Che si tratti di mountain bike o di e-bike, il territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia offre tante e variegate ciclovie e servizi per le due ruote ideali per amanti della bici di ogni età, che possono immergersi in una terra da gustare e vivere lentamente, a misura di pedali. «Il turismo lento, sostenibile, en plein air, esperienziale, fortemente legato al territorio, si evolve sul piano qualitativo in una delle destinazioni foodie per antonomasia in Italia – spiega Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia -. Il turismo bike ha avuto una forte crescita negli ultimi anni e risponde alla perfezione alle esigenze di ‘nuova normalità da Covid-19».
Pedalare nel Parmigiano - Foto Infraordinario
Food Valley Bike
È un’esperienza percorrere la Food Valley Bike, ciclovia della Bassa Parmense che unisce per 80 km Parma a Busseto (Pr) seguendo le piste ciclabili e i tracciati paralleli al Grande Fiume. Si parte da Parma, cuore della Food Valley, Città Creativa Unesco per la Gastronomia e Capitale Italiana della Cultura 2020+2021, territorio di produzione del Parmigiano Reggiano, della pasta e del Prosciutto di Parma, per seguire il versante parmense del fiume Enza e raggiungere Coenzo, in cui si trova il museo etnografico della Casa delle Contadinerie. Si prosegue verso Mezzani, per esplorare l’Oasi Naturale Parma Morta, preziosa testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della pianura padana. La Food Valley Bike prosegue poi verso Colorno, dove visitare la Reggia di Colorno, la Versailles dei Duchi di Parma, e poi in direzione Sissa Trecasali, luogo in cui degustare la rara Spalla Cruda di Palasone, salume tipico che risale all’alto Medioevo, dopo aver visitato la Rocca dei Terzi, con il suo torrione alto 27 metri da cui ammirare la campagna. Non può mancare una tappa a Zibello, dopo aver toccato Roccabianca con il suo castello, per assaporare il Culatello di Zibello e scoprire le antiche cantine di stagionatura e il Museo del Culatello e del Masalen di Polesine Parmense. Busseto e i luoghi di Verdi sono attraversati da uno dei 19 percorsi cicloturistici di Pedalart, che coprono 1.200 km nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Itinerari slow tematici, diversi e accattivanti, per pedalare tra le arti, la storia, i castelli, le pievi, le terme, i musei, i sapori dell’Emilia.
In bici tra i Musei del Cibo
Il circuito bike dei Musei del Cibo è l’ideale per scoprire in modo diretto e approfondito la cultura e la tradizione dei cibi emiliani che hanno reso famosa Parma nel mondo, senza rinunciare a gustosi assaggi. I percorsi, che si integrano con gli itinerari di Pedalart, si snodano su strade a basso traffico sulle prime colline del parmense e il Po. Il primo, con partenza dalla stazione dei treni di Fidenza, permette di raggiungere il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna e il Museo del Culatello a Polesine Parmense. Due musei in riva al Grande Fiume, che svela un mondo magico e inatteso e un grande percorso ciclabile. Per visitare il Museo della Pasta e il Museo del Pomodoro si parte dalla stazione ferroviaria di Parma per pedalare lungo la valle del Taro e giungere all’antica Corte, Grancia della Benedettina di San Paolo di Collecchio. Attraversando il Parco regionale dei Boschi di Carrega si giunge poi al Museo del Vino, nelle suggestive cantine della Rocca Sanvitale di Sala Baganza. È il Castello di Felino ad accogliere il Museo del Salame di Felino, meta di un altro percorso in bici che parte dalla stazione di Parma e passa per il Castello di Torrechiara, fino al Museo del Prosciutto di Langhirano.
Per visitare il Museo del Fungo Porcino bisogna invece seguire l’anello dell’Alta Val Taro, con partenza dalla stazione di Borgotaro.
Il Sentiero d’Arte nei luoghi del Prosciutto di Parma
Sulle colline dove nasce il Prosciutto di Parma, bellissimo da seguire in e-bike è il Sentiero d’Arte, che si snoda tra vigneti. Montati in sella, si parte dalla Badia di Santa Maria della Neve a Torrechiara con i suoi affreschi barocchi, il refettorio, il belvedere e il chiostro. Lungo l’itinerario sono diverse le opere di artisti contemporanei da ammirare che disegnano il paesaggio che segue il Canale di San Michele fino al borgo e al Castello di Torrechiara. Il gran finale è la cittadina di Langhirano.
La cicolvia Food Valley Bike unisce per 80 km Parma e Busseto
Il Grande Giro Mtb sull’Appennino Parmense
Per esplorare l’Appennino Parmense percorrendo i sentieri utilizzati fin dall’antichità c’è il Grande Giro Mtb, itinerario composto da tratti principali e anelli che collegano diversi comuni del territorio, con la libertà di scegliere punti di partenza e tappe. Percorsi che attraversano splendidi paesaggi e che toccano Calestano, Corniglio, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano e Tizzano Val Parma.
La Via Po, itinerario cicloturistico nel Piacentino
Un altro percorso è la Via Po, itinerario cicloturistico di 110 km, che segue l’argine maestro di destra del fiume, lambendo la città di Piacenza e regalando uno sguardo differente sul territorio emiliano. Lungo il fiume, merita una sosta Isola Serafini (Pc), l'unica abitata del Po, dove la conca consente alle imbarcazioni di proseguire la navigazione fino al delta. Oltre che in bicicletta, è possibile immergersi nel paesaggio fluviale anche tramite escursioni a piedi o in barca e grazie ad attività organizzate in collaborazione con il Parco Adda Sud. Altra tappa da non perdere è il Parco di Isola Giarola, dove il lago, punteggiato da ninfee e castagne d’acqua, incontra la flora tipica del territorio in cui crescono olmi e pioppi. I percorsi in bicicletta, che è possibile noleggiare sul posto, conducono alla scoperta del parco e delle rive del lago. Pedalare nella natura stimola l’appetito. E in questa parte di Emilia c’è solo l’imbarazzo della scelta: imperdibile il cacio del Po e i formaggi Dop Piacentini, dal celebre Grana Padano al Provolone Val Padana. Delizie da assaporare in abbinamento ai Vini dei Colli Piacentini Doc. Il percorso è ideale per concedersi una tappa al Castello di San Pietro in Cerro.
Il Comprensorio Outdoor Alta Val Nure - Trail Valley
Tra i paesaggi della Val Nure (Pc) si snodano oltre 560 km di sentieri percorribili a piedi, in mountain bike e a cavallo. Sono gli itinerari del Comprensorio Outdoor Alta Val Nure Trail Valley, rete sentieristica che collega i 4 comuni di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere e si estende su oltre 400 km quadrati. Pedalando si incontrano rifugi, ristoranti e trattorie. Da non poerdere i tortelli con la coda di Vigolzone, la bortellina bettolese, la torta di patate di Farini, la torta di fichi di Albarola, ma anche la polenta e gli immancabili salumi piacentini. Senza dimenticare di fermarsi tra borghi, castelli e musei custoditi da questa valle, come il Castello di Rivalta, la casa Torre di Cristoforo Colombo a Pradello, il Castello di Grazzano Visconti.
Le Ciclovie dei Parchi
Da Piacenza a Reggio Emilia ci sono quattro percorsi ciclabili all’interno dei Parchi del Ducato. Sono le Ciclovie dei Parchi, pensate anche per bikers meno esperti, con tappe di una o mezza giornata. La Ciclovia dello Stirone, nel Parco regionale dello Stirone e del Piacenzano, si snoda per 42 km seguendo l’omonimo torrente tra paesaggi variegati che passano dai campi ai grandi alberi di querce e gelsi fino ai boschi collinari che rivestono le alture di Vigoleno, passando per l'ambiente fluviale dello Stirone, incassato fra ripide scarpate e con costanti macchie di salici e pioppi. Non mancano tappe culturali a Fidenza, Vigoleno e Salsomaggiore Terme.
La Ciclovia del Taro, nel Parco fluviale regionale del Taro, si sviluppa da Collecchio fino alla Corte di Giarola, per raggiungere il centro monastico di Oppiano, punto di sosta dei pellegrini che si muovevano a piedi lungo la Via Francigena. Da qui si può proseguire verso Gaiano e connettersi alla ciclovia dei Boschi di Carrega o andare in direzione Fornovo, verso il Museo Guatelli nella frazione di Ozzano Taro.
A pochi km da Parma ci si immerge negli ampi boschi, prati e piccoli specchi d’acqua del Parco regionale Boschi di Carrega, attraversato dall’omonima Ciclovia, che consente di ammirare la Villa Casino dei Boschi, una delle più belle dimore regionali, realizzata nel '700, ma soprattutto meraviglie naturalistiche, fra querceti, castagneti, conifere. Diversi gli itinerari su due ruote, come quello che attraversa la secolare “Faggeta di Maria Amalia” e il “Giardino Monumentale”.
La Ciclovia del Trebbia è caratterizzata da diversi ambienti: da quello urbano del centro storico di Piacenza fino alle strade sterrate del Parco Regionale fluviale del Trebbia. Uscendo dalla città in direzione sud, attraversando la periferia su ciclabile protetta, dopo Gossolengo, si prosegue fino a Case Buschi dove sostare per godersi il colpo d’occhio sull’ambiente fluviale e sul Castello di Rivalta sulla sponda opposta. Si lascia il greto per inoltrarsi tra le coltivazioni di pomodoro. La vista del campanile della Chiesa di S. Patrizio indica l’arrivo a Roveleto Landi, per continuare sulla sterrata impreziosita dal nuovo ponticello ciclopedonale sul Rio Cassa, fino alle porte di Pieve Dugliara dove una deviazione verso destra in discesa riporta verso il fiume. Si arriva quindi a Rivergaro su carraia e si procede sul lungo Trebbia in zona pedonalizzata rivierasca.
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