Buone notizie per il mondo dell'Horeca. La nuova legge di bilancio del governo, infatti, ha previsto l'introduzione di un'aliquota agevolata pari al 5% con esclusivo riferimento alle mance percepite dai lavoratori delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. E secondo le stime dell'Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, questa novità potrebbe generare, solo nella ristorazione, un ammontare complessivo di mance per un valore di circa 2 miliardi di euro l'anno corrispondenti, in media, a circa 2mila euro per ciascuno dei 980mila lavoratori del settore. Una vera e propria mensilità aggiuntiva visto che questa somma rappresenta il 15% del totale delle retribuzioni (pari a oltre 13 miliardi di euro) percepite nel 2022 dai lavoratori, sia full time che part time, di questo comparto. «Si tratta di un provvedimento che dimostra attenzione da parte del governo per il comparto» ha commentato Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe, a Italia a Tavola.
Stoppani (Fipe): «Il provvedimento sulle mance è positivo, ecco perché»
È una norma «nata su iniziativa della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, e che possiamo considerare positiva. Principalmente per due motivi: in primis, perché consente di fare emergere tassazione e contribuzione ufficiale, favorendo anche l'accettazione delle mance con la moneta elettronica. E poi perché favorisce anche la crescita delle stesse, e conseguentemente anche l'attrattività lavorativa di un comparto come quello del turismo» ha dichiarato Stoppani.
Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe
Inoltre, è stato riconosciuto anche uno sgravio fiscale per quanto riguarda la tassazione sulle ore notturne e festive fino al 30 giungo 2024. Una gratificazione per l'intero comparto» ha concluso.
Quando si applica la tassazione agevolata sulle mance?
La tassazione agevolata si applica ai soggetti che hanno avuto nel periodo d'imposta precedente un reddito non superiore a 50mila euro, ivi inclusi tutti i redditi di lavoro dipendente conseguiti da attività lavorativa diversa da quella svolta nel settore turistico/alberghiero e della ristorazione.
Le mance costituiscono redditi di lavoro dipendente?
Le mance elargite dai clienti ai lavoratori a mero titolo di liberalità, anche attraverso l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, costituiscono redditi di lavoro dipendente e, salva espressa rinuncia scritta del lavoratore, sono soggette, a opera del sostituto d'imposta, a una tassazione sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e delle addizionali regionali e comunali, con l'aliquota del 5%, entro il limite del 25% del reddito percepito nell'anno per le relative prestazioni di lavoro.
Come si calcola il 25% del reddito percepito in un anno?
La base di calcolo cui applicare il 25% è costituita dalla somma di tutti i redditi di lavoro dipendente percepiti nell'anno per le prestazioni di lavoro rese nei settori turistico-alberghiero e della ristorazione, ivi comprese le mance, anche se derivanti da rapporti di lavoro intercorsi con datori di lavoro diversi.
Tutto quello che c’è da sapere sulla tassazione agevolata per le mance
Un altro importante aspetto della nuova disciplina riguarda l'alleggerimento degli oneri in capo ai datori di lavoro, in particolare quelli contributivi. Viene infatti introdotta una deroga generale molto importante e cioè che, a differenza dei redditi da lavoro dipendente “ordinari”, tali liberalità sono escluse dalla retribuzione imponibile ai fini del calcolo dei contributi di previdenza e assistenza sociale e dei premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e non sono computate ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto.