Niente divieto per il gelato dopo mezzanotte, ma un giro di vite sui dehors per l'ordinanza antimovida a Milano che sarà in vigore fino al 4 novembre prossimo. Il testo definitivo del regolamento, che verrà definito entro il 10 maggio, conterrà questa novità. Lo ha confermato il sindaco Beppe Sala lunedì 29 aprile, sottolineando che l'obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra le esigenze di chi vive nei quartieri della movida e quelle dei locali: «La questione dei gelati è una questione che ora si risolverà - ha detto. Però non sono molte le gelaterie aperte dopo la mezzanotte».
Antimovida a Milano, Sala: «Mettere d'accordo tutti è impossibile»
Per quanto riguarda i dehors, che durante il Covid avevano visto una sorta di liberalizzazione per via delle norme anti-contagio che imponevano distanze tra i tavoli, l'ordinanza ne limiterà l'utilizzo. L'obiettivo è quello di contenere il rumore e il disturbo per i residenti, trovando però soluzioni che non penalizzino troppo i locali. «I miei punti di contatto coi cittadini sono invasi da persone che vorrebbero riposare e cercano di avere più tranquillità in strada, questa è un'istanza vera - ha poi detto Sala. Mettere d'accordo tutti è impossibile, e niente è risolutivo. Ma peggio sarebbe star fermi e non provare».
Il sindaco di Milano, Beppa Sala
Diverso il pensiero delle opposizioni: «I divieti di asporto, di utilizzo dei dehors e di commercio in forma itinerante porteranno unicamente a intensificare l’acquisto nei minimarket o attraverso i riders che, non svolgendo attività di somministrazione, saranno chiamati per portare le bottiglie nelle piazze e nei parchi, dove i maleducati continueranno a fare baccano a ogni ora della notte - ha commentato Samuele Piscina della Lega. Insomma, i cittadini e il mondo della somministrazione ancora una volta saranno presi a pernacchie dal Comune».
Le altre regole all'interno dell'ordinanza antimovida a Milano
L'ordinanza antimovida, in vigore da ottobre 2023, poi prevede diverse misure per contrastare i fenomeni di disturbo del riposo notturno e dell'ordine pubblico nelle zone della movida milanese. Tra queste, il divieto di vendita e somministrazione di alcolici per asporto dopo le 22, lo stop alla musica all'aperto dopo le 24 e il divieto di vetro nelle zone sensibili.
Il commento di Stoppani (Epam) sull'ordinanza antimovida a Milano
Proprio su queste decisioni, poi, qualche giorno fa, a Italia a Tavola, era intervenuto il presidente di Epam (Associazione provinciale milanese pubblici), Lino Enrico Stoppani, aveva così dichiarato: «Il problema più grave di questo ampio provvedimento, è quello di vietare la fruzione di bevande alcoliche nei dehors: perché vengono considerati come la causa della malamovida, ma in realtà sono uno strumento per riuscire ad arginarla. Anche perché poi c'è da fare i conti con i supermarket, che restano aperti fino a tardi, e con gli abusivi, che hanno i loro magazzini nei bagagliai delle auto».
Il presidente di Epam (Associazione provinciale milanese pubblici), Lino Enrico Stoppani
«Ci devono essere più controlli - aggiunge Stoppani -. I provvedimenti di limitazione che devono nascere devono essere più incisivi: si dovrebbe contrastare l'abusivismo e aumentare il dispiegamento delle forze dell'ordine - mi riferisco principalmente alla Polizia muncipale e a quella di Stato. Inoltre, le amministrazioni comunali devono necessariamente riprendere in mano la gestione del territorio».