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Addio alle confezioni per prodotti inferiori a 1.5 kg? Un danno enorme per l'Italia

È la proposta di regolamento sugli imballaggi presentata dalla Commissione Europea che imporrebbe, tra le altre cose, l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1.5 kg giudicate superflue e considerate al pari delle piccole confezioni di shampoo che vengono utilizzate negli hotel

08 maggio 2023 | 12:11
Addio alle confezioni per prodotti inferiori a 1.5 kg? Un danno enorme per l'Italia
Addio alle confezioni per prodotti inferiori a 1.5 kg? Un danno enorme per l'Italia

Addio alle confezioni per prodotti inferiori a 1.5 kg? Un danno enorme per l'Italia

È la proposta di regolamento sugli imballaggi presentata dalla Commissione Europea che imporrebbe, tra le altre cose, l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1.5 kg giudicate superflue e considerate al pari delle piccole confezioni di shampoo che vengono utilizzate negli hotel

08 maggio 2023 | 12:11
 

Il nuovo regolamento sugli imballaggi dell’Unione Europea rischia di cancellare dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta, i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e le arance in rete ma anche le bottiglie magnum di vino con un effetto dirompente sulle abitudini di consumo degli italiani e sui bilanci delle aziende agroalimentari. Lo denuncia la Coldiretti in occasione dell’inaugurazione di Tuttofood a Milano, dove è stato aperto al padiglione 1 stand A13-D34 il Salone “Il cibo italiano sotto attacco” per scoprire dal vivo le minacce al Made in Italy a tavola portate dall'Ue, alla vigilia della Giornata dell’Europa che si celebra il 9 maggio. L’ultima è quella rappresentata dalla proposta di regolamento sugli imballaggi presentata dalla Commissione Europea che imporrebbe, tra le altre cose, l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1.5 kg, giudicate superflue e considerate al pari delle piccole confezioni di shampoo usate negli hotel. 

Addio alle confezioni per prodotti inferiori a 1.5 kg: una scelta che apre ad una serie di problemi

Una scelta che apre ad una serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare, come potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori. Basti pensare al tradizionale cestino di fragole o piccoli frutti che soprattutto nelle fasi di trasporto protegge l’integrità del prodotto. Ma si rischia anche un effetto negativo sui consumi dove i prodotti di quarta gamma, dalle insalate in busta alla frutta confezionata, sono ormai entrati profondamente nelle abitudini degli italiani, con il pericolo di ridurne il consumo, già calato dell’8% per la frutta e del 10% per gli ortaggi nel 2022, con un impatto pericoloso sulla salute. Il risultato è che appena il 16,8% degli italiani ha consumato prodotti ortofrutticoli almeno quattro volte al giorno, con una forte diminuzione rispetto al periodo 2015-2018 quando la percentuale era al 20%, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat.

Proposta della Commissione Europea: la direttiva non esclude il vino

Inoltre, la direttiva impone la standardizzazione delle bottiglie per il vino e la riduzione del loro peso, eliminando di fatto il formato magnum ma anche le tipologie più "importanti", come ad esempio quelle necessarie per i grandi vini invecchiati, dal Barolo all’Amarone. Dal 1° gennaio 2030, il 10% delle bevande alcoliche immesse sul mercato deve inoltre utilizzare imballaggi inseriti in sistemi di riuso ma dal 1° gennaio 2040 tale soglia salirà al 25% dei prodotti immessi sul mercato. Per i vini, ad eccezione dei vini spumanti, è prevista una soglia del 5% a partire dal 1° gennaio 2030 che salirà al 15% entro il 1° gennaio 2040. «Un vero e proprio stravolgimento che soprattutto nel caso del vetro - accusa Coldiretti - rischia peraltro di vanificare tutto il lavoro fatto nel corso degli anni sul fronte del riciclo per indirizzarsi verso un riutilizzo dai contorni problematici e poco chiari».  

Addio alle confezioni per prodotti inferiori a 1.5 kg? Un danno enorme per l'Italia

Tuttofood a Milano apre con il salone del cibo italiano sotto attacco nello stand di Coldiretti con il presidente Prandini

Addio alle confezioni per prodotti inferiori a 1.5 kg: verrebbero colpiti i due settori del Made in Italy più esportati

Così come strutturato il regolamento andrebbe di fatto a colpire i due settori del Made in Italy più esportati all’estero. Se le vendite di vino sui mercati stranieri hanno sfiorato nel 2022 la quota record di 8 milioni di euro in valore, quelle di ortofrutta hanno raggiunto i 5,7 miliardi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, ai quali si aggiungono altri 4,8 miliardi di ortofrutta trasformata, quella più esposta ai cambiamenti in fatto di packaging. Pur condividendo la necessità di assicurare una maggiore sostenibilità dei consumi, Coldiretti chiede dunque di correggere l’attuale proposta, eliminando i divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il peso di 1.5 kg e ricalibrando le misure per il settore vinicolo al fine di non pregiudicare la qualità delle produzioni e la possibilità di scelta da parte dei consumatori.

La carne sintetica potrebbe arrivare in Europa nel 2023

Sempre nel 2023 potrebbero essere presentate le prime richieste di via libera all’arrivo sulle tavole in Europa per la carne prodotta in laboratorio come novel food dopo il via libera della Fda negli Stati Uniti. Si tratta di una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta contro la quale sono state già raccolte oltre mezzo milione di firme nella mobilitazione della Coldiretti che ha portato il governo Meloni a presentare uno schema di disegno di legge che vieta la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia del cibo sintetico.

Le autorizzazioni dell'Ue per il consumo degli insetti

Intanto l'Ue ha autorizzato l’uso di larve del verme della farina minore, grillo domestico, larva gialla della farina e cavallette in una serie di alimenti come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre. Ma l’orrore a livello globale può arrivare nel piatto sotto varie forme dalla vodka allo scorpione ai vermi all’italiana, dagli scarabei ai grilli alla thai, dallo scorpione dorato agli insetti alla paprika, al sale marino, al curry, dai vermi delle palme al verme gigante, dal millepiedi alla pasta ai grilli, dal misto insetti ai grilli in salsa barbecue. Novità bocciate dal 54% degli italiani contrari agli insetti a tavola mentre, il 24% è indifferenti, il 16% favorevole e il 6% non risponde.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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23/05/2023 09:11:55
1) OCCASIONE PER...
Sarebbe la nostra migliore gran OCCASIONE per uscire dall EURO... per tutti i PALETTI che ci vuole cominciare a mettere davanti per far si di non migliorare assolutamente la nostra grande risorsa di cultura e diversità QUALITATIVA ALIMENTARE nel mercato mondiale, oltre che alla nostra preziosa SALUTE!!... ci vogliono cancellare mentre la comunità europea nasceva per difendere gli interessi e le qualita' di ogni paese - certo se dobbiamo farci arrivare in casa prodotti ucraini dal grano in poi con dosi preoccupanti di radioattività ancora contenenti, che stati definiti... che non vanno bene neanche per l alimentazione animale... Siamo a un passo dalle nostre tombe, senza chiederci il perché.!!!!!! Usciamo da questo impiastro di comunità europea, o ci stiamo ancora per ricevere il PNRR.????
Tiziana Falcone