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Cibo straniero, aumentano ancora le importazioni. Ed è allarme sicurezza

Il 2023 ha fatto segnare il record storico degli arrivi di cibo straniero, che hanno raggiunto il record di 65 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente secondo i dati presentati da Coldiretti, preoccupata anche sul fronte della sicurezza alimentare dato che i cibi e le bevande stranieri sono «oltre dieci volte più pericolosi di quelli made in Italy»

12 marzo 2024 | 17:54
Cibo straniero, aumentano ancora le importazioni. Ed è allarme sicurezza
Cibo straniero, aumentano ancora le importazioni. Ed è allarme sicurezza

Cibo straniero, aumentano ancora le importazioni. Ed è allarme sicurezza

Il 2023 ha fatto segnare il record storico degli arrivi di cibo straniero, che hanno raggiunto il record di 65 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente secondo i dati presentati da Coldiretti, preoccupata anche sul fronte della sicurezza alimentare dato che i cibi e le bevande stranieri sono «oltre dieci volte più pericolosi di quelli made in Italy»

12 marzo 2024 | 17:54
 

Dalle patate egiziane al grano di Putin il 2023 ha fatto segnare il record storico degli arrivi di cibo straniero, che hanno raggiunto il record di 65 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto all'anno precedente. A denunciarlo è la Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero delle regioni italiane nel sottolineare che si tratta di prodotti spesso provenienti da Paesi che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale e di rispetto dei diritti dei lavoratori.

Cibo straniero, per la Coldiretti un attacco al patrimonio italiano

Per l'associazione si tratta di un vero e proprio attacco al patrimonio agroalimentare dell'Italia favorito dalle «follie europee», che fanno calare la produzione agricola nazionale spingendo il deficit alimentare del Paese che è arrivato a produrre appena il 36% del grano tenero che le serve, il 53% del mais, il 51% della carne bovina, il 56% del grano duro per la pasta, il 73% dell'orzo, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all'84% di autoapprovvigionamento.

Cibo straniero, import dominato dal grano

Il prodotto simbolo di questa invasione è senza dubbio il grano. In Italia nel 2023 sono più che raddoppiate per un totale di ben oltre il miliardo di chili (dati la Coldiretti) le importazioni di cereale dal Canada trattato con glifosato secondo modalità vietate a livello nazionale. Ma se il Paese dell'acero resta il primo fornitore, la vera invasione che ha segnato il 2023 è quella di grano russo e turco aumentati rispettivamente del +1004% e del +812% secondo un'analisi pubblicata dal Centro Studi Divulga. Un fenomeno mai registrato nella storia del nostro Paese, che ha fatto calare in maniera significativa le quotazioni del prodotto italiano.

Cibo straniero, aumentano ancora le importazioni. Ed è allarme sicurezza

Il prodotto simbolo di questa invasione è senza dubbio il grano

Aumentano anche gli arrivi di frutta e verdura dall'estero, in aumento del 14% in quantità ma con punte del 39% per le patate, con una vera e propria invasione di prodotto francese, tedesco ed egiziano, con quest'ultimo Paese che ha addirittura più che raddoppiato le importazioni in Italia.

Cibo straniero tra accordi e pesticidi vietati in Unione Europea

Ma a pesare ci sono anche gli accordi commerciali agevolati che portano in Italia prodotti coltivati spesso con l'uso di pesticidi vietati nell'Unione Europea - denuncia Coldiretti - che fanno concorrenza sleale ai prodotti italiani, deprimono i prezzi pagati ai produttori e rappresentano una minaccia per la salute dei cittadini. Si va dal riso asiatico che viene coltivato utilizzando il triciclazolo, potente pesticida vietato nell'Unione Europea dal 2016, ma entra in Italia grazie al dazio zero, alle lenticchie canadesi, anch'esse fatte seccare con il glifosato, che rappresentano i 2/3 del totale importato nel nostro Paese.

Cibo straniero, aumentano ancora le importazioni. Ed è allarme sicurezza

a pesare ci sono anche gli accordi commerciali agevolati che portano in Italia prodotti coltivati spesso con l’uso di pesticidi vietati nell’Unione Europea

Ci sono poi le arance egiziane, oggetto di notifiche dal Rassf, il sistema di allerta rapido dell'Ue, per la presenza di Clorpirifos un pesticida bandito nell'Unione Europea dal 2020, ma anche le nocciole turche su cui pesa anche l'accusa del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti di essere coltivate con lo sfruttamento del lavoro minorile. Senza dimenticare i limoni argentini coltivati usando pesticidi tra cui propiconazolo, vietato dal 2019 e il concentrato di pomodoro cinese che costa la metà di quello tricolore grazie allo sfruttamento dei prigionieri politici e fa abbassare le quotazioni del prodotto nazionale.

Cibo straniero, allarme sicurezza lanciato da Coldiretti

I cibi e le bevande stranieri sono «oltre dieci volte più pericolosi di quelli made in Italy», con il numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari oltre i limiti di legge che in Italia è stato pari al 6,4% nei prodotti di importazione, rispetto alla media dello 0,6% dei campioni di origine nazionale, secondo i dati dell'ultimo Rapporto pubblicato da Efsa nel 2023 relativo ai dati nazionali dei residui di pesticidi.

Cibo straniero, aumentano ancora le importazioni. Ed è allarme sicurezza

Ettore Prandini, presidente Coldiretti

«Chiediamo che sull'import ci sia un netto stop all'ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard garantendo il principio di reciprocità delle regole, poiché non possiamo più sopportare questa concorrenza sleale, che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole - afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. Un primo passo dopo la nostra cibi su cui grava l'accusa di essere ottenuti dall'utilizzo del lavoro forzato, una moderna forma di schiavitù che riguarda oltre 26 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui minori».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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