Pensare “locale”, tutelare l’ambiente, creare esperienze su misura, saper comunicare e unire sempre qualcosa che sia legato alla cucina. Sono questi i quattro must attorno ai quali ruoterà tutta la filiera del turismo tra il 2022 e il 2024. A dirlo è Maria Eugenia Errobidarte, senior consultant Wgsn, durante un webinar dal titolo “2022-2024 Travel: Emerging Trends” che è stato organizzato da Wgsn, società di previsioni di tendenza, e da Hospitality, il Salone dell’Accoglienza che si terrà a Riva del Garda (Tn) dal 31 gennaio al 3 febbraio 2022.
I turisti cercano relax
Quattro dritte, vietato tornare indietro
Quattro indicazioni, dunque, necessarie a causa dello scoppio della pandemia che non ha cambiato i driver che guidano il turismo, ma ne ha accelerato la loro evoluzione. Cambiamenti che non possono essere più considerati temporanei e passeggeri perché la pandemia ha spazzato via il passato e ha posto il mondo intero davanti ad un futuro completamente diverso. Vietato guardarsi indietro, piuttosto attorno.
Boom del turismo di prossimità
Il concetto di “local” infatti è tra i principali. Già dall’estate 2020 si è visto come i turisti, italiani ma anche internazionali, scegliessero le mete per le vacanze anche non molto distanti da casa. Una tendenza in crescita che ha portato a coniare il termine di “Iper-Località”, diffuso in Italia ma anche in Australia e in Cina. «Abbiamo scoperto nuovi modi di viaggiare - spiega Maria Eugenia Errobidarte - abbiamo scoperto che non serve più un aereo per dire di aver fatto un viaggio, basta spostarsi da casa anche solo un po’. Nel 2020, 9 europei su 10 hanno dichiarato che le vacanze estive le hanno trascorse all’interno del proprio continente. Il motivo è semplice: il timore è che da un giorno all’altro le dinamiche possano cambiare e i confini di un Paese chiudere, per via della pandemia. Da qui il boom del turismo domestico che porta a voler integrarsi al meglio con l’ambiente circostante».
Massima attenzione alla sostenibilità
Il concetto di località va di pari passo con un altro concetto, molto sentito: sostenibilità. La stragrande maggioranza dei cittadini del mondo hanno ormai compreso quanto cambiare lo stile di vita per ridurre emissioni e inquinamento sia doveroso. Lo è nella vita quotidiana, ma anche negli spostamenti turistici. «Il 49% delle emissioni di CO2 - ha proseguito la relatrice - provengono dai trasporti. Ecco perché i consumatori valuteranno sempre di più spostamenti brevi o sostenibili e abbandoneranno in maniera sempre più frequente gli aerei. Il treno è uno dei mezzi più gettonati in questo senso e sono tante le realtà che stanno costruendo pacchetti che prevedono spostamenti in treno anche solo per un fine settimana fuori porta».
La capacità di intercettare i bisogni dei consumatori è ormai fondamentale. Il mercato diventerà però sempre più competitivo e forse non tutti i consumatori entreranno nelle nuove logiche. Ecco perché saper narrare, saper raccontare e saper comunicare diventeranno prerogative fondamentali. La necessità è quella di raccontare il nuovo mondo, ma anche l’offerta che si propone al turista.
Turisti alla ricerca del relax
Che non ha più bisogno di proposte straordinarie, ma di recuperare tempo ed energie spese nella vita quotidiana, appesantita da un clima incerto. Ecco perché proporre esperienze essenziali è uno degli altri must per le strutture ricettive. Tra le proposte più gradite e ricercate c’è senza dubbio la cucina. Le stime dicono che il turismo definito nel webinar “culinario” (e che noi possiamo declinare con il termine più noto di turismo enogastronomico) crescerà di mille miliardi di dollari nel 2027.
Cibo al centro dei viaggi
Un campo d’investimento sicuro e necessario, spinto dalla riscoperta del cibo e del piacere di cucinare che i consumatori hanno ritrovato in pandemia. La cucina lega al meglio tutti gli aspetti centrali del turismo di domani: territorio, sostenibilità, esperienza. «I consumatori - ha proseguito la relatrice di Wgcn - cercano sempre di più i sapori dei territori che visitano, ma chiedono anche esperienze dirette con cuochi di fama per apprendere tecniche e segreti della cucina. Ogni ente che lavora nel turismo è chiamato a selezionare proposte che vadano in questa direzione. Singapore Airlines ad esempio, sta utilizzando gli aerei che non possono più volare come ristoranti per vivere un’esperienza diversa, originale, particolare».
Quanto piacciono gli sport invernali
Ma esperienza significa anche altro. Ad esempio negli ultimi tempi si è registrato un boom degli sport invernali che vengono visti come una fuga dalla routine. Anche in questo caso urge attrezzarsi. La Cina aprirà nel 2022 la pista da sci al chiuso più grande al mondo. Mondi diversi, culture diverse, possibilità diverse, ma sicuramente resta un mercato di riferimento per capire cosa potrebbe succedere da noi a breve. Certo, difficile resta organizzarsi. Sempre per via della pandemia infatti le prenotazioni che arrivano nella settimana precedente all’effettiva partenza sono cresciute del 200%. Complicato, ma di tempo da perdere non ce n’è e le occasioni sono sempre di più.
Guai a trascurare il bleisure
Perché arrivano anche dal mondo del business. Il bleisure infatti - termine che unisce business e leisure - è una tendenza sempre più in voga. Chi viaggia per affari ormai cerca di abbinare il viaggio per dovere col viaggio per piacere. Il calo dei viaggi d’affari è stato netto, ma ora è in ripresa con connotati diversi. Nessuno ha più voglia di strapazzarsi e le grandi aziende hanno compreso che chi produce di più è chi non getta anima e corpo nel lavoro. Uno studio, ad esempio, ha evidenziato che chi fa pause di 17 minuti ogni 56 di lavoro, rende di più.
Tutti spiragli che si aprono per un mondo del turismo che deve rialzare la testa. Le occasioni ci sono, i treni stanno passando: basta saper cogliere il momento e salirci. Per restarci.