Affari Esteri. Un “presto” che per Fulvio Avataneo, presidente Aiav (Associazione Italiana Agenti di Viaggio) «ha un carattere del tutto indefinito, soprattutto se si considera che non si riferisce alla data di riapertura dei corridoi ma alla data in cui i ministri incominceranno a parlarne». Un presto che deve diventare un subito anche perché, archiviata per molti l’estate, chi può sta già progettando (o sognando) l’inverno ai Tropici, lontano (una volta scesi dai voli Covid tested) da questo maledetto virus. In ogni caso, per tenerci, pronti, ecco i nostri suggerimenti per vivere una vacanza al top in questi paradisi quando, finalmente, saranno aperti i corridoi turistici. Il fil rouge? Mangiare bene e scoprire le chicche locali!


Mauritius – Cene stellari e stellate

Mauritius è l’isola ideale per vivere il favoloso binomio gourmet-relax, grazie alle sue caratteristiche naturali e la gamma infinita di attività sportive che si possono praticare. In particolare, è in programma una settimana (dal 25 febbraio al 5 marzo 2022) imperdibile per tutti viaggiatori buongustai, dedicata alla scoperta dell’isola o al massimo relax, allo Shandrani Beachcomber Resort & Spa, con un fil rouge che vede protagonista il cibo d’autore grazie alla presenza di un ospite d’eccezione, Luca Marchini, membro di Euro-Toques Italia e cuoco del ristorante L’Erba del Re a Modena (1 stella Michelin).


La settimana, realizzata in esclusiva per i lettori di Italia a Tavola, si chiama Cucina d’autore a... Mauritius e nasce da un’idea condivisa da Check-In (il nuovo progetto editoriale di Italia a Tavola, ndr) e Roncalli Viaggi, da sempre punto di riferimento nell’organizzazione di esperienze di viaggio sartoriali, in collaborazione con Beachcomber Resorts & Hotels, gruppo alberghiero leader a Mauritius, una delle isole più eclettiche dell’Oceano Indiano. Per scoprire tutti i dettagli clicca qui.

 


Seychelles - Tra spezie e frutta tropicale

Non da meno le Seychelles, dove oltre alle escursioni, allo snorkeling fra i coralli e all’incontro con le tartarughe giganti, c’è un viaggio fra sapori e profumi inediti da cui vale la pena farsi tentare. La cucina creola rispecchia la diversità etnica delle Seychelles, crocevia di civiltà e tradizioni molto diverse fra loro: dai raffinati piatti francesi, all’esotismo delle ricette indiane a cui si sono aggiunti i toni piccanti tipici del mondo orientale. Al tour dei sapori si aggiunge quello dei profumi che caratterizzano la cucina tipica delle Seychelles: le spezie sono ingredienti fondamentali della tradizione che non si ritrovano solo nei piatti, ma anche in molti cocktail. Ed è proprio il bilanciamento fra ingredienti semplici, ma diversi tra loro che rende la cucina di queste isole una scoperta per le papille gustative di chi ama osare in cucina.


Tra le specialità tipiche spicca il kari zourit (polpo al curry con latte di cocco accompagnato da riso basmati al vapore, chutney di papaya verde e lenticchie rosse), ma anche La Daube (stufato dolce di banana, manioca, patata dolce o frutto del pane cotti con zucchero, vaniglia e latte di cocco) e Katkat (banana verde cotta con pesce, servito su una foglia di platano). Numerose sono poi le ricette che hanno come protagonista il pesce fresco alla griglia: tra i più raffinati c’è il Bourzwa, una specie di cernia, ma anche altri pesci serviti con aglio, zenzero, cipolla e peperoncino. Non mancano poi le polpette di lenticchie e le zuppe a base di verdure e frutta, tra cui anche la poco conosciuta moringa. C’è poi il frutto del pane, che può essere utilizzato anche per chips salate, arrostito o come base di dessert, che cresce proprio nelle isole dell’Oceano Indiano. Secondo una leggenda il viaggiatore che vuole tornare alle Seychelles deve mangiare almeno una volta questo raro frutto tropicale. Ad accompagnare molti piatti non mancano mai riso, patate dolci e chutney di mango, papaya ed erbe aromatiche. Ad addolcire il pasto non mancano dolci a base di marmellata di papaya verde e il tipico nougat (dolce a base di cocco, zucchero e banane).


Esperienze gastronomiche da provare

Per assaporare le specialità della cucina creola si può optare per uno dei tanti ristoranti all’interno degli hotel situati nelle principali isole delle Seychelles.


Da provare però anche uno dei numerosi bar o take away che offrono piatti tipici da asporto per pranzo e cena da gustare sulla spiaggia. Da non perdere anche lo street food al Bazar Labrin, a Beau Vallon Mahé: un’occasione unica per immergersi tra i sapori e la musica creoli insieme alla gente del posto.


Da esplorare poi è il mondo delle spezie che trova la sua massima espressione al Jardin du Roi a Mahé dove si può fare un tour guidato alla scoperta di spezie e piante medicinali, concludendo la visita con una sosta al ristorante tipico. E se la tentazione di portare via con sé un pizzico di cannella, noce moscata, vaniglia o curcuma è troppa non resta che fare scorta allo storico mercato di Victoria, il Sir Selwyn Clarke Market.


A l’Union Estate di La Digue si possono visitare le coltivazioni di vaniglia e di cocco (di quest’ultimo si può assistere al procedimento di estrazione dell’olio e dalla copra), mentre sul versante occidentale di Mahé si può visitare una piantagione del tè fondata nel 1962 per scoprirne la lavorazione e godere della fresca aria di montagna con panorami mozzafiato. Sulle colline del Morne Blanc, a Mahé, viene coltivata invece la citronella, utilizzata sia nella cosmesi, sia per la preparazione di bevande rinfrescanti e digestivi.


Altre due bevande tipiche da assaggiare sono Seybrew, la birra locale e due bevande alcoliche tipiche: il bacca ricavato dalla fermentazione di frutta e il kalou ricavato dalla fermentazione della linfa della pianta del cocco. Infine, non può mancare un assaggio del Takamaka Rum: rum locale prodotto a Mahé che si può conoscere meglio visitando una delle distillerie che lo produce: La Plaine St. André.

 

Gioca e Parti

 

Maldive - Champagne a colazione e vita da local

Dalle Seychelles alle Maldive, il piacere della tavola non cabia! Qui il lusso del lusso è un’esperienza gastronomica unica nel suo genere: svegliarsi all’alba e fare colazione nel proprio pezzo di spiaggia privato circondato da acque turchesi e con solo il rumore delle onde a fare da sottofondo. Nel calice Champagne vintage servito da un maggiordomo a completa disposizione. Succede al Como Cocoa Island.


Affascinante resort del gruppo Como (che quest’anno festeggia i 30 anni dall'apertura, nel 1991, del primo hotel Como The Halkin, nell'esclusivo quartiere di Belgravia a Londra, il cui ristorante era guidato niente meno che da Gualtiero Marchesi nella sua unica avventura all'estero), il cui completo restyling è terminato agli inizi del 2020, è composto da 34 ville sull'acqua che permettono di scivolare, letteralmente, dal proprio balcone nella laguna turchese per esplorare la barriera corallina.


E dopo colazione, cosa c’è di meglio di concedersi una passeggiata sulla sabbia soffice come la seta o di fare snorkeling? Ma anche semplicemente, rilassarsi nella spa Como Shambhala Retreat?


Per poi ricominciare con i piaceri della gola: alll'interno di Como Cocoa Island si trova il ristorante Ufaa che propone piatti della cucina europea ma anche della tradizione indiana con una particolare attenzione al pesce pescato sul luogo ai prodotti a chilometro zero.

 

 

Cena in spiaggia e pizza italiana

Altro atollo altra cena, a lume di candela direttamente sulla spiaggia. È una delle esperienze gourmet da vivere al Sandies Bathala, sull’isola di Bathala.


Il resort, parte del gruppo Planhotel e terzo resort del marchio Sandies Resorts, è un hotel 4 stelle con tutti i comfort e uno stile semplice, perfetto per famiglie, amici e coppie oltre che per gli appassionati di immersioni garzie al famoso Centro immersioni Werner Lau. Il resort si trova a soli 15 minuti di idrovolante dall'aeroporto internazionale di Malé.


E se vi viene la nostalgia della pizza? Niente paura! Al ristorante The island Gallery, un esperto pizzaiolo impasterà un’autentica pizza napoletana. In menu anche piatti nella cucina internazionale con un tocco mediterraneo tra pesce locale e pasta fresca.

 

Come un local nelle Guesthouse

Ma vivere una vacanza in un paradiso terrestre budget-oriented e come un vero e proprio locale è possibile? Alle Maldive, si può! Qui ci sono, infatti, anche oltre 600 guesthouse, da quella più semplice a quella in stile boutique, che permettono al viaggiatore di vivere la destinazione come uno del posto: fare nuove amicizie, scoprire i tesori naturali o ancora partecipare alle attività quotidiane. Le guesthouse si trovano, infatti, su isole abitate. Eccone una lista da tenere presente per progettare il prossimo viaggio.


Tra pescatori e surfisti

Il Canopus Retreats è una piccola gemma di 12 camere a gestione italiana situata nell'angolo più esclusivo dell'isola di Thulusdhoo nell’atollo di Kaafu raggiungibile con 30 minuti di barca veloce dall’aeroporto internazionale di Male. L’isola conta circa 1500 abitanti di cui la maggior parte pescatori. Oltre ad essere famosa per il surf che richiama amanti di questo sport provenienti da tutto il mondo, l’isola è anche celebre per il reef e la sua laguna ideali per praticare snorkeling e diving. Il Canopus Retreats offre camere Family, Ocean View e Standard tutte a pochi passi dall’Oceano e dispone di un bar e di un ristorante. Sull’isola di Thulusdhoo si trovano anche due Bikini Beach, una a due minuti a piedi dal Canopus Retreats, perfette per chi ama prendere il sole e fare snorkeling.


Consiglio - Il ristorante del Canopus Retreats è aperto anche per gli esterni, ed è un vero punto di riferimento per tutta l'isola, dove assaporare esotici mocktail, un espresso italiano e un menu à là carte che spazia fra piatti locali, ricette fusion e ottima cucina italiana.


Situato lungo le splendide spiagge di sabbia bianca dell’isola abitata di Thinadoo il Plumeria Luxury Guest House dispone dei servizi tipici di un hotel, ma con lo stile informale di una guesthouse. Come in tutte le isole maldiviane abitate da popolazione locale il bikini è consentito solo nelle apposite "Bikini Beach" riservate ai turisti, una di queste spiagge attrezzate si trova a pochi metri dalla struttura.


Consiglio - L’isola di Thinadoo è circondata da una grande barriera corallina ed è una location famosa per pesca ed immersioni che possono essere organizzate presso il Plumeria Water Sports and Diving Center.


Cena a lume di candela su un’isola deserta

Posizionato sull’isola di Mandhoo nell’atollo di Ari Sud, una delle poche isole con meno di 500 abitanti, il South Ari Inn, è un piccolo luxury hotel con 7 camere, situate vicino alla spiaggia. Ogni camera è arredata in modo semplice, ma elegante. La Bikini Beach, lunga e larga, è perfetta per trascorrere rilassanti giornate prendendo il sole o facendo lunghi bagni nella bellissima laguna. Da qui è possibile anche prenotare alcune escursioni come una notte su un'isola deserta con cena a lume di candela e pernottamento sotto le stelle o un’uscita in barca al tramonto per pescare e per ammirare da vicino i delfini che popolano questo meraviglioso mare.


Consiglio - L’isola di Mandhoo con la sua laguna e il reef perfetto per snorkeling e  immersioni, si trova in un’area marina protetta, dove è possibile avvistare squali balena tutto l’anno.


The Barefoot Eco Hotel si trova a Hanimaadhoo, a 45 minuti di volo dall’International Velana Aiport, un’isola caratterizzata da vegetazione lussureggiante, lunghe spiagge e laguna turchese… il posto ideale dove farsi viziare dalla vera ospitalità maldiviana. Questo eco-hotel dispone di camere Ocean View, Family e Beach Front tutte confortevoli e immerse nella vegetazione. A disposizione degli ospiti anche un ristorante e bar, una boutique e una Spa dove è possibile anche prenotare lezioni di Yoga.


Consiglio - L’hotel organizza numerose escursioni. Tra quelle da non perdere snorkeling notturno, uscite in barca per avvistare delfini, escursioni su isole deserte, e anche tour culturali e legati all’eco-sostenibilità.


Non ci resta che sperare che la promessa del ministro Garavaglia diventi realtà.


 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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