Pasqua con chi vuoi, ma sempre più spesso con la valigia in mano. Il 2025 conferma la ripresa del turismo italiano, con oltre 11 milioni di viaggiatori e un'occupazione alberghiera vicina al 60%. L'88% resta in Italia, premiando aree interne, città d'arte, montagna e terme. Positivo anche l'andamento dei ponti del 25 aprile e 1° maggio, con oltre metà delle camere prenotate. Cresce il turismo internazionale (+4,5% arrivi aeroportuali), trainato da Roma e il Giubileo. Nonostante l'aumento dei costi, il turismo organizzato registra un +55% di ricavi. Le mete più richieste: Mar Rosso, Canarie, Giappone, Maldive e Usa. Per l'estate 2025, prenotazioni in forte anticipo: già venduto oltre il 65% delle camere per agosto. Italia tra le mete top con Sicilia e Sardegna.
Pasqua, 11 milioni in viaggio, 60% delle camere già occupato
Saranno 11,3 milioni gli italiani in partenza in occasione delle festività pasquali, un dato in crescita rispetto ai 10,5 milioni dello scorso anno. A spingere ulteriormente la voglia di viaggio è la favorevole combinazione del calendario, che unisce Pasqua ai ponti del 25 aprile e del primo maggio, consentendo vacanze più lunghe con pochi giorni di ferie. Non a caso, ben 2,7 milioni di persone approfitteranno di questo periodo per concedersi una pausa di almeno sei giorni. Il giro d'affari complessivo generato da questo movimento turistico è stimato in 4,9 miliardi di euro, con una spesa media pro capite di 438 euro. Sono questi i principali dati emersi dall'indagine annuale realizzata da Tecnè per conto di Federalberghi.

Vacanze di Pasqua, boom di partenze: 11 milioni di italiani in viaggio nonostante il caro vita
Secondo quanto emerso lo studio condotto da Isnart per Unioncamere ed Enit, nell'ambito dell'Osservatorio sull'Economia del Turismo delle Camere di commercio, il tasso di riempimento camere per il periodo di Pasqua ha raggiunto quasi il 60%. Per il comparto dell'hôtellerie si tratta di oltre 670mila camere vendute, con un fatturato stimato intorno ai 128 milioni di euro. Le mete con le performance più alte sono state quelle legate al turismo slow nelle aree interne del Paese, dove l'occupazione ha superato il 70%. Rispetto allo stesso periodo del 2024, si è registrata una crescita di una camera su dieci venduta in più. Positivi anche i risultati nelle città d'arte (63,9%), nelle località montane (61,3%) e nelle destinazioni termali (59,6%). Anche i ponti del 25 aprile e del 1° maggio mostrano un andamento positivo, con una media rispettivamente del 57% e del 55% di camere già prenotate. Un risultato che risente anche del contributo del turismo internazionale.
In Italia l'88% dei viaggiatori. Mare e montagna le mete più richieste
Il giorno più scelto per mettersi in viaggio sarà il Venerdì Santo, quando circa cinque milioni di italiani lasceranno casa per raggiungere le località di villeggiatura. La stragrande maggioranza, pari all'88% dei partenti, resterà entro i confini nazionali, mentre solo il 12% si spingerà all'estero, con una predilezione per le grandi capitali europee. Tra le mete preferite in Italia, il mare (34,9%) e la montagna (23,9%), seguiti dalle città d'arte (18,5%).

Pasqua 2025, italiani sempre più in viaggio: mare e montagna le mete preferite
Ma a determinare la scelta della destinazione sarà in molti casi anche il portafoglio: il 42,4% dei viaggiatori opterà infatti per il soggiorno nella casa di parenti o amici, seguito da chi prenoterà un albergo (15,6%) o un bed and breakfast (14,4%). Solo il 7,7% potrà permettersi di trascorrere le vacanze nella propria seconda casa. Quanto alle attività, le giornate di vacanza saranno dedicate soprattutto a passeggiate (76,6%), momenti di relax (48,6%), partecipazione a eventi enogastronomici (39,7%) e, in misura minore, a pratiche sportive (8,3%).
Pasqua, arrivano anche gli stranieri
Secondo Enit, tra marzo e maggio 2025, gli arrivi aeroportuali internazionali verso l'Italia sono in crescita del +4,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. I dati parlano di 6.826.831 arrivi, contro i 6.534.725 dello scorso anno. Di questi, il 96% ha finalità turistiche. Roma risulta la destinazione principale, con il 28,4% dei flussi attesi, complice l'effetto Giubileo. Nelle regioni di Lazio, Umbria e Marche, circa il 30% delle imprese ha indicato una correlazione tra l'aumento dei clienti e l'evento giubilare.

Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit
I principali Paesi di provenienza dei turisti che scelgono l'Italia per le vacanze pasquali sono il Regno Unito (15,1%), la Germania (10,3%), la Francia (8,8%), gli Stati Uniti (8,7%) e la Spagna (7,7%). In prossimità del 17 aprile, alla vigilia del fine settimana di Pasqua, si concentra quasi il 10% delle partenze verso le mete italiane. Il dato evidenzia l'attrattività dell'Italia anche rispetto ai competitor europei, con quasi 7 milioni di arrivi aeroportuali, a fronte dei 4,5 milioni previsti in Francia.

Loretta Credaro, presidente Isnart
Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit, commenta: «Le festività pasquali ed i prossimi ponti rappresentano un momento importante per il nostro Paese, meta di vacanzieri provenienti da tutto il mondo». Loretta Credaro, presidente Isnart, aggiunge: «Un turista su quattro sceglie l'Italia per il buon rapporto qualità/prezzo. Tuttavia, molte imprese, pur affrontando l'aumento dei costi, stanno investendo in servizi personalizzati per attrarre nuovi segmenti di mercato, come cicloturisti e appassionati di wellness». Daniela Santanchè, ministro del Turismo, conclude: «Il turismo italiano è sempre più competitivo. Le politiche di destagionalizzazione, diversificazione e sostenibilità stanno orientando il settore verso uno sviluppo virtuoso. Roma, con un +3% di arrivi rispetto alla scorsa Pasqua, rappresenta un esempio della vitalità del comparto e del ruolo attrattivo del Giubileo».
L'effetto del caro vita: budget ridotti per 4 viaggiatori su 10
A pesare sulle scelte di viaggio è però anche l'inflazione, che spinge oltre il 41,6% degli italiani a ridurre il budget rispetto all'anno scorso. La spesa maggiore sarà destinata ai pasti (32,2%) e ai costi di trasporto (23,5%), seguiti da alloggio (17,5%) e shopping (12,6%). Tra chi resterà a casa, il 46,6% lo farà per motivi economici, il 35,3% per ragioni familiari e il 12% per impegni di lavoro. «I risultati dell'indagine ci consentono di tornare a essere ottimisti - ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Resta il fatto che l'aumento del costo della vita non può che essere ragione di preoccupazione per il nostro comparto».
Pasqua, un banco di prova in vista dell'estate
Secondo Santanchè, i dati dell'indagine di Federalberghi rappresentano «un chiaro segnale non solo della fiducia nel nostro turismo, ma anche della voglia di scoprire o riscoprire il nostro amato Belpaese». Da qui l'auspicio a «guardare con rinnovato ottimismo alla stagione estiva che ci attende». Un concetto condiviso anche dal presidente di Federalberghi, per il quale «le scelte degli italiani in occasione delle festività pasquali rappresentano per il comparto un test importante per poter immaginare l'andamento della stagione estiva in arrivo». E ha aggiunto: «Questa fotografia del movimento turistico dei nostri concittadini nei giorni di Pasqua va considerata un ottimo segnale di recupero, soprattutto in relazione alla performance del “trimestre bianco”, periodo legato alle settimane sulla neve durante il quale si era registrato un calo di presenze».

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè
Anche per l'estate i segnali restano positivi: gli operatori segnalano di aver già venduto il 60% delle camere per il mese di giugno, il 64,8% per luglio e il 65,4% per agosto. Si tratta di numeri che evidenziano un anticipo delle prenotazioni e che lasciano prevedere un'ulteriore crescita con l'avvicinarsi della stagione estiva.
Crescono viaggi e fiducia nel turismo organizzato: ricavi in aumento del 55% per i ponti
Ad alimentare l'entusiasmo degli operatori è anche il bilancio dell'Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, che registra un incremento dei ricavi del 55% rispetto al 2024 e del 40% sul 2023 per Pasqua e ponti 2025. Secondo Astoi, sempre più italiani scelgono il turismo organizzato per viaggi in coppia o in famiglia, orientandosi su soggiorni mare o tour culturali, spesso prenotati con largo anticipo per garantirsi le migliori condizioni. Tra le mete più richieste svetta il Mar Rosso, tornato protagonista nel medio raggio grazie alla vicinanza, al clima ideale e al buon rapporto qualità-prezzo. Sul lungo raggio domina il Giappone, seguito da Maldive, Kenya, Zanzibar, Indonesia e Stati Uniti. In Europa si confermano Scandinavia, Islanda, Canarie (Spagna) e Portogallo.

La durata media delle vacanze si attesta tra i sette e i 10 giorni, con una spesa che va da 1.500 euro per il medio raggio a oltre 3mila euro per i viaggi su misura a lungo raggio. Si rafforza anche la tendenza verso viaggi personalizzabili e arricchiti da esperienze autentiche, con una crescente domanda di tour culturali e itinerari naturalistici. Guardando all'estate 2025, le previsioni restano positive, con una crescita media delle prenotazioni tra il 5% e il 10% rispetto allo stesso periodo del 2024. L'Italia si conferma una delle destinazioni più amate, con Sicilia e Sardegna in testa, seguite da Grecia, Baleari e Mar Rosso.

Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi
«Le prenotazioni per Pasqua e i ponti primaverili registrano un risultato molto positivo che testimonia come il desiderio di viaggiare resti forte nonostante le incertezze geopolitiche e il rallentamento economico - ha commentato Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi. Questo trend conferma anche la fiducia che il pubblico italiano ripone nel turismo organizzato, apprezzato per l'affidabilità, le garanzie e la qualità dei servizi offerti. Sempre più persone scelgono di prenotare con anticipo, consapevoli dei vantaggi economici e organizzativi che questa modalità permette. Le destinazioni più amate restano in linea con le stagioni precedenti, ma si segnalano importanti ritorni, come quello del Mar Rosso. Le premesse per l'estate sono altrettanto incoraggianti e si delinea un ottimismo solido e diffuso tra tutti gli associati».