La notizia sull'apertura di Starbucks, la più grande catena di caffetterie americana, in Italia si fa sempre più concreta. Se fino a pochi giorni fa si parlava di una bufala partita dai social network, oggi l'ipotesi inizia a prendere forma. Dietro la macchina delle trattative, svolte in tutta segretezza dalla catena americana, un nome noto dell'imprenditoria italiana: Percassi.
La notizia arriva dal Corriere della Sera, che svela l'apertura di una trattativa tra Starbucks e Antonio Percassi, l'imprenditore bergamasco, guru dei centri commerciali. Se l'accordo andrà a buon fine Percassi diventerà “franchising partner” di Starbucks per l'Italia, come già è successo con Victoria's Secret, che lo scorso luglio ha inaugurato quello che può essere considerato il suo primo store in Italia.
Se fino ad ora il fondatore di Starbucks, Howard Schultz, si era dimostrato dubbioso nell'espandere le sue caffetterie in stile americano nel Paese patria dell'espresso, oggi questi timori sembrano placarsi grazie a una nuova strategia commerciale. Come riferisce il Corriere della Sera, il punto di forza di Starbucks in Italia sarà l'offerta digitale.
Per questo motivo pare che le famose caffetterie saranno collocate nelle cosiddette zone degli affari, e diventeranno il luogo di incontro ideale per imprenditori, banchieri, avvocati che hanno la necessità di poter accedere a un'ottima connessione wi-fi. Nel pacchetto hi-tec saranno inclusi contenuti come film, serie tv e news, dedicati ai più giovani. Ora resta solo da capire se la trattativa con Percassi andrà a buon fine e se anche in Italia passeggiare con un bicchiere di caffè americano tra le mani diventerà una moda irrinunciabile.