La Capinera, come l’uccello da cui trae nome e ispirazione, si trasforma e si evolve. Dal 2003 il ristorante, una stella Michelin, affacciato sulla spiaggia di Spisone a Taormina (Me), è la casa dello di Pietro D’Agostino: è qui che da anni esprime tutte le ricchezze di una cucina siciliana con una creatività intelligente e innovativa. Il cuoco inventa giornalmente piatti di grande armonia: vivaci eppure essenziali, ricchi di tradizione ma moderni, pensati e voluti secondo il quasi “religioso” rispetto delle stagioni della terra e del mare.
Restyling totale e nuova mise en place
Un intenso restyling e un nuovo design della mise en place caratterizzano oggi il ristorante stellato: tavoli rovere massello lavorati da sapienti artigiani, inserti di maioliche di Scicli e luci dal caldo sapore retrò che s'inseriscono nel quadro naturale tutto blu e bianco in cui la Capinera è nata.
La magnifica terrazza vista mare da La Capinera
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In tavola i migliori sapori siciliani
Le materie prime sono semplicemente eccellenti: il cuoco mette la firma, e cuore, anche selezionando personalmente i migliori sapori siciliani, gli stessi utilizzati nella sua cucina, da gustare dentro il locale o da portare a casa.
Nasce così, e con lo spirito che abbraccia ricercatezza e semplicità, anche la proposta di prodotti con l’etichetta che porta il suo nome: Io Pietro D’Agostino: una linea di prodotti che esprime il suo mondo; è l’essenza del lavoro fatto insieme ad appassionati produttori che, come lui, esprimono ogni giorno il loro amore per l’isola e per i suoi splendidi e unici prodotti.
Mise en place de La Capinera
Il menu ispirato ai quattro elementi naturali
Ma torniamo alla cucina de La Capinera. Dai quattro elementi che generano la vita, D’Agostino riprende il racconto della sua cucina. Il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra sono diventati per lo stellato il paradigma attraverso il quale creare nove nuovi piatti che si aggiungono ai vecchi must in un menu.
La cucina di D’Agostino ha una forte impronta territoriale, legata ai cicli stagionali, in cui l’elemento “terra” si delinea sempre più come rifugio, appartenenza, radici. Ma è anche “liquida”, essenziale e contemporanea in un racconto dove il pesce è indubbiamente un caposaldo. Inaspettato ma vero, nei menu de La Capinera ci sono anche tanti piatti di carne, quelli in cui la potenza del “fuoco” viene domata da tecniche di cottura morbide e centrate. I sapori intensi sono ottenuti attraverso un sapiente uso del fuoco che anima ed esalta gli ingredienti che ne sanno reggere la forza. E infine, anche l’elemento della forza rinnovatrice, “l’aria”, si insinua nei fornelli del cuoco. È intesa come connessione “sostenibile” con l’ambiente e come “esperienza” attraverso il viaggio e “contaminazione” con altre culture.
«È grazie ai viaggi che molti dei miei piatti fortemente isolani assumono una netta
allure internazionale e moderna - commenta D’Agostino - trasformando ed evolvendo il mio modo di essere sostenibile per scelta». Così,
sono nati nove piatti per questa stagione, inseriti in due proposte di menu degustazione.
In Fuoco e Terra, composto da nove portate, ci sono gli
agnolotti in salsa di crostacei, «un vero e proprio must - sottolinea D’Agostino - che nella mia cucina ho scomposto e ricomposto mille volte, mettendo a nudo le materie prime, per un piatto essenziale e riconoscibile in ogni suo singolo ingrediente, giocando con un po’ di creatività». Un piatto che dai
tradizionali spaghetti ai frutti di mare cui si ispira, inverte l’ordine dei fattori: la polpa di crostacei la ritroviamo all’interno della pasta, mentre all’esterno solo un leggero e gustoso condimento. Il tocco finale è dato dal finocchietto selvatico, presente come nella ricetta tradizionale, ma sotto altra consistenza, in un infuso essenziale, spruzzato a fine preparazione. Nuova ricetta anche per i
tagliolini neri tirati a mano con rosso di Mazara, zucchine e ricci di mare. Qui il gioco del cuoco è rappresentato dalle diverse consistenze degli ingredienti: la pasta, spessa e callosa incontra la morbidezza del gambero e la delicatezza dei ricci, entrambe avvolte dalla croccantezza della mollica “atturrata”.
Il menu
Mare e Aria è composto da sei portate di mare. «Amo cucinare il pesce, si sa - commenta il cuoco - la mia sfida è lasciare ogni singolo sapore inalterato al palato, mi piace giocare solo un po’ sugli abbinamenti con gli ortaggi, ma per il resto è un piatto schietto». Un filetto di pescato di fondale del giorno è un piatto straordinariamente semplice, condito con una salsa squisita alle nocciole e bieta, verdure croccanti e una chips di riso allo zafferano.
«Cucinare in maniera consapevole significa
rispettare le materie prime, valorizzandole in ogni fase, dalla produzione alla conservazione fino alla loro trasformazione finale, attraverso un metodo di cottura ideale che ne conservi gusto e proprietà. La cottura è intesa come celebrazione di un ingrediente», spiega lo chef. Seducente al gusto, dal tocco leggermente frivolo, è la nuova pietanza di calamari ripieni con pane, mortadella, pomodoro di salsa allo zafferano.
E naturalmente, non possono mancare le
novità anche nella carta dei dessert. Una vera prelibatezza, il nuovo semifreddo al torroncino croccante in salsa al cioccolato e rum.
Il cuoco Roberto D‘Agostino
Kistè, “contenitore” gastronomico easy gourmet
Ma il cuoco non si ferma qui. Kistè è l’ultima creatura della stella Michelin taorminese, un nuovo contenitore gastronomico nel cuore di Taormina, caratterizzato da cucina essenziale che mette in evidenza la straordinaria bontà di ingredienti esclusivamente prodotti in Sicilia. Una cucina d’autore, ricercata ma senza troppi fronzoli, con una formula easy gourmet.
Kistè
Il nome Kistè è un omaggio alle origini greche della città, oggi crocevia di mode e tendenze internazionali, ma è soprattutto ispirato alla presenza all’interno dei locali, in Via Santa Maria De’ Greci, di due enormi cisterne di epoca romana intercomunicanti e ispezionabili. Kistè, un luogo suggestivo, una casa privata della famiglia Cipolla del Quattrocento, dichiarata monumento nazionale per il suo interesse storico e artistico, raro esempio di stile tardo Rinascimento siciliano, dove ogni dettaglio è stato curato per un’accoglienza semplice ed elegante.
I piatti sono un’esplosione dei sensi, punto di contatto tra innovazione e storia, tra mare e terra, tra colore vivido e candido bianco. Un menù studiato, contenuto, creato per raccontare, con poco, un universo intero: la Sicilia. Le radici della tradizione sono quelle di una cucina legata al territorio, le ali dell'innovazione sono quelle della creatività del cuoco.
La Capinera
Via Nazionale 177 - 98039 Taormina mare - Loc. Spisone (Me)
Tel 338 1588013
Kisté - Easy Gourmet
Via S. Maria de Greci 2 - 98039 Taormina (Me)
Tel 340 6140175