Monte Sant'Angelo, borgo del Gargano, Capitale della Cultura 2024 per la Puglia e sede di due siti Unesco - il Santuario longobardo di San Michele Arcangelo e la Foresta Umbra - punta ad una nuova attrattività turistica nell'ambito di quella consolidata della regione. Il Comune, già inserito tra i Borghi più belli d'Italia, con i suoi 800 metri di altitudine è il più alto dell'intera regione e per questo viene chiamata "la città delle ali". Il suo volo spazia sul Tavoliere e sul Golfo di Manfredonia oltre che su quella tavolozza di colori e di forme, ora dolci ora aspre, che una natura indomata ha creato in tempi lunghi, calcolati a milioni di anni.
Monte Sant'Angelo, un intreccio di storie
Ha una bellezza antica, stratificata da piccole e grandi storie e porta le tracce del passaggio di Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi. È una cittadina viva e vitale e i suoi 11mila abitanti sono ben consapevoli del loro potenziale di accoglienza, condividendo - come si dice- una strategia di branding per le opportunità che oggi offre la nuova sensibilità verso destinazioni sostenibili e meno affollate. E qui si può anche giocare la carta del turismo destagionalizzato: si sente il respiro del mare della costiera garganica, ma ci sono natura, percorsi della fede e della storia e piaceri della tavola.
Monte Sant'Angelo viene chiamato "la città delle ali"
La sfida di questo 2024 che ha assegnato al borgo un ruolo importante, sta impegnando il Comune, il Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia, il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese e tutta la comunintà con un programma articolato e coinvolgente fino al 31 dicembre. Molti gli appuntamenti, tra teatro, musica, arte, poesia, rituali della tradizione e quella buona cucina identitaria semplice, scritta dagli ingedienti che la terra offre. «Gli eventi - dice il sindaco Pierpaolo d'Arienzo- non solo stanno richiamando da gennaio molti visitatori ma si prevede che saranno un beneficio per l'intera città anche nel prossimo futuro». Un risultato di un progetto di ampio respiro è possibile proprio per l'impegno condiviso dei cittadini, come ha sottolineato l'Assessora alla cultura, Rosa Palomba.
Monte Sant'Angelo Capitale della Cultura: due Santuari Unesco
Tante le iniziative sviluppate intorno ai due Beni Patrimonio dell'Umanità: il Santuario nato intorno alla grotta di San Michele dalla dominazione longobardada è meta di pellegrinaggi insieme ai 24 eremi scavati nella roccia dai fenomici carsici e ai cammini della "Via che porta in terra". Attraverso un prolungamento della Via Francigena fu in seguito destinazione per tutti i Crociati in partenza per Gerusalemme.
Il Santuario longobardo di San Michele Arcangelo è Patrimonio Unesco
Patrimonio dell'Umanità è la Foresta Umbra, un altro "santuario" naturalistico e della biodiversità, con le sue faggete secolari. Dal 2022 è inserita tra le 10 più belle al mondo, unica in Italia, e vanta un ecosistema incontaminato con varie specie di animali, alcuni ormai rappresentati da pochi esemplari. Sono 15 i sentieri tracciati per le escursioni e tanti gli appuntamenti, le visite guidate ambientali,gli spettacoli, degustazioni, anche in emozionante notturne con incontri ravvicinati con caprioli, cingiali, volpi e ricci godendosi il concerto dei richiami di gufi, barbagianni e allocchi.
Patrimonio dell'Umanità è anche la Foresta Umbra, un altro santuario naturalistico e della biodiversità
Il buio amplifica i sensi: udito, al tatto e odorato rivelano una realtà che stinola la memoria dei racconti fiabeschi dell'infanzia. Per gli appassionati dell'outdoor non mancano cammini ed escursioni in bike, anche dalla Foresta Umbra al Santuario. In occasione di questa rilevanza mondiale la Foresta ospita un'installazione d'arte contemporanea e sostenibile di Alessandro Lupi: “Fragments of reality” . Splenderà stabilmente, 24 ore su 24 senza energia elettrica. Anche un altro grande artista, Michelangelo Pistoletto, vi ha portato il suo “Terzo Paradiso”, un allestimento declinato secondo un palinsesto site specific che trova attuazione creativa in chiave di trasformazione simbolica dell'esistente.
Monte Sant'Angelo Capitale della Cultura: gli eventi
Grande musica nella Villa Comunale con i concerti di Mecna, rapper capace di raccontarsi attraverso produzioni raffinate, caratterizzate da tappeti elettronici e atmosfere e di Daniele Silvestri, apprezzato cantautore che porta il suo “Il cantastorie recidivo”. Nino Frassica, mattatore geniale e irriverente aprirà gli eventi di speciali di settembre con un concerto-cabaret insieme al sestetto dei Los Plaggers. Altri momenti speciali sono le Residenze Culturali di cinema, teatro, poesia e scultura, processi artistici che mirano al coinvolgimento dei cittadini, dei ragazzi delle scuole e delle associazioni locali realizzando un laboratorio culturale permanente.
Il castello di Monte Sant'Angelo
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Il campanile di Monte Sant'Angelo
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La basilica di Monte Sant'Angelo
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Una residenza speciale è quella culturale-turistica "Gargano Capitale", con Lorenzo Scaraggi. È un format di street podcast itinerante tra i comuni vicini registrato per strada e nelle piazze con la partecipazione degli abitanti desiderosi di far conoscere ad un pubblico più vasto ciò che rende unico il luogo in cui vivono. I podcast sono disponibili su Loquis, la prima piattaforma italiana di travel podcast e sulle altre piattaforme di podcasting come Spotify, Apple e Google podcast. Tra gli appuntamenti più attesi dell'autunno, il Corteo storico delle apparizioni di San Michele (22 settembre), Festival Mònde (3-6 ottobre), l'Assemblea europea delle Vie Francigena (18-20 ottobre).
Monte Sant'Angelo, una tradizione culturale
«La comunità di Monte Sant'Angelo - ha detto Paolo Ponzio del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, tracciando un bilancio dei primi 8 medi di attività- ha sempre portato avanti un impegno costante nel campo culturale, forte del suo patrimonio storico». Tutto questo è stato premiato con il prestigioso riconoscimento, secondo Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Regionale del Turismo, e il programma sviluppato ne arricchisce l'offerta. Anche qui intorno alla grande storia fioriscono le leggende. Ce ne sono tante, e anche un fantasma sembra si aggiri di notte nel Castello. È quello della bellissima Bianca Lancia, vittima di un amore impossibile per Federico II di Svevia che. dipinto dalla ragion di Stato e da Papa Gregorio IX la lasciò per sposare Isabella d'Inghilterra. E lei, affranta, volle dire l'ultima parola gettandosi dalla torre.
Monte Sant'Angelo, l'offerta gastronomica
L'offerta enogastronomica si allinea a quella ben affermata della Puglia, ma rivendica le sue tradizioni, custodite dalle famiglie e dagli artigiani del cibo. Cominciando dal pane, di grano duro: qui il formato è maxi, pesa fino a 8 kg, è cotto al forno a legna, la crosta è croccante e profumata, di color mandorla, con mollica soffice e compatta.
Monte Sant'Angelo: il pane
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Monte Sant'Angelo: il caciocavallo
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Monte Sant'Angelo: l'ostia chiena
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Monte Sant'Angelo: le cartelatte
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Ma il vanto di Monte Sant'Angelo sono i dolci, come le Ostie Chiene (piene) nate nel Monastero delle Clarisse quattro secoli orsono. È un boccone che mixa la fragile leggerezza delle ostie alla croccantezza delle mandorle tostate e avvolte nel miele, con sentore di cannella appena percettibile. Gino Bernabotto, maestro e attento conoscitore della tradizione, racconta che sono nate quattro secoli fa per un errore delle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara che stavano preparavano le sacre ostie. Alcune mandorle caddero nel miele e per raccoglierle usarono quelle ostie che erano a portata di mano. Raramente la contaminazione tra sacro e profano produsse risultati migliori. Per Carnevale, inoltre, la tradizione vuole si prepari il poperato, a Natale i calzoncelli e le cartellate (calzumcidd e cartllet) e ai matrimoni non mancano mai i tarallucci zuccherati.