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Colaiacovo: prenotazioni saltate nel 99% degli alberghi italiani

Confindustria Alberghi chiede al Governo un intervento immediato a sostegno del primo comparto che è andato in crisi per il coronavirus. Servono agevolazioni fiscali e dilazioni nei pagamenti dei tributi. Da una ricerca emerge un blocco delle prenotazioni che sono letteralmente crollate ovunque nel giro di pochi giorni.

10 marzo 2020 | 16:56
Colaiacovo: prenotazioni saltate 
nel 99% degli alberghi italiani
Colaiacovo: prenotazioni saltate 
nel 99% degli alberghi italiani

Colaiacovo: prenotazioni saltate nel 99% degli alberghi italiani

Confindustria Alberghi chiede al Governo un intervento immediato a sostegno del primo comparto che è andato in crisi per il coronavirus. Servono agevolazioni fiscali e dilazioni nei pagamenti dei tributi. Da una ricerca emerge un blocco delle prenotazioni che sono letteralmente crollate ovunque nel giro di pochi giorni.

10 marzo 2020 | 16:56
 

Le richieste degli operatori a Confindustria Alberghi sono state riportate in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro Dario Franceschini e al sottosegretario Lorenza Bonaccorsi. Richieste che sono mosse dopo una digressione che da gennaio evidenza una situazione di grande crisi. Era infatti la fine di gennaio quando il settore turistico -alberghiero ha vissuto quella che oggi è definita una situazione di fermo assoluto su tutto il territorio nazionale - costringendo anche diverse realtà a chiudere per la totale assenza di ospiti.

CONFINDUSTRIA ALBERGHI CHIEDE AL GOVERNO MISURE URGENTI PER IL SETTORE

Alcune strutture alberghiere hanno sospeso la loro attività

Confindustria Alberghi ha preso atto della situazione, ha apprezzato la tempestività del Governo nell'aver adottato, sin dal principio, misure per le imprese di settore. Ma ora la crisi si è inasprita e sta colpendo il settore con tutta la sua forza, causando il blocco totale delle attività: sono quindi fondamentali ulteriori risposte alle imprese e ai lavoratori. Questo anche - e soprattutto - alla luce della recente indagine sugli effetti del Covid-19 sulle imprese italiane, a cura del Centro Studi di Confindustria. Da questa ricerca emerge un vero e proprio blocco delle prenotazioni nel giro di pochi giorni, lamentato dal 98,6% degli albergatori.
 
Si possono sintetizzare in due linee di interento le richieste mosse dall'associazione. La prima è una richiesta affinché si adottino misure finalizzate alla continuità aziendale, la seconda invece solleva il problema della tutela del patrimonio delle risorse umane e delle competenze. Non viene tralasciata, comunque, la necessità di individuare, non appena l'emergenza sarà rientrata, una strategia di rilancio per il comparto e per tutta l'economia nazionale. È stato infatti sottolineato al Presidente Conte, al Ministro Franceschini e al sottosegretario Bonaccorsi l’urgente necessità di garantire soluzioni che lascino liquidità di cassa per le aziende e tutela dei lavoratori che operano nel settore.

Entrando più nello specifico, Confindustria Alberghi ha definito necessario: estendere la cassa in deroga su tutto il territorio nazionale; ampliare le casistiche; semplificare e velocizzare l’accesso al fondo Fis; potenziare il Fondo di garanzia con facilitazione delle procedure di accesso; adottare misure atte a sostenere una sospensione e dilazione degli affitti, dei termini di pagamento per le utenze, così come quella dei versamenti dei tributi erariali e locali o in subordine la rateizzazione degli stessi, senza tralasciare il riconoscimento in forma di credito d’imposta o altra misura, di un ristoro per le perdite derivanti da cancellazioni per causa di forza maggiore.
 
L’impatto pesantissimo che sta colpendo il settore ha spinto poi Confindustria Alberghi a chiedere a gran voce la riduzione della tassazione locale. E ancora: la riduzione dell’aliquota di Imu e Tari; per l’Irap riduzione dell’aliquota/rimodulazione della base imponibile escludendo oneri finanziari/costo del lavoro; disapplicazione del contributo addizionale sui contratti a termine nonché reintroduzione del Tax Credit; lo slittamento dei termini di adeguamento per la “lotteria degli scontrini”; incentivi, voucher o detrazioni di imposta, per i soggiorni in Italia; disapplicazione per tutto il 2020 del contributo di soggiorno e incremento credito di imposta per la partecipazione alle fiere internazionali.

Maria Carmela Colaiacovo - Colaiacovo: prenotazioni saltate nel 99% degli alberghi italiani
 Maria Carmela Colaiacovo

«Sappiamo di chiedere molto al Governo – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – ma ciò che ci spinge a farlo è la consapevolezza di quanto tutti questi elementi concorrano a sostenere un settore che ha solide basi e tutte le carte in regola per recuperare terreno non appena la fase attuale, grave e contingente, sarà superata. Il mondo del turismo italiano ha voglia di ripartire e, così come già accaduto in passato, era la crisi del 2008, vogliamo trovarci pronti e preparati per poter contribuire al rilancio dell’intero Paese».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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