Chiusa una porta, si apre un portone. E quando si parla dello chef Norbert Niederkofler non poteva che essere quello di una magnifica villa d’epoca riportata ad antico splendore (anzi di più). Archiviata l’esperienza al ristorante St.Hubertus (3 stelle Michelin) del Rosa Alpina di San Cassiano che, ricordiamo, ha chiuso per ristrutturazione e che riaprirà non prima dell’inverno 2024/25 come un hotel Aman, Niederkofler è pronto a inaugurare, precisamente il 9 luglio, il suo nuovo ristorante: Atelier Norbert Niederkofler nella Villa Moessmer a Brunico. La data è quella che ufficialmente appare nel sito del ristorante. Una scelta che pone fine ad un’esperienza che ha caratterizzato decenni d’oro per la Val Badia e che porta ora il cuoco a ripartire dalla val Pusteria, dove già ha da tempo aveva aperto un altro locale a Plan de Corones, l’Alpinn (Food space & restaurant). Una scelta di vita che lo riporta fra l’altro più vicino ai suoi luoghi del cuore, la nativa Valle Aurina che sbocca proprio a Brunico.
A Villa Moessmer, l’Atelier di Niederkofler
La notizia che lo chef Niederkofler fosse interessato a Villa Moessmer era già circolata nel maggio 2022 in un documentario della Rai sudtirolese in cui si accennava, usando il condizionale, che il consiglio comunale di Brunico aveva espresso grande soddisfazione per il progetto presentato da Niederkofler e che “la decisione sulla necessaria modifica del piano regolatore è stata unanime. E da Villa Moessmer potrebbero presto provenire gli incantevoli profumi dello chef”.
La villa Moessmer a Brunico dove aprirà il ristorante di NiederkKofler
Un sogno diventato realtà, per lo chef e per la città che finalmente vede rinascere la Villa Moessmer, appartenuta al Lanificio Moessmer, marchio storico del loden, la più antica realtà industriale della Val Pusteria, attiva sin dal 1894 e fornitrice della corte austro-ungarica, “costruita nel 1910 da Franz Madile. Edificio di tre piani con piano inferiore, principale e attico, tetto piano. Facciata riccamente decorata da conci angolari, cornicioni, doppie paraste e finestre entro cornice”, dormiente da troppo tempo.
Atelier apre a luglio e la Michelin come si comporterà?
Parliamo di una villa sottoposta a vincolo storico dove il cantiere per il ristorante di Niederkofler è ancora in corso. Tanto che la data di apertura ora annunciata informalmente del 9 luglio sconta almeno un mese di ritardo rispetto alle previsioni. Ma, avrebbe rassicurato lo chef, il ristorante sarà aperto a luglio visto che i lavori sono quasi terminati. Calendario alla mano, trattandosi di un nuovo locale (e non già di un trasferimento dell’insegna del St.Hubertus) sarà interessante capire come si comporterà la Guida Michelin che non può certo trasferire le 3 stelle in automatico. Non esistono infatti i tempi tecnici per una valutazione oggettiva e se verranno assegnate delle stelle al ristorante sarà solo sulla base della fiducia che può essersi meritato il cuoco. Anche se lo stesso Norbert, e questo è un altro aspetto curioso della vicenda, ha dichiarato che lui sarà come il padre nobile dell’iniziativa, tanto che (ma probabilmente è solo una battuta) avrebbe fatto capire che non starebbe neanche in cucina…
Come sarà il nuovo ristorante di Niederkofler
Ma come sarà il ristorante di Niederkofler? I lavori hanno interessato innanzitutto l’edificio storico, che essendo vincolato ha subito minime modifiche strutturali: «ci hanno autorizzato solo ad aprire due varchi», ha spiegato in un'intervista lo chef. Sono stati inseriti anche dei pavimenti in legno d’abete antico e alle finestre le tende in loden per richiamare la storia dei Moessmer appunto.
E la cucina? Non è stato possibile “inserire” una cucina di alto livello in una villa d’epoca vincolata e quindi è stata creata un’isola con pareti di cristallo collegata all’edificio principale, su due piani (sotto i fornelli e locali di servizio, sopra un altro spazio, altri fuochi con bancone e qualche sgabello).
Un rendering di come potrebbe essere il ristorante Atelier in villa Moessmer a Brunico
Entrando all’Atelier, dunque, gli ospiti saranno accolti da scalinata doppia che porta all’ingresso nobile e sulla destra vedranno i cuochi al lavoro nel cubo di cristallo. Procedendo all’interno, dopo la reception, c’è un primo salone per l’aperitivo e poi, passando per una saletta con dei fornelli di servizio per l’impiattamento finale, ecco il salone principale, che affaccerà da un lato ancora sulle cucine a vista nell’edificio accanto (ma collegato), dall’altro sul grande parco di sette ettari.
Grandi spazi, dunque, tanto che c’è in progetto anche una guesthouse, in un edificio già esistente poco lontano dal ristorante, all’interno del parco e ricavata in edifici della fabbrica.
Atelier Niederkofler, cucina di montagna in mano ai giovani
Ma ora, la domanda che tutti si stanno facendo? Come si mangerà nel nuovo ristorante Atelier di Niederkofler? Pare scontato che lo chef porterà anche qui la sua cucina all’insegna della montagna (Cook the mountain), ma non sarà come detto fisicamente ai fornelli. In cucina ci dovrebbero essere, secondo indiscrezioni, Mauro Siega (classe 1992), con esperienze in mezzo mondo, e Matteo Delvai, classe 2000, arrivato da Kadeau sull'isola di Bornholm, a Copenhagen. In sala una certezza, l’austriaco Lukas Gerges, già spalla da tempo dello chef.
Insalata di montagna - foto Alex Moling
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Enrosadira - foto Alex Moling
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Insomma, una squadra vincente! Ora non ci resta che aspettare di varcare il nuovo magnifico portone della villa di Niederkofler e toglierci la curiosità di vedere se ci accoglierà con la giacca da cuoco… o meno. Ma siamo quasi certi di vincere la scommessa anticipando che ai fornelli ci starà anche lui. Anche perchè a 61 anni non è certo tempo di andare in pensione per un cuoco creativo come lui...