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Turismo all'aria aperta: anno da record, ma spaventano i rincari energetici

La stagione 2022 ha permesso di recuperare ampiamente le quote di mercato perdute negli ultimi due anni a causa della pandemia e il comparto rientra in un trend di crescita che è cresciuto dal 2013. Il buon andamento stagionale incoraggia, ma non basta. Rimangono importanti criticità che si teme possano compromettere la stagione 2023

di Silvia Balduzzi
13 ottobre 2022 | 15:36

Turismo all'aria aperta: anno da record, ma spaventano i rincari energetici

La stagione 2022 ha permesso di recuperare ampiamente le quote di mercato perdute negli ultimi due anni a causa della pandemia e il comparto rientra in un trend di crescita che è cresciuto dal 2013. Il buon andamento stagionale incoraggia, ma non basta. Rimangono importanti criticità che si teme possano compromettere la stagione 2023

di Silvia Balduzzi
13 ottobre 2022 | 15:36
 

Vola il turismo open air con un boom di presenze nei campeggi , in particolare quelli del Garda, del Nordest.

A confermare il successo è Alberto Grinzotto, presidente di Faita - Federazione delle associazioni italiane dei complessi turistico ricettivi all'aperto - FederCamping che, in occasione della fiera TTG di Rimini, ha dichiarato che la stagione 2022 si è rivelata la migliore di sempre.

Dato che era già emerso anche in occasione dello scorso Salone del Camper, in cui si era già visto un continuo aumento della richiesta di mezzi, in particolare veicoli agili, compatti, che consentano di muoversi in città, ma anche di dedicarsi alle proprie attività preferite nel tempo libero e in vacanza. 

Perchè, come emerso, le nuove esigenze dei turisti vanno sempre più nella direzione della sostenibilità, elemento per cui sono disposti anche a pagare un sovrapprezzo.

Ma le criticità non mancano nemmeno per questo settore, in cui i costi energetici iniziano a farsi sentire, in particolare riducendo i margini dei fatturati. 

Un risultato positivo dovuto anche al ritorno massiccio degli stranieri

Quest'anno gli arrivi nei campeggi e villaggi turistici italiani raggiungeranno - secondo quanto riportato da Il Gazzettino - quota 10,7 milioni per un totale di 73 milioni di presenze e una prevalenza degli ospiti stranieri pari al 57% del totale. Le performance rispetto al 2021 sono state vistose, in media nell'ordine dell'11% con punte fino al 17%. Il risultato positivo si deve proprio al ritorno massiccio di ospiti provenienti da Germania e Austria e Svizzera, insieme alle provenienze dalla Danimarca e Olanda rappresentano oltre il 75% di arrivi dall'estero. Il periodo di permanenza si è allungato, passando dai 6,8 giorni del 2019 agli attuali circa 7.

Anche gli italiani riconfermano la scelta del plen air

Anche gli italiani che, che avevano scoperto il campeggio - si legge su Il Gazzettino - il campeggio e gli eco-resort nella stagione 2020-2021, a causa della pandemia, hanno in gran parte riconfermato le loro prenotazioni

 

Il Nordest guida la ripresa

E il rilancio del segmento en plen air - si legge su Il Gazzettino - che cresce in media tra arrivi e presenze del +17,21% sul 2021 nel periodo giugno ottobre. In Veneto sono presenti 178 delle 208 strutture nordestine.

La crescita più elevata per i campeggi del Garda

Il Garda registra una crescita più sostenuta in rapporto agli anni precedenti un'occupazione salita del +15,8% e che per i mesi centrali dell'estate sfiora il tutto esaurito

Ottimi i risultati per mobilhome o il glamping

Una fascia importante del mercato è costituita, secondo quanto riportato sempre da Il Gazzettino - da chi ha scelto le mobilhome o il glamping, rispondenti al desiderio di spazio, libertà e sicurezza dopo un lungo periodo di limitazioni: le aziende che hanno offerto queste soluzioni hanno avuto un periodo di piena occupazione superiore del 20% rispetto al 2019. 

 

La scelta ricade anche sui camper

La clientela più numerosa riguarda le famiglie con bambini o figli adolescenti (60%). Sia sul litorale adriatico sia al lago è aumentata sensibilmente la quota di ospiti dotati di veicoli ricreazionali, in prevalenza camper, le cui nuove immatricolazioni dal 2020 sono incrementate del 12% l'anno. 

Camper, una casa fuori casa

Viaggiare in camper è un po’ come essere a casa, ma in vacanza. Per questo l’abitar viaggiando è una delle scelte più ambite dalle famiglie. Si parte, si raggiungono destinazioni, ma soprattutto si sta assieme, condividendo esperienze ed emozioni. «Il camper è sinonimo di indipendenza, libertà e sicurezza - sottolinea Gloria Oppici, brand manager del Salone del Camper - ci si può spostare senza vincoli, portando con sé tutto quello che serve. È una chiocciola in viaggio. Un vantaggio non trascurabile per le famiglie. Grazie alla cucina sempre a disposizione, se ci sono esigenze alimentari particolari ci si può portare direttamente da casa tutto quello che serve. In camper si possono trasportare le biciclette e se i bambini sono stanchi di viaggiare, fermarsi e fare un giro all’aria aperta anche senza averlo programmato oppure una volta giunti a destinazione partire tutti assieme per un’escursione su due ruote. Il camper per una famiglia non è più un semplice mezzo di trasporto, ma è un luogo in cui ci si ritrova e si riscopre il piacere di fare le cose assieme».

L’evoluzione è avvertita da tempo

A confermare che ci sia sempre più voglia di aria aperta e che l’open air pare essere diventata una priorità per tanti, non solo al ristorante ma anche in vacanza, è uno studio a opera dellOsservatorio del turismo outdoor, firmato da Human Company in collaborazione con la società di consulenza Thrends, che parla di una crescita tra il 2% e l8% su base annua del turismo all’aria apertaIl turista sta riscoprendo in particolare la necessità di un maggiore contatto con la natura, di una vacanza proiettata nel verde. Va crescendo la consapevolezza di quanto sia centrale il tema ambientale. «L’evoluzione è avvertita da tempo, soprattutto nelle strutture più frequentate dagli ospiti provenienti dal Nord Europa - spiega il presidente nazionale e Nordest di Faita-Federcamping, Alberto Granzotto - Le nostre imprese stanno cogliendo le trasformazioni del mercato e investendo su soluzioni innovative, dal conseguimento dei marchi di qualità delle strutture, alla circolarità delle materie prime utilizzate, alla formazione professionale».

Sì a un sovrapprezzo, ma a fronte di azioni concrete degli operatori

Se il costo complessivo di una vacanza green potrebbe essere una barriera per molti, la maggioranza degli italiani oggi sembra essere disposta a pagare un sovrapprezzo pur di potere usufruire di servizi e operatori che lavorano in maniera sostenibile. Circa la metà dichiara infatti di essere disposta a spendere un 5-10% in più, mentre circa il 20% si spingerebbe fino al 15-20% in più. Questo maggiore investimento è giustificato da motivazioni etiche, ma deve essere avallato anche da informazioni accurate e affidabili in merito alle attività ed iniziative dei vari operatori.

Il turismo outdoor: un'esperienza sostenibile

«Il 56% degli italiani si è concesso una vacanza quest’estate, un quinto di questi sono amanti dell’outdoor, che piace soprattutto per la sua capacità di conferire un senso di libertà, contatto con la natura e varietà di esperienze al periodo di vacanza - commenta Roberta Garibaldi, amministratore delegato di Enit, durante l’incontro “Turismo outdoor, un’esperienza sostenibile” nella seconda giornata di TTG Travel Experience di Italian Exhibition Group, il salone del turismo presso il quartiere fieristico di Rimini e che si concluderà domani 14 ottobre. Continua, dunque, a crescere il turismo all’aria aperta. Un trend che, secondo quanto emerso dallo Studio sul Turismo Outdoor commissionato a Istituto Piepoli da Enit - Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company, sarà al centro del viaggio anche per le festività di novembre e dicembre. Un terzo degli italiani, infatti, partirà per una vacanza autunnale, ma questa quota cresce significativamente tra i turisti open air che si dimostrano sempre più fedeli al “prodotto vacanza” e disposti a pagare in media 300 euro in più rispetto alle altre tipologie di vacanze.

Roberta Garibaldi Turismo all'aria aperta: anno da record, ma spaventano i rincari energetici

Roberta Garibaldi

La stagione 2022 è la migliore di sempre

 «La stagione 2022 - ha dichiarato Grinzotto - si rivela la migliore di sempre per il nostro settore, recuperiamo ampliamente le quote di mercato perdute nel '20 e nel '21 a causa della pandemia e rientriamo in un trend di crescita che ci aveva costantemente accompagnato fin dal 2013». 

Da sinistra Bernabò Bocca di Federalberghi e Alberto Granzotto di Faita-Federcamping

Da sinistra Bernabò Bocca di Federalberghi e Alberto Granzotto di Faita-Federcamping

Rimangono importanti criticità

«Il buon andamento stagionale ci incoraggia, ma non basta. Rimangono importanti criticità. I fatturati sono cresciuti meno che propozionalmente mentre i margini sono sensibilimente diminuiti a causa dell'impennata del costo energetica (+300% per il gas). Un fattore che condiziona pesantemente l'intero comparto e in particolare le strutture montane e che temiamo possa compromettere la stagione 2023» - ha concluso Grinzotto. 

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